GIULIANOVA,
7.8.2015 -
Per il posto di Polizia ferroviaria di Sulmona,
analogamente a Macomer e Sondrio, pare sia già
pronto il provvedimento di soppressione. E la
stessa decisione è nell'aria per Vasto. Il
sindaco Francesco Mastromauro,
preoccupato per la sorte del Posto di polizia
ferroviaria di Giulianova, si è subito attivato
interpellando al riguardo la competente
Direzione Centrale presso il Dipartimento di PS.
“La
mia attenzione al riguardo, dopo il primo
intervento risalente addirittura al 10
settembre 2009 e l'ultimo nello scorso
dicembre”, dichiara il sindaco, “è
stata sempre alta e costante, differentemente da
altri soggetti istituzionali e politici che
hanno allentato la presa nell'errata convinzione
che il piano del Viminale sulla
riorganizzazione, ma è meglio dire soppressione,
dei presidi di polizia sul territorio, fosse
stato accantonato definitivamente. Ed è un
piano che, per la Polizia ferroviaria, prevede
una forte contrazione, nonostante l'allarme
terrorismo e il fatto che proprio le stazioni
vengano indicate come “obiettivi sensibili”. Nel
territorio nazionale si passerebbe infatti dai
212 presidi attuali a 163. Un
sforbiciata impietosa che, per quanto riguarda
l'Abruzzo, oltre a Sulmona coinvolgerebbe
Vasto e, appunto, Giulianova, che a
differenza di quelle località non ha un
Commissariato di PS. In Abruzzo rimarrebbero
quindi solo Pescara, con l'elevazione a
Sezione dell'attuale Sottosezione, e L'Aquila.
Ho chiesto pertanto a Roberto Sgalla,
responsabile nazionale delle specialità della
Polizia di Stato”, prosegue Mastromauro, “di
avere notizie certe sulle intenzioni del
Viminale per quanto concerne il Posto Polfer
di Giulianova, così da sgomberare il campo da
incertezze. Voglio insomma sapere quali saranno
le sorti del presidio giuliese. Che, come ho
avuto cura di evidenziare, è uno dei più attivi
dell'intero Compartimento in relazione al numero
degli operatori in servizio, davvero pochi. Dal
2014 ad oggi il personale della Polfer
giuliese ha identificato 2376 persone,
attività fondamentale per la prevenzione,
procedendo anche all'arresto di numerose
persone. E solo in riferimento alle ultimissime
operazioni, vanno ricordati perlomeno le due
persone che la Polfer giuliese ha assicurato
alla Giustizia per aver incendiato una
palazzina al Lido, e il blitz contro il
commercio abusivo di due giorni fa. Ma la
cosa assurda è che, grazie all'azione sinergica
del sottoscritto e della Regione, la stazione di
Giulianova ha ottenuto dal 1 agosto il
Frecciabianca, che in tutta la costa
abruzzese ferma solo a Pescara e, appunto, nel
nostro scalo ferroviario, dopo anni tornato ad
ricoprire, com'era giusto, un ruolo di
centralità. Credo quindi, e non certo per una
difesa campanilistica oggi priva di senso perché
bisogna ragionare in termini di area vasta”,
conclude il sindaco, “che sia assolutamente
necessario scongiurare la soppressione della
Polfer nella stazione di Giulianova, scalo di
riferimento per Teramo e per l'intera provincia.
Un territorio, va ricordato, che da solo
concentra in estate il 60% circa delle
presenze turistiche dell'intero Abruzzo. Attendo
ora la risposta da Roma. Ma se, come temo, sulla
Polfer giuliese si abbatterà la scure della
spending review decisa dal Governo, peraltro
incomprensibile perché caserma e spese relative
sono a carico delle FS, io sono pronto alla
mobilitazione per salvaguardare quello che è un
presidio importantissimo per la sicurezza”. |