GIULIANOVA,
24.9.2015 -
Il
sindaco Francesco Mastromauro torna
sulla questione TARI ribadendo come a Giulianova
le tariffe siano diminuite per tutti.
«Sulla
questione si sono gettate a copofitto, ed era
prevedibile, le opposizioni. E scontato era
anche che gettassero fumo negli occhi
manipolando la realtà delle cose. Ma la verità,
che chiaramente non è quella raccontata dalle
forze di minoranza, è nella relazione della
segretaria generale dell'Ente, Daniela
Marini. Relazione che conferma quanto ho
sostenuto sin dal 22 agosto scorso. E
cioè che a Giulianova – dichiara il sindaco
– le tariffe Tari sono diminuite per tutti
diversamente da molti altri centri della nostra
provincia, della Regione e nel resto d'Italia
nei quali invece si sono registrati aumenti
spesso considerevoli. Ed anche quelle utenze
domestiche, circa un terzo del totale, che
apparentemente hanno registrato un aumento, in
realtà hanno beneficiato di una tariffa
inferiore rispetto a quella dello scorso anno.
Tale aumento apparente è dovuto solo ed
esclusivamente alla mancata riproposizione nel
regolamento Tari 2015 del beneficio (articolo
15, comma 3) previsto nel regolamento 2014 di
cui avevano goduto quelle utenze, ripeto circa
un terzo del totale, per calmierare, diciamo
così, il passaggio tra Tarsu e Tari».
Secondo il
sindaco, vi sarebbe stato un fraintendimento.
«Si,
c'è stato un fraintendimento. Generato dal fatto
– spiega Mastromauro - che chi aveva
l'obbligo di verificare l'efficacia del
regolamento Tari 2015, predisposto dai
consiglieri e dall'assessore alle Finanze con la
precisa volontà di garantire per tutti gli
utenti la diminuzione delle somme in bolletta,
non ha spiegato bene né al al sottoscritto, né
agli assessori e nemmeno ai consiglieri comunali
di maggioranza, nonostante le numerose riunioni
appositamente indette sulla questione e
propedeutiche all'approvazione del regolamento
stesso nella seduta di Consiglio del 30 luglio
scorso, che vi era una sfasatura tra quanto noi
volevamo e quanto invece, sotto il profilo
tecnico, prevedeva il regolamento. Insomma, come
tante volte ho dichiarato facendo un esempio
credo calzante, c'è chi mette a disposizione gli
ingredienti, cioè il sindaco, la giunta ed i
consiglieri, e chi operativamente, cioè il
dirigente, poi deve impastarli. Naturalmente
garantendo, in base alle sue specifiche
competenze, che la torta venga bene, come
richiesto da chi ha fornito gli ingredienti. La
legge d'altronde è chiara sul punto, ponendo una
linea di demarcazione netta tra organi politici,
ai quali spetta l'atto di indirizzo, ed organi
tecnici, che debbono garantire i risultati». |