GIULIANOVA,
16.12.2015 -
Mercoledì 23 dicembre, presso la Sala
Buozzi del Comune di Giulianova, alle ore
17,00, verrà presentata la mostra
documentaria L’ABRUZZO NELL’ARCHIVIO STORICO DEL
BANCO DI NAPOLI, tratta dalla più grande
raccolta archivistica bancaria esistente al
mondo.
La mostra sarà poi
visitabile presso il Loggione del Belvedere,
Giulianova Paese.
I saluti di benvenuto saranno quelli del sindaco
del Comune di Giulianova, Francesco
Mastromauro. Interverranno il Consigliere di
Amministrazione dell'Istituto Banco di Napoli –
Fondazione, Gabriele Rossi;
il Responsabile del Settore Cultura del Comune
di Giulianova, Ludovico Raimondi; il
Coordinatore dell’Ufficio di staff del Sindaco e
storico, Sandro Galantini; il
Soprintendente ai Beni Librari della Regione
Abruzzo, Francesco Tentarelli; il
Direttore Tecnico-Scientifico del Polo Museale
Civico di Giulianova, Sirio Maria Pomante; la
curatrice della mostra, Anna Maria Censorii.
La mostra si è già tenuta con grande successo a
Pescara, presso la Fondazione Pescarabruzzo, e a
Teramo, presso la Biblioteca Provinciale M.
Dèlfico.
“A
Pescara e Teramo, che sono state sedi storiche
del Banco di Napoli, abbiamo compiuto un
ulteriore passo verso una sempre più stretta
collaborazione tra la Fondazione e il territorio
in cui essa è chiamata ad agire, mostrando e
valorizzando le memorie di fatti, persone e
luoghi così puntualmente preservate nei nostri
documenti”, afferma
il presidente dell’Istituto Banco di Napoli –
Fondazione, Daniele Marrama.
Fonte inesauribile e di primaria importanza per
lo studio di numerose discipline, non solo
economiche, e per la ricostruzione storica di
vicende riguardanti l’Italia e in particolare il
Meridione, l’Archivio Storico del Banco di
Napoli conta circa 300 stanze dove sono
custoditi i libri contabili degli otto banchi
pubblici sorti a Napoli tra il quindicesimo e il
diciassettesimo secolo, dalla cui fusione, nel
1809, nacque il Banco delle Due Sicilie che con
l’Unità d’Italia si chiamerà Banco di Napoli.
Della contabilità facevano parte le bancali,
paragonabili agli attuali assegni circolari o di
conto corrente sui quali, però, veniva
trascritta la causale dei pagamenti: è possibile
così risalire a tutto ciò che riguarda la vita
economica, sociale ed artistica di Napoli,
dell’Italia e di varie nazioni estere per oltre
cinque secoli.
“è stato
quindi possibile, grazie alla documentazione
conservata presso l’Archivio Storico e della
ricerca fatta, ricostruire piccoli “pezzi” di
storia riguardanti una terra come l’Abruzzo,
patria di numerosi uomini illustri, come
Ferdinando Galiani e Melchiorre Dèlfico e
scenario di importanti avvenimenti che l’hanno
vista protagonista nel corso dei secoli”, afferma
il responsabile dell’Archivio Storico
dell’Istituto Banco di Napoli – Fondazione, Eduardo
Nappi.
Il Consigliere abruzzese dell’Istituto Banco di
Napoli – Fondazione, Gabriele Rossi, si
dice onorato dell'accoglimento da parte del
sindaco Mastromauro delle “mie proposte di
fare di Giulianova la sede permanente della
Mostra e che questa prestigiosa raccolta venga
intitolata alla memoria del caro amico di liceo
Maurizio Mellozzi, prematuramente scomparso il
26 novembre 1989”.
La curatrice della mostra, Anna Maria
Censorii “Vengono esposti in mostra circa
settanta documenti bancari corredati di un ricco
apparato iconografico. L’esposizione è
strutturata in tre sezioni: Genesi del Banco di
Napoli, Fonti per l’arte, Frammenti di storia.
Nella prima parte si trovano documenti che
testimoniano la genesi del Banco di Napoli, le
succursali e i palazzi, sedi storiche del Banco
nelle città di Pescara e Teramo. Nella seconda,
le opere d’arte ancora conservate nella chiesa
della Ss. Annunziata di Sulmona, nella chiesa Ss.
Trinità di Caramanico e di quelle purtroppo
perdute. Nella terza, frammenti di storia per
ricordare le passate fiere di Lanciano e Castel
di Sangro, il commercio dell’oro rosso
abruzzese, la fortezza militare di Pescara e il
Forte spagnolo dell’Aquila, il ”riscatto” di
schiavi abruzzesi rapiti dai musulmani e portati
in Algeria e Tunisia, l’insediamento risalente
alla metà del XIII secolo della comunità arbëreshë
o italo-albanese a Villa Badessa frazione
di Rosciano (PE), i dazi nel settecento
denominati arrendamenti, il misterioso e
prezioso organo di Gagliano Aterno (AQ), i
prestiti per l’ampliamento del Real Collegio
dell’Aquila e per la costruzione della strada da
Teramo a Montorio, ed infine brevi ricordi sulla
realizzazione della strada ferrata da Pescara a
Napoli anche denominata la Transiberiana
d’Italia”.
L’Associazione Culturale ConVerso organizza
la mostra: “Scopo della mostra è quello di
promuovere l’Archivio Storico dell’Istituto
Banco di Napoli – Fondazione verso studenti,
storici, ricercatori e tutti coloro che vogliono
scoprire, attraverso i documenti, le
interessanti vicende che hanno riguardato
l’Abruzzo nel passato”, afferma la
presidente Anna Ricciutelli.
La mostra è iniziativa di: Istituto Banco di
Napoli – Fondazione
Con il contributo di: Fondazione Pescarabruzzo
Col sostegno di: Camera di Commercio – Marina di
Pescara; Fondazione Tercas; Camera di Commercio
di Teramo.
Col patrocinio di: Ministero per i Beni e le
Attività Culturali e del Turismo; Consiglio
Regionale d’Abruzzo; Provincia di Teramo; Comune
di Teramo; Comune di Giulianova; Associazione
Culturale Villa Badessa; ANAI, Associazione
Nazionale Archivistica Italiana; Comune di
Rosciano.
Organizzazione di: Associazione Culturale
ConVerso
Facebook: Associazione Culturale ConVerso
Twitter: @AssocConVerso |