GIULIANOVA,
7.9.2015 -
Dall'Associazione di Cultura
Politica "Il Cittadino Governante" riceviamo e pubblichiamo
a proposito dell'annuncio di destinare
il mercato coperto a nuova Caserma dei
Carabinieri:
A Giulianova da molti
anni classi dirigenti inadeguate producono danni
alla città, talvolta in maniera irreversibile,
in particolare con scelte amministrative in
materia urbanistica e con la realizzazione di
opere pubbliche. Esempi se ne possono fare a
iosa (Lungomare monumentale ovest e Piazza del
Mare, Piazza Buozzi ed il cantiere continuo di
Corso Garibaldi, taglio di 250 alberi sul
lungomare nord, cementificazione del Pioppeto,
sfregio al Kursaal e al paesaggio collinare
delle Fontanelle etc.). Ma si può continuare
così? La città è ancora in grado di sopportare
le conseguenze di scelte sbagliate che possono
pregiudicarne la bellezza, la vivibilità e
l’economia?
L’ultima in ordine di
tempo è quella che prevede la militarizzazione
di una piazza!
Si tratta di Piazza
Dalla Chiesa che i cittadini difesero dalla
cementificazione nell’estate del 2006 con una
forte mobilitazione ed una nutrita raccolta di
firme. Una piazza tanto bella e strategica per
la sua posizione-cerniera tra il cuore del Lido
ed il Centro Storico e la sua quinta collinare
sullo sfondo, quanto maltrattata e dimenticata
(anche da chi amministra ormai da 11 anni!).
La balzana idea,
annunciata con toni trionfalistici dal sindaco,
prevede la ristrutturazione a carico del Comune
(tramite la sua società partecipata Giulianova
Patrimonio) di una parte del mercato
coperto (la porzione rettangolare), mentre per
la parte circolare sarebbe stata
programmata una non meglio precisata fruizione
pubblica!
Ora, noi pensiamo, che
a nessuno, che si ispiri alla ragionevolezza,
potrebbe venire in mente una cosa simile: una
sorta di centauro edilizio! Se poi si considera
che la caserma necessita di una recinzione alta
3 metri e mezzo, allora ci chiediamo se abbiamo
a che fare con amministratori o con simpatici
burloni; e se, infine, viene affermato che verrà
anche mantenuto l’attuale mercato dei prodotti
agricoli, si è portati a pensare che abbiamo a
che fare con dei prestigiatori.
Le obiezioni sarebbero
tante, sotto il profilo finanziario,
urbanistico, dei lavori pubblici e
dell’ubicazione dei servizi, ne solleviamo
alcune:
1) Come
mai non è stata presa in considerazione, nel
2010, la proposta di costruzione della nuova
caserma da parte di quell’imprenditore che
probabilmente l’avrebbe realizzata a proprie
spese (nella prevista area dell’Annunziata) per
poi riscuotere per un certo numero di anni
l’affitto dal ministero preposto? (clicca
ed apri il documento)
2) Perchè
non si è risposto favorevolmente alla richiesta
del Comando della Compagnia dei Carabinieri di
ottenere, all’Annunziata, l’area contigua alla
palazzina residenziale dei carabinieri, fatta
nel febbraio del 2011 e reiterata nel settembre
e nuovamente nel novembre 2013? Era quanto
previsto sin dal 1995 dall’accordo
esistente tra Comune e Arma dei Carabinieri.
Ora si sarebbe già risolto tutto in maniera più
logica e senza oneri per il Comune visto che la
Legione dei Carabinieri avrebbe attivato
autonomamente finanziamenti da parte del
Provveditorato delle Opere Pubbliche! (clicca
ed apri i documenti)
3) Il Comune
di Giulianova versa in condizioni finanziarie
molto precarie e per la nuova legge sulla
Pubblica Amministrazione risponde pienamente
delle proprie società partecipate e
probabilmente con il decreto delegato sulle
partecipate (di imminente definizione) la
Giulianova Patrimonio non potrà nemmeno più
esistere. Come fa quindi a caricarsi di un
cospicuo onere finanziario
per realizzare un’opera che, tra l’altro, non
spetta al Comune e per cui la sua partecipata,
oltre alla contrazione di un consistente mutuo,
dovrà anche vendersi un bene pubblico?
4) È
mai possibile prevedere, senza batter ciglio,
una recinzione alta 3 metri e mezzo nel cuore
di una piazza, senza dedurne che la piazza da
quel momento cesserà di esistere?
5) Come
si può immaginare la coesistenza fra le delicate
funzioni della Compagnia dei Carabinieri e le
attività commerciali che lì si svolgono da
decenni?
6) Per
quale motivo si continua a dire no alla
razionale proposta, che da anni avanziamo, di
riqualificazione di Piazza Dalla Chiesa e di
ristrutturazione del mercato coperto per
ospitare al piano terra di nuovo, e in maniera
decorosa, la vendita dei prodotti agricoli a km
zero (come fatto recentemente dal Comune di
Roseto in collaborazione con la Confederazione
Italiana Agricoltori e la Coldiretti) e ai
piani superiori la “Cittadella Creativa” con
strutture e servizi culturali e ricreativi da
destinare ai giovani?
7) Perché
non si opera seriamente per creare le condizioni
per la realizzazione della caserma dei
Carabinieri all’Annunziata e senza oneri
finanziari per il Comune?
Non sappiamo se il
sindaco vorrà riflettere su tutto ciò e
modificare le scelte annunciate - darebbe prova
di senso della cosa pubblica. Vogliamo, però,
soprattutto, chiedere al Partito Democratico se
è convinto di questa scelta e se vorrà seguire
anche questa volta il sindaco su una strada che
susciterà - come è facilmente prevedibile
- molte proteste da parte dei cittadini.
Occorre, però, che
questo partito ritrovi con coraggio e
tempestività la sua autonomia e la sua capacità
di governo, perché non accada, in maniera di
gran lunga più amplificata, quello che è
accaduto con la recente pista ciclabile: era
stata autorizzata dal Comandante Capezzera
all’interno del porto e si è voluto, invece,
ostinatamente realizzarla in maniera
distruttiva, pericolosa e poco funzionale sul
lungomare tra le proteste dei più.
Noi nel frattempo porteremo all’attenzione della
città il destino di Piazza dalla Chiesa perché
la partecipazione non si sbandiera ma si pratica
coinvolgendo i cittadini, specialmente su scelte
così importanti
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