GIULIANOVA,
9.3.2015 -
Dall'Associazione di Cultura
Politica "Il Cittadino Governante" riceviamo e pubblichiamo:
Già in occasione della
“rottamazione” della
Julia Reti
avevamo sollevato il problema; crediamo,
infatti, che sia stata persa l’occasione per far
sì che il patrimonio della rete di distribuzione
del metano di Giulianova potesse garantire utili
al Comune ancora per un po’ di anni.
Le scelte e la
gestione dei beni appartenenti a qualsiasi
titolo al Comune devono essere dettate da
criteri di economicità, efficacia, pubblicità,
imparzialità e trasparenza, con il fine di
garantire entrate all’Ente.
Per questa ragione di
fondo pensiamo che sia un errore volere la
vendita di
Julia Servizi,
che rappresenta un buon esempio di società a
intero capitale pubblico complessivamente sana,
che dà utili e garantisce opportunità di lavoro
a numerosi cittadini ( ricordiamo il giudizio
positivo espresso nella Relazione Cottarelli.
Peraltro, per il
momento, le norme non danno indicazioni nette e
perentorie in tale direzione, né tantomeno
prevedono sanzioni per chi fa scelte diverse
dall’alienazione.
Dobbiamo, però,
prendere atto che le affermazioni e le prese di
posizioni del Sindaco appaiono più realiste del
re e svelano chiaramente la sua volontà: intende
vendere la Julia Servizi, perciò va alla
ricerca di tutti gli appigli per poterlo fare.
L’interesse del
Comune, invece, dovrebbe essere esattamente
l’opposto: riconoscere, anche in prospettiva, il
valore della Julia Servizi (con i suoi cospicui
utili annuali, la sua gestione attenta agli
utenti, i numerosi posti di lavoro garantiti) e,
per questo, volerla tenere e potenziare
utilizzando tutte le strade a disposizione per
riuscirci.
Quindi, con toni
pacati e metodi democratici, l’amministrazione
comunale dovrebbe avviare una riflessione
politica e tecnica a tutto tondo sulla
problematica, coinvolgendo tutte le forze
presenti in Consiglio Comunale e gli esperti
veramente in grado di far conseguire il
risultato di conservare al patrimonio pubblico
giuliese la Julia Servizi .
Così, finora, non è
stato, ad osservare le scomposte esternazioni
del Sindaco nei giorni scorsi, dopo essere stato
lui stesso a presentare come ineluttabile la
vendita qualche giorno prima, con un intervento
alla radio.
E, allora, ci
chiediamo: perché torna la scelta della
vendita? Diciamo torna perché la si stava già
tentando nel 2010 quando il consigliere del
Cittadino Governante Franco Arborettti lo rivelò
e difese con successo la Julia Servizi in
Consiglio Comunale.
Forse perché il
Bilancio comunale del 2015 non raggiunge il
pareggio? O non riesce a rispettare il Patto di
stabilità? O forse perché si deve fare
rapidamente cassa, e fanno gola gli oltre 5
milioni di euro ottenuti dal Comune di
Francavilla con una operazione simile per
un’azienda più piccola?
O magari perché
servono soldi per mettere in campo una
“sparata” di opere pubbliche, magari inutili e
malfatte, in vista della futura campagna
elettorale personale del sindaco per il
parlamento?
Per i cittadini di
Giulianova il patrimonio pubblico costruito nel
tempo, grazie alla pratica del buongoverno di
amministratori lungimiranti, ha un valore
irrinunciabile e scelte irreversibili, come la
vendita, non possono rispondere a necessità di
bilancio o di ambizioni elettoralistiche
personali. Amministrare una città, infatti,
significa anche garantirne le prospettive e noi
crediamo che la Julia Servizi, nel futuro di
Giulianova, debba continuare a garantire
entrate, buoni servizi e lavoro. Per le stesse
ragioni difendemmo vittoriosamente la Farmacia
comunale. Oggi difendiamo, con forza, la Julia
Servizi perché, ancora una volta, conviene a
Giulianova e ai Giuliesi. |