GIULIANOVA,
20.7.2015 -
Dall'Associazione di Cultura
Politica "Il Cittadino Governante" riceviamo e pubblichiamo:
Tutti avranno
notato la recinzione da cantiere nel mezzo del
piccolo parco in fondo a via Matteotti
(ex parco Orsini; ndr).
Non tutti sanno
però che lì l’amministrazione ha avuto la
“brillante idea” di farci realizzare un
ristorante.
Tutti, però,
comprendono che:
· quel
luogo ha una grande importanza paesaggistica
nell’identità giuliese ed è, insieme a Salita
Montegrappa, la via d’accesso pedonale al centro
storico;
· quello
è un sito posto alla base della collina,
pertanto molto delicato sotto il profilo
idrogeologico (sappiamo quanto è importante la
presenza di terreno piantumato per assorbire
l’acqua piovana ed aumentare la stabilità del
territorio);
· quella
è l’unica area di verde pubblico presente nella
zona centrale del lido, ad ovest della
Nazionale.
Quindi, a persone
responsabili e di buon senso – come dovrebbero
essere coloro che amministrano la cosa pubblica
– dovrebbe apparire naturale e logico
salvaguardare quella bella quinta di verde,
tentando semmai di potenziarne la parte
botanica.
A Giulianova no,
il sindaco e la sua giunta hanno pensato di
inserirci una costruzione lunga 14 metri, larga
8 metri ed alta 3 metri e 50 con tanto di canna
fumaria e via di accesso, il tutto finalizzato
alla realizzazione di un ristorante che hanno
chiamato “eufemisticamente” chiosco!
Quella
zona urbanisticamente è fortemente protetta dal
Piano Regionale Paesistico. Infatti viene
definita dal Piano Paesistico “a
conservazione integrale”, cioè “soggetta
a tutela conservativa dei caratteri del
paesaggio naturale”.
Ebbene
l’amministrazione non ha battuto ciglio quando
negli uffici urbanistici comunali i tecnici
hanno dichiarato che quella costruzione “non
altera le valenze paesaggistiche del contesto di
riferimento” e addirittura “risulta
conforme alle previsioni del Piano Regionale
Paesistico, con la limitazione dell’attività
alla sola somministrazione di alimenti, bevande
e generi di gastronomia”,
vale a dire: quell’area è integralmente
vincolata a verde, ma il cuore dell’area stessa
no e vi si potrà costruire!!!
Occorre
commentare? Crediamo di no. D’altra parte questa
è la stessa amministrazione che in consiglio
comunale ha sostenuto che nell’area ex Migliori
Longari era tutto regolare. Poi, però, il
dirigente urbanistico al processo è stato
condannato a 6 mesi di reclusione e 20.000 euro
di multa.
Per il momento
all’amministrazione e alla maggioranza possiamo
dire:
Fermate quello
sfregio finchè siete in tempo, anche perché –
considerate le irregolarità che si ravvisano
negli atti – non ci sembra il caso di aprire un
ennesimo contenzioso.
Non schiaffeggiate
ancora una volta la bellezza che – per natura e
storia - contraddistingue Giulianova, di fatto
segando il ramo su cui siamo seduti.
Vi ricordiamo che
la nostra città, che vive soprattutto di
turismo, offrirà lavoro – grazie alla sua
capacità attrattiva - solo fino a quando saprà
salvaguardare e migliorare le sue bellezze
ambientali e paesaggistiche.
Dunque evitate la
banale risposta che bisogna consentire ogni cosa
per far lavorare, perché altrimenti – per
assurdo – saremo costretti a chiedere per tutti
i giovani disoccupati giuliesi la realizzazione
di un fabbricato ad uso commerciale sul
Belvedere.
Il Cittadino
Governante
associazione di
cultura politica |