GIULIANOVA,
6.8.2015 -
Al
sindaco Francesco Mastromauro non è
piaciuto per nulla quanto ha dichiarato il
collega di Teramo commentando la cosiddetta
Riforma Madia, dove, parlando della perdita di
Prefettura e Camera di commercio, ha detto che
Teramo rischia di diventare come Giulianova “ma
senza mare”.
«Brucchi
ha messo le mani avanti dicendo che non voleva
essere irriguardoso nei confronti di Giulianova.
E secondo lui – dichiara il sindaco
Mastromauro - quel passaggio davvero infelice
dovremmo ritenerlo un complimento? Purtroppo per
lui, e per i suoi cittadini, Teramo sta
attraversando una fase di grande declino, mentre
Giulianova sta rafforzando giorno dopo giorno il
suo ruolo di centro di riferimento per la
città-territorio. A Teramo la Giunta Brucchi è
in grande affanno, e inanella insuccessi
quotidiani dovuti a carenze e approssimazioni.
Prima di citare Giulianova il collega pensi a
Teramo, sforzandosi, se possibile, di garantire
ai suoi concittadini, che hanno tutta la mia
comprensione e solidarietà, servizi puntuali
senza spremerli come limoni. La ricetta gliela
possiamo dare noi. Diversa invece – prosegue
il primo cittadino giuliese
- la questione del depauperamento dei presidi
pubblici sul territorio. Quello si che è un
problema. Che andrebbe affrontato facendo
squadra. Senza arroccamenti campanilistici.
Senza recinti o simboli di appartenenza.
Insomma, ci vuole una politica di rete. Ma
questo Brucchi dovrebbe saperlo bene, perché il
sottoscritto lo ha detto sin dal 2010, e
lo ha ripetuto, con la stessa sincera
convinzione e maggior vigore, il
28 febbraio 2011,
laddove parlando di area vasta
Teramo-Giulianova-Atri-Nereto sottolineavo la
necessità di superare proprio ogni campanilismo
ma anche logiche di appartenenza politica, come
pure il 19 settembre 2012 in riferimento
alla 'città lineare' tra le località costiere».
Coordinatore
Ufficio di Staff
Dott.
Sandro Galantini
e-mail
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