GIULIANOVA, 10.2.2015 -
L'islam, i terroristi dell'Isis e Al Qaeda sono
stati al centro di una videoconferenza
realizzata dal liceo scientifico Curie di
Giulianova, durante la quale gli studenti hanno
posto una raffica di domande ad Ahmed Rashid, il
famoso giornalista pakistano, autore tra l'altro
di The Talebans ed editorialista del Washington
Post, Cnn e Bbc. Si è trattato di uno degli
incontri voluti dal preside Luigi Valentini.
Rashid ha prima conversato con il giornalista
Andrea Barchiesi e poi ha risposto alle numerose
e interessate domande dei ragazzi con i quali ha
dialogato a lungo. Anzi, lo stesso scrittore al
termine del confronto ha esternato tutta la
simpatia agli studenti del liceo Curie
esclamando: "È stato un piacere incontrarvi".
L’intervista
tramite Skype si è svolta nella sala Rubino del
Liceo e a fare da interpreti le studentesse
Gaia Raddadi e Francesca Ramoni.
La prima domanda
è stata fatta da Pietro Beccaceci
rappresentante d’Istituto:
D) -Può
parlarci della sua esperienza personale?
R) -
"Iniziai a lavorare come giornalista nel
1981. Da sempre mi sono occupato di argomenti
scomodi riguardanti il Medioriente ed il
Pakistan, il mio paese di nascita e residenza.
Ho scritto per diversi giornali internazionali
come il New York Times, il Washington Post e la
BBC."
D) -Federico
Braccischi
ha chiesto: -Nell’agosto 2014 il giornale
italiano Repubblica ha pubblicato un’intervista
da lei rilasciata in cui comparava ISIS e Al
Qaeda. Cosa pensa di queste due organizzazioni
terroristiche?
R) -
“Lo Stato Islamico è una minaccia peggiore di
al-Qaeda. L'ISIS è il peggior gruppo
estremista islamico, nessuno si era macchiato di
crimini così gravi. Allo Stato Islamico non
interessa, come ad al-Qaeda, realizzare
attentati spettacolari in Europa o Usa,detiene
molto di ostaggi occidentali e, al momento,
questa è la loro vera arma contro Stati Uniti e
Ue. Perché, a differenza di al-Qaeda, l'ISIS
vuole costruire un vero Stato”
(cfr. Repubblica
23 Agosto 2014)
D)
- La domanda successiva dello studente
Raffaele Ferrante tocca una sfera più
emotiva: -È più pericoloso un attacco
dell'ISIS o la paura che essa provoca?
R) -
"Ovviamente un attacco è molto più pericoloso
della semplice paura che diffonde. Bisogna
infatti ricordare che l'ISIS è un'organizzazione
che, a differenza dei Talebani, non opera solo
ed esclusivamente all'interno del proprio
territorio ma è anzi spesso coinvolta in
complotti esterni, prediligendo attacchi diretti
ai grandi nuclei. È estremamente dittatoriale
all'interno dei propri confini, più rigida
rispetto all'organizzazione dei
Talebani,comunità autogovernata e
fondamentalista che generalmente non esce dai
territori afgani,tendendo a combattere
all'interno dei propri confini."
D) - Gaya Raddadi ha chiesto: -Recentemente è deceduto il re dell'Arabia Saudita. Ciò
come e quanto può intaccare il rapporto con
l'ISIS?
R) "Come
già detto, l'ISIS non attacca i poteri forti,
mira prevalentemente a concentrare la sua
attenzione su regimi deboli ed instabili
politicamente. La successione regale in Arabia
Saudita è regolamentata e legittimata da un
potere religioso estremista. Tuttavia non
essendoci comunque una forte instabilità, non si
corrono rischi"
D)
- Con la domanda di Francesca Ramoni si
entra nei tragici eventi che hanno turbato la
Parigi delle ultime settimane: -Cosa pensa
riguardo l'attacco avvenuto a Parigi? Come si
collocano gli ultimi avvenimenti nel dibattito
sulla libertà di stampa?
"Questo atto è stato condannato da tutto il
mondo, compresa la comunità islamica. Bisogna
infatti ricordare che la maggior parte della
comunità è moderata, non fondamentalista.
Invito però a coltivare una maggiore sensibilità
verso le religioni altrui e la sensibilità
altrui. In alcuni paesi la blasfemia è un
peccato estremamente grave ed è punito
severamente. Il concetto di libertà di stampa
non è equivalente in tutto il mondo. La libertà
di stampa ha origini diverse in Francia,
Germania, Italia...non credo che si possa mai
arrivare ad un concetto univoco e sicuramente il
dibattito sulla libertà di stampa non è
destinato ad avere breve fine,tuttavia credo che
si debba sempre avere cautela e rispetto nel
trattare argomenti che per altri sono delicati.
A qualsiasi razza, etnia o credo tu appartenga è
di vitale importanza una sensibilità nei
confronti dell’altro, delle sue libertà, della
sua persona e dei suoi ideali "
D)
-L'ultima domanda, posta da Pietro Beccaceci,
è un focus sui rischi per l'Italia: -L'ISIS ha
recentemente affermato di voler attaccare Roma,
pensa che abbiano i mezzi ed il potere adeguati
per riuscirci o è solo una minaccia?
R) "Nella
maniera più assoluta non c'è nulla di vero in
tutto questo, è solo pura propaganda. L'ISIS
infatti, seppur più pericolosa di Al-Quaeda, è
una presenza più compatta sul territorio.
Non credo che l’influenza dell’ISIS possa
giungere sino al mondo occidentale in quanto
esso trova successo solo nelle regioni del Medio
Oriente dove regnano caos e instabilità come in
Siria, turbata dalla guerra civile, ed in un
Iraq devastato dalle forze americane".
Il messaggio
dell’ISIS arriva dunque più forte agli esclusi
in cerca di identità delle banlieue
europee mancanti di efficaci politiche
d’integrazione e inclusione, ai paesi
destabilizzati dalle guerre alla faticosa
ricerca di una stabilità a cui non si riesce a
far fronte. Il potere e successo di questa
cellula terroristica affondano le radici
all’interno di quei contesti politico-sociali in
cui la democrazia del mondo civilizzato ha più
da render conto e da adottare politiche in
collaborazione con i paesi islamici moderati
affinché si faccia fronte comune contro il
terrorismo.
L’intervista ad
Ahmed Rashid ha creato interesse nei giovani che
hanno potuto riflettere sul presente e sul
futuro dell’umanità e delle sue effettive
libertà, che esse siano di parola, di stampa, di
religione o di vita.
“È stata
sicuramente una bella esperienza ed una
opportunità significativa quella che abbiamo
avuto – ha commentato il giovane liceale
Andrea Malatesta - conoscere e
conversare con esperti internazionali di questi
temi è una cosa di incommensurabile valore”.
“Eventi di
questo genere sono sempre un onore per la nostra
scuola - ha dichiarato il Preside Luigi
Valentini - e ci aiutano a promuovere un
tipo di insegnamento che non è più di carattere
contenutistico ma basato sull’esperienza. Non
sono più gli insegnanti i soli fautori
dell’istruzione degli studenti ma gli alunni
stessi”.
L’intervista Via
Skype si è conclusa con un applauso ad un
interlocutore di grande spessore etico e
culturale, accompagnato da dovuti ringraziamenti
a giornalisti Andrea Barchiesi (La
Repubblica) e Laura Ripani (Il
Corriere dell’Adriatico) che hanno mediato
il contatto.
Chi è Ahmed
Rashid
Ahmed Rashid (1948) è stato corrispondente per
la “Far Eastern Economic Review”, attualmente
scrive per “Daily Telegraph”, “International
Herald Tribune”, “The New York Review of Books”,
“Bbc Online”, “The Nation”.
Suoi articoli in
italiano appaiono su “Internazionale”. Compare
regolarmente su canali internazionali di
informazione come Cnn e Bbc. Segue i conflitti
in Afghanistan da prima dell’invasione sovietica
del 1979 ed è stato per lungo tempo l’unico
giornalista accreditato nell’area. Feltrinelli
ha pubblicato Talebani. Islam, petrolio e il
Grande scontro in Asia centrale (2001, 2010),
Nel cuore dell’Islam. Geopolitica e movimenti
estremisti in Asia centrale (2002), Caos Asia.
Il fallimento occidentale nella polveriera del
mondo (2008, premio Terzani 2009) e Pericolo
Pakistan (2013).
Mirella Lelli
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