GIULIANOVA,
29.10.2015
–
L'11 novembre l'Abruzzo conoscerà
il futuro della sanità ragionale. A parole pare
ormai cosa fatta l'uscita dal commissariamento,
ma a quale prezzo per i cittadini? L'assessore
al ramo, SilvioPaolucci, annuncia di avere il
Piano di riorganizzazione pronto nel cassetto,
ma lo stesso non ha il coraggio di evidenziare
le aree geografiche che verranno penalizzate,
nel suo gergo gli "inutili doppioni" da
eliminare, e il Governatore D'Alfonso starà già
facendo la conta degli strascichi sul piano
politico, che si preannunciano particolarmente
dolorosi sul versante teramano.
Ad oggi sappiamo con certezza
che i progetti della giunta regionale prevedono
un aumento di spesa per le cliniche private e il
declassamento - da qualche parte si deve pur
tagliare - a "stabilimento" di 3 ospedali: Ortona,
Sulmona e Giulianova. Da
quello che trapela i "pronto soccorso"
dovrebbero essere ridotti a nove e quelli
soppressi trasformati in "Urgency Room".
Le dichiarazioni di Paolucci sono
a dir poco allarmanti: l'assessore, infatti,
afferma che ci saranno 4 ospedali di primo
livello nei capoluoghi di provincia che saranno
tra loro integrati in due hub di secondo livello
e rinunciando
così alla possibilità di realizzarne due di
secondo livello,
come previsto dal decreto Lorenzin. Equivale a
dire: potenziamo 4 ospedali e ne chiudiamo 3. L'ospedale
di Giulianova diventerebbe "stabilimento" di
comunità o ospedale di base. Ancora non pago
di aver gettato l'intero comparto nel caos,
l'assessore Paolucci dichiara che la soluzione
migliore è l'ospedale unico provinciale e la
"concentrazione" dei servizi. Lecito chiedersi,
a questo punto, dove saranno concentrati questi
servizi e come le promesse fatte in campagna
elettorale in ordine al potenziamento
dell'ospedale giuliese si concilino con gli
indirizzi della politica regionale e con le
dichiarazioni entusiaste degli amministratori
locali in merito alla realizzazione del
nuovo nosocomio di Giulianova per 64 milioni di
euro.
Come si coniuga la concentrazione
dei servizi sbandierata da Paolucci con
l'impiego di risorse per strutture edilizie
all'avanguardia, ma evidentemente spogliate
degli stessi? Il futuro dell'ospedale di
Giulianova sembra tanto segnato dal carattere
distintivo di questa maggioranza
regionale/comunale: una politica che privilegia
i contenitori e sopprime i contenuti!
Ma sicuramente ci darà tutte
le delucidazioni del caso il
buon Paolucci quando interverrà
in occasione della
riunione della commissione Sanità del comune il prossimo
2 novembre,
per macabra ironia della sorte il giorno della
commemorazione dei defunti, su invito in pompa
magna dell'Amministrazione. E speriamo non si
profili l'ennesima
passerella politica con
conseguente presa in giro per la comunità
giuliese.
Ormai manca poco a scoprire il gioco delle tre
carte e presto i cittadini giuliesi
sapranno cosa ha in serbo per loro la "premiata
ditta" Mastromauro-D'Alfonso-Paolucci.
Possiamo garantire sin da ora che
se in provincia di Teramo l'unico ospedale a
subire gravi conseguenze e, ancora una volta,
spoliazioni di specialità e servizi sarà quello
di Giulianova (sempre che non ci siano
altre sorprese), il nostro Sindaco - viste
le generose promesse pre-elettorali e le
ripetute passerelle presso la sede di
Mastromauro dell'allora candidato presidente D'Alfonso
- farebbe bene a tenere nel cassetto la
lettera di dimissioni, in attesa
che l'assessore Paolucci, dopo oltre un anno
e mezzo di gestazione, tiri
fuori dal suo il
fantomatico Piano di riorganizzazione generale.
Jwan Costantini
Coordinatore Comunale
Vice Coordinatore Provinciale
Forza Italia |