GIULIANOVA,
28.3.2015 -
Sarà
elargito dalla Regione Abruzzo il contributo al
Comune per l’intervento contro l’erosione che ha
assottigliato la fascia sud della costa di
Giulianova. Lo ha annunciato ieri Bartolomeo
Donato Di Matteo, Assessore Regionale ai Lavori
Pubblici, nel suo intervento al Convegno
promosso da FederBalneari Abruzzo “Erosione
costiera: Strutture e infrastrutture a difesa
della costa”. Alla domanda su cosa si farà in
concreto, Di Matteo ha risposto che l’intervento
dovrà essere deciso da un confronto tra le
istituzioni e gli operatori del settore. Inutile
dire che la risposta data dal massimo
rappresentante istituzionale non ha placato il
nervosismo dei diretti interessati che in coro
hanno chiesto un cambio di direzione nella
gestione del problema, stanchi di continui
interventi tampone. Di Matteo ha assicurato che
studi in tal senso si stanno facendo ma ha anche
avvertito che prima devono essere trovate le
risorse e che il problema dell’erosione non è
slegato dalla gestione dell’intero territorio,
in primis la salvaguardia dei fiumi, sia per la
qualità delle acque che per l’apporto di
materiale necessario al ripascimento
dell’arenile.
Ma un’opera
definitiva per l’erosione costiera non esiste,
ha ammonito il Prof. Leonardo Damiani del
Politecnico di Bari “Perché l’equilibrio
delle spiagge è dinamico – ha detto – e
l’unica via da percorrere è quella della
collaborazione tra pubblico e privato". Il
docente di Costruzioni Idrauliche e Marittime ha
poi illustrato alcuni interventi innovativi che
si stanno sperimentando in Puglia, in
particolare il drenaggio delle spiagge e un
sistema di controllo dell’arenile attraverso
webcam per monitorare gli spostamenti di sabbia.
“Le barriere rigide come i pennelli o le
scogliere emerse continuano ad avere la loro
validità ha aggiunto, ma devono essere studiati
con attenzione anche dal puto di vista
dell’impatto ambientale”.
“Il
ripascimento morbido è da paesi ricchi – ha
ironizzato Daniele Rinaldo Ingegnere Idraulico
di Venezia che ha illustrato un esperimento di
barriere permeabili attuato in alcuni litorali
di Liguria, Toscana e Lazio - Queste
strutture reversibili hanno permesso un ottimo
riporto di materiali e contemporaneamente sono
diventate isole di ripopolamento delle specie
ittiche. un modo per offrire ai turisti nuove
attività di svago come lo snorkeling”.
Sui tempo troppo
lunghi delle opere è intervenuto il Geologo
Giovanni Melchiorre in rappresentanza di
FederBalneari Salento: “Troppo spesso i tempi
burocratici non sono compatibili con le esigenze
degli operatori ha detto – così semplici lavori
di ripascimento morbido programmati per una
stagione vengono realizzati con sei o dieci mesi
di ritardo rispetto alla stagione estiva
vanificando gli investimenti di chi lavora”.
Il Presidente di
FederBalneari stigmatizza l’assenza del Comune
al Convegno
“Sappiamo che
non esistono soluzioni definitive al problema
– ha commentato il Presidente FederBalneari
Abruzzo Morgan Di Concetto – per questo
chiediamo che le diverse soluzioni vengano
realizzate solo dopo uno studio sulle diverse
zone per evitare di aggravare il problema come
spesso è accaduto. Gli imprenditori balneari
chiedono inoltre un macro studio di sistema
generale su tutto il territorio per arrivare ad
una gestione integrata dell’erosione”.
Di Concetto ha
ringraziato gli illustri ospiti che hanno
portato al convegno i risultati di studi
ventennali e ha stigmatizzato l’assenza degli
Amministratori locali: “Erano previsti il
saluto del Sindaco e l’intervento dell’Assessore
al Demanio Fabio Ruffini, ma entrambi hanno
disertato l’appuntamento mancando ad un
importante confronto con esperienze di grande
rilievo per questa città e la sua economia”. |