GIULIANOVA,
17.9.2015 -
Ha toccato il 98%
la quota differenziata della raccolta autonoma
dei rifiuti avviata il 1 aprile scorso dal Coba,
il Consorzio delle imprese balneari di
Giulianova. I dati sono stati presentati questa
mattina in conferenza stampa dal Presidente
Gianni Flagnani, dai vice Morgan Di Concetto e
Giovanni Tafà e dal segretario Gabriele Albani.
«Il
Coba ha dimostrato che una categoria
imprenditoriale unita può ottenere risultati
eccellenti nella percentuale di differenziata
dei rifiuti che mai nessun Comune è riuscito ad
ottenere – ha detto Morgan Di Concetto
- ora siamo fiduciosi che questi dati
possono aprire la strada ad un progetto più
esteso per tutta la città affinché non solo gli
imprenditori ma anche i cittadini possano
beneficiare di un sistema virtuoso e perché,
chi viene a fare turismo a Giulianova deve
sapere che viene ospitato in un territorio ad
alta sostenibilità ambientale garantita da un
servizio di auto raccolta che recupera tutti i
materiali riciclabili. Abbiamo ottenuto una
grande vittoria da parte dell’Amministrazione
comunale che ha inserito l’auto raccolta sul
regolamento Tari – ha aggiunto Di Concetto -
il Comune, dopo le accuse dei mesi scorsi ha
dovuto ammettere che il nostro progetto tecnico
è legittimo».
Nei cinque mesi
presi in esame, da 1 aprile al 31 agosto, sono
stati effettuati 197 passaggi e nei 29 punti di
raccolta degli stabilimenti e dei tre alberghi
aderenti sono stati raccolti 281 tonnellate di
rifiuti, di questi 150 tonnellate solo negli
stabilimenti balneari.
Da sottolineare
la differenza con il dato “presunto” indicato
dal Comune secondo cui i rifiuti prodotti negli
stabilimenti aderenti dovevano essere pari a 821
tonnellate.
Per il
perfezionamento del servizio il Co.Ba. ha
acquistato 120 cassonetti provvisti di chiusure
gravitazionali, per garantire l’utilizzo
riservato ad un solo specifico rifiuto.
Il servizio è
costato ad ogni consorziato 1.350 euro più Iva
per tutto l’anno contro una spesa media degli
altri anni che va da 10mila a 12mila euro. Il
pagamento è stato concordato con tre rate e un
conguaglio finale.
Nel corso
dell’ultima riunione l’assemblea totalitaria del
Consorzio ha deciso di impugnare il regolamento
comunale della Tari e ha affidato il mandato
all’avvocato Luigi Roma.
Il ricorso è
motivato dal fatto che ancora una volta il
regolamento della Tari non prevede il pagamento
del servizio sulla base dell’effettiva
produzione dei rifiuti ma esclusivamente in
riferimento ai metri quadrati dell’attività.
Il Comune ha
introdotto la possibilità dell’auto raccolta per
le imprese, ma ha previsto uno sconto minimo del
25%, una percentuale che i balneari giudicano
inaccettabile.
Il Co.Ba.
contesta inoltre il raddoppio della quota fissa
della Tari, tanto che i consorziati hanno deciso
di pagare solo la prima rata e non le
successive, in attesa del pronunciamento del
Tar. |