GIULIANOVA,
10.1.2015 -
I balneari
della Campania hanno dovuto aspettare tre
sentenze prima di veder riconosciuto un diritto
di legge e la storia, dai contorni decisamente
assurdi, è finita sulle prime pagine del
Corriere della Sera in un articolo a firma del
giornalista Gian Antonio Stella.
A Giulianova, il
progetto di raccolta differenziata autonoma
presentata dai balneari sembra invece avere il
favore dell’Amministrazione Comunale che anzi ne
vuole fare un progetto pilota da estendere poi a
tutta la città. La conferma è arrivata ieri dal
Sindaco Mastromauro che ha parlato al convegno
regionale organizzato dal Co.Ba. il Consorzio di
Imprese Balneari di Giulianova “Rifiuti Zero per
Davvero” che si è svolto al Kursaal e che ha
visto la partecipazione di oltre duecento
persone. “Il Consorzio Co.Ba. è una grande
idea – ha esordito il Sindaco Francesco
Mastromauro – finalmente l’Amministrazione ha
un soggetto unico con cui avviare una
collaborazione verso l’obiettivo che punta
all’efficienza, efficacia ed economicità”.
Il Primo
cittadino ha poi confermato che il tavolo di tra
Comune e Co.Ba. per lo studio dell’applicazione
pratica del progetto sarà avviato nei prossimi
giorni. A presentare l’esperienza di gestione
autonoma della raccolta differenziata degli
assimilabili negli stabilimenti del litorale
Domiziano c’erano
l’architetto Antonio Cécoro, titolare del Lido
delle Sirene sul litorale di Castel Volturno e
il Professor Stefano Tonziello, che ha elaborato
il piano di Gestione Integrata dei Rifiuti.
“Il progetto pilota è iniziato nel 2011 –
ha spiegato Antonio Cécoro - e grazie al
piano messo a punto dal Prof. Tonziello sono
riuscito ad azzerare i costi del servizio perché
tutto il materiale riciclabile che conferisco mi
viene pagato dalla ditta che ritira”.
Ci sono voluti invece tre anni di battaglie
legali per costringere il Comune a concedere la
riduzione proporzionale della tassa allo
stabilimento, così come sancisce la legge
comunitaria secondo cui “chi inquina paga e
chi non inquina non paga”. Dal 2012 il
progetto è stato esteso a tutti i 49
stabilimenti della costa Domiziana.
“La riduzione della quota variabile della
tassa da parte del Comune non è soggetta a
regolamento – ha spiegato l’Avvocato Luigi
Roma, che ha curato i tre ricorsi al Tar
Campania - e neppure all’autorizzazione
preventiva allo smaltimento dei rifiuti in modo
autonomo. La sentenza del Tar Campania ( 19
settembre 2014, n. 4978) è confermata anche da
una sentenza del Consiglio di Stato, che ha
sancito che l’applicazione del principio
Comunitario che “chi più inquina paga”, ha
diretta cogenza nell’ordinamento italiano”.
Al convegno del Co.Ba. hanno partecipato
numerosi balneari ma anche tanti operatori del
settore alberghiero e delle strutture ricreative
di Giulianova, Roseto e Pineto. Tra gli altri
amministratori presenti anche il primo cittadino
di Roseto Enio Pavone: “Noi
Balneari vogliamo essere protagonisti attivi,
operare per garantire un turismo di qualità nel
rispetto dell’ambiente –ha detto Gianni
Fagnani, portavoce del Consorzio- e per questo
vogliamo lavorare per aumentare le certificazioni
ambientali dei nostri stabilimenti. Perché
diventare imprese balneari ecosostenibili
potrebbe consentire l’esclusione dalle eventuali
gare pubbliche, poiché in linea con
l’applicazione della direttiva Bolkestein”. |