GIULIANOVA,
27.1.2015 -
Il
Comune di Giulianova beneficerà dei
finanziamenti messi a disposizione dalla Regione
per la difesa della costa. La conferma è giunta
ieri, 26 gennaio, in occasione di un incontro
richiesto ed ottenuto con gli assessori
regionali Dino Pepe e Donato Di Matteo
dal sindaco Francesco Mastromauro e
dall'assessore al Demanio Marittimo Fabio
Ruffini.
«Affermare
che l'incontro di ieri sia stato proficuo è dire
poco, perché siamo riusciti ad ottenere la
modifica delle strategie di difesa costiera con
l'inclusione di Giulianova»,
dicono il sindaco e Ruffini.
«D'altronde
tutti, quindi non solo gli assessori Pepe e Di
Matteo che ringraziamo, ma anche i tecnici
presenti, hanno concordato sul fatto che
Giulianova, per quanto non interessata da
fenomeni drammatici come in altre località
abruzzesi, dovesse rientrare a pieno titolo tra
le opere da realizzare per contrastare il
fenomeno dell'erosione costiera. A nostra
disposizione – proseguono il sindaco e
l'assessore - ci sono 500 mila euro
che verranno utilizzati per vari interventi
soprattutto nella zona sud, che poi è quella
maggiormente interessata dal fenomeno erosivo
tanto da spingerci a richiedere già dall'ottobre
2009 interventi risolutivi e organici alla
Regione. Un problema al quale abbiamo dedicato
costante attenzione, tanto da organizzare l'11
ottobre 2010 un summit a Giulianova con gli
assessori al Demanio delle città costiere del
Teramano, per poi tornare a sollecitare la
Regione il 25 gennaio 2012 e il 24
maggio seguente sempre chiedendo una
soluzione che fosse risolutiva e non tampone.
Dopo tanto battagliare adesso siamo finalmente
ad una soluzione che potrebbe risolvere il
problema. Si tratta di una scogliera
frangiflutti da realizzare in prossimità della
foce del Tordino, dove si formò, a seguito
dell'alluvione del marzo 2011, un braccio
naturale che determinò un fenomeno di
progressivo ampliamento dell'arenile, passato da
25 a 45 metri. Nell'occasione l'allora assessore
Archimede Forcellese chiese più volte
alla Regione un intervento per consolidare quel
braccio naturale che non solo aveva bloccato il
trasporto delle pietre attraverso le correnti
marine ma aveva determinato anche il
ripascimento naturale della spiaggia. La
richiesta però rimase inascoltata e quel braccio
naturale nel novembre 2012 venne meno,
spazzato via dalle mareggiate. Il pennello, o
scogliera dir si voglia, in sostanza opporrà un
argine ai fenomeni erosivi. Prima che si inizino
gli interventi – concludono il sindaco
Mastromauro e l'assessore Ruffini - sarà
comunque nostro dovere illustrarli alla
cittadinanza in modo che sia chiaro e
comprensibile cosa si farà per difendere il
nostro litorale e soprattutto come lo si farà». |