TERAMO,
23.6.2015 -
La Confcommercio, preso
atto dei membri
dimissionari della
consulta di cui
provvederà alla
sostituzione, ricorda
agli altri membri della
consulta, al presidente
Grimi ed alle forze
politiche che ci sono
tavoli di discussione
ancora in essere e che
non saranno chiusi fino
a che non saranno date
le risposte necessarie
e, soprattutto, finchè
non saranno trovate
delle soluzioni
adeguate.
1) TA.RI.
: nulla é stato prodotto finora
dall'amministrazione nonostante le tante
richieste fatte, anzi, abbiamo appreso che
raddoppieranno, se non é già stato fatto, i
passaggi per la raccolta del rifiuto
indifferenziato (un rifiuto sicuramente non
virtuoso ma decisamente oneroso per i
contribuenti). C'é dunque l'urgente necessità di
riportare chiarezza nelle tante voci di costo
che compongono la bolletta dei rifiuti,
ripristinare il principio che chi inquina di più
paga di più ed eliminare la disparità
delle tariffe fra territori limitrofi.
2) Dehors
e suolo pubblico:
Le posizioni portate alla ribalta negli ultimi
giorni sul tema dehors e l'occupazione di suolo
pubblico ci sembrano voler generare una
spaccatura all'interno di categorie mosse dagli
stessi interessi oltre ad una
strumentalizzazione politica che troppo spesso
viene fatta utilizzando chi investe sul
territorio, retribuisce il lavoro, contribuisce
alle entrate comunali. Chiediamo pertanto di
predisporre, in sede di consulta al commercio,
un tavolo di lavoro che possa esprimersi sul
futuro regolamento per l'occupazione di suolo
pubblico e sui dehors cercando di trovare
strumenti di accelerazione e semplificazione
delle procedure che spesso creano difficoltà
agli operatori interessati. Inoltre, alla luce
dell'importanza che i dehors dei bar e dei
ristoranti in aree di pregio delle città
rivestono per l'offerta turistica italiana
chiadiamo di operare in stretta sinergia anche
con la consulta al turismo al fine di concordare
le misure più idonee per valorizzare e
rilanciare questa fondamentale risorsa
turistica.
3) Trasporti:
apprendiamo del ridimensionamento della stazione
ferroviaria e delle fermate del Frecciabianca
eppure, proprio il trasporto ferroviario,
sapientemente combinato con la mappa
aeroportuale, potrebbe apportare un
miglioramento dell’accessibilità
turistica e uno sviluppo di località
periferiche come la nostra attraverso un mezzo
di trasporto sostenibile.
4)
Commercio abusivo e concorrenza sleale:
gli imprenditori ed i commercianti percepiscono
come maggiormente pericoloso per il futuro delle
loro aziende non tanto le prospettive, pur
nefaste, del perdurare della crisi economica,
quanto la devastante "concorrenza" rappresentata
da chi esercita la stessa attività non attendosi
alle stesse regole. Quando si parla di commercio
abusivo non parliamo, come si vuol far credere,
solo degli ambulanti che vendono abbigliamento
contraffatto sulle nostre spiaggie ma di tutte
quelle attività che insistono nello stesso
settore senza il rispetto delle medesime regole
generando a tutti gli effetti un mercato
parallelo che indebolisce le imprese regolari.
Esempi possono essere bar o ristoranti che
celano circoli privati per eludere la fiscalità,
attività si somministrazione trasformate in
discoteche senza le dovute autorizzazioni,
presenza di hobbisti nei mercatini che
danneggiano il commercio ambulante regolare,
parrucchieri o estetiste che senza licenza
operano in appartamento ecc.
Si chiede pertanto con urgenza al presidente
Grimi di predisporre le misure necessarie
affichè gli argomenti sopra esposti diventino
temi di trattazione tra la consulta al commercio
ed i diretti interessati al fine di trovare al
più presto una soluzione efficace e costruttiva.
Delegato FIPE-CONFCOMMERCIO prov. Teramo
Gianpiero
D'Angelo |