GIULIANOVA,
7.7.2015 -
Con una lunga nota inviata al Comune di
Giulianova e agli altri enti e organismi
competenti, i sindacati dei balneatori FIPE-SIB
Confcommercio e FIBA Confesercenti evidenziano
il lungo iter che ha portato all'approvazione
del vigente Piano Demaniale Comunale di
Giulianova e all'attuale variante, in corso di
approvazione, e sottolineano come i rilievi
effettuati dal Comune, tesi ad accertare la
consistenza delle superfici delle concessioni e
delle spiagge libere, siano errati sia nelle
quantità che nei metodi di calcolo. Il demanio
marittimo, infatti, è individuato dall'art. 28
del codice della navigazione, che amplia i
concetti già espressi dall'art. 822, comma 1,
del Codice Civile. Tali norme sono state
specificate da costante giurisprudenza che
evidenzia come il lido del mare comprenda la
zona di riva bagnata dalle acque fino al punto
che viene coperto dalle ordinarie mareggiate,
estive ed invernali, escluse quelle dei momenti
di tempesta, mentre la spiaggia è definita come
il tratto di terraferma contiguo al lido che
risulti relitto del naturale ritrarsi delle
acque ma pur sempre idonee ai pubblici usi del
mare.
Il Piano Demaniale Comunale giuliese,
denunciano i balneatori, nonostante le loro
osservazioni, non ha voluto tener conto delle
indicazioni delle norme e della giurisprudenza,
giungendo a misurazioni palesemente errante che
portano a considerare profondità di concessioni
non rispondenti alla realtà, con grave danno per
alcuni concessionari.
Viene,
quindi, richiesto un passo indietro o, in
assenza di risposte da parte
dell'amministrazione comunale, l'intervento
della Regione per ripristinare gli esatti
rilievi onde riportare nel Piano Demaniale lo
stato di fatto reale e poter, così, assegnare
con esattezza le relative concessioni. |