GIULIANOVA,
2.2.2016 -
Dal profilo facebook del Circolo Virtuoso "Il
Nome della Rosa" pubblichiamo l'intervento del
Presidente Roberto Di Giannantonio:
Dispiace, ma l’incontro con Renato Curcio di
venerdì 5 febbraio è saltato, come si suol dire
per motivi indipendenti dalla nostra volontà.
Pseudo “compagni” giuliesi hanno ben pensato di
tempestare, ieri, la mail di “Sensibili alle
foglie” (associazione e casa editrice di Renato
Curcio) segnalando le iniziative nelle quali il
Circolo si era “macchiato” di connivenza con
esponenti politici non affini ai loro pensieri,
ovvero serate divulgative di “destra”, estrema
destra. Il Circolo, giunto alla longeva
soglia del decennale, mai ha fatto segreto della
propria trasversalità, ribadita in mille e più
ambiti, dimostrata in circa ottocento eventi
culturali. Se c’è qualcun altro capace si faccia
avanti. Alle soglie del nostro portone mai
abbiamo chiesto appartenenze politiche,
sessuali, religiose, sportive. I locali, ampi ed
accoglienti, sono aperti alla pluralità, se si
capisce il senso del termine, alle diverse
sensibilità, alle singolari offerte, alla
diversità sotto l’ombrello univoco del rispetto.
Hanno provato a metterci una targa, ma è sempre
miseramente caduta; non apparteniamo, siamo.
Concetto diverso.
La casa editrice, evidentemente rivolta ad una
diffusione in canali “amici” e “appartenenti”,
ha ben pensato (secondo il proprio punto di
vista) che è sufficiente divulgare in contesto
dove la si pensa come loro piuttosto che dare
luogo ad eventi in cui, ci si scuserà, magari
potevano intervenire pensieri “altri” ma non per
questo divergenti o antagonisti. Noi crediamo
che la cultura vada divulgata e poi, magari,
contestata se non si è d’accordo. Abdicare
totalmente non fa parte del nostro costume, ma
rispettiamo (noi sì) il pensiero altrui.
Consideriamo, altresì, che i fieri compagni
giuliesi (chi vi scrive si definisce, suo
malgrado, anarchico e libero pensatore), dopo
aver imbrattato con la scritta “fascio merda”
una delle opere dell’iniziativa AcquaLuceFuoco
(pittura degli sportelli del centro storico) ed
aver applicato la delazione (di parte) per far
fallire questa iniziativa, possono considerare
sul calendario due mesi pieni di azione politica
e tornare tranquillamente a bere e giocare a
biliardino. Li farei riflettere sul fatto che,
dopo l’azione vigliacca della scritta e la
delazione, rimane loro l’attentato notturno al
circolo e l’agguato cinque contro uno per
completare la nemesi.
Noi, al contrario, continuiamo nella nostra
attività, consci del fatto di essere davvero
rivoluzionari. Ci vediamo tra altri dieci anni,
noi ci saremo ancora, voi sarete solo un triste
ricordo. |