GIULIANOVA,
19.4.2016 -
Il Bilancio di previsione 2016
deve essere approvato entro il 30 aprile 2016.
Viene annunciato come un bilancio
pieno di tagli e tasse con scelte difficili da
compiere che potrebbero incidere pesantemente
anche sui servizi sociali. C’è poi la
riflessione da compiere su come utilizzare gli
introiti derivati dalla vendita di Julia
Servizi. Eppure ad oggi non c’è alcunché a
disposizione dei consiglieri comunali per
consentire a questi di svolgere con cognizione
di causa e responsabilmente il proprio mandato.
In questa città - continuamente
inondata da comunicati di propaganda - i
concetti di bilancio partecipato e di
trasparenza sono solo citati ma, nella realtà,
svuotati di significato.
Quest’anno era stato annunciato
in pompa magna l’avvento del bilancio
partecipato, con il coinvolgimento della
cittadinanza sin da gennaio; ebbene siamo al 19
aprile, mancano solo 10 giorni, e non solo i
cittadini non sanno niente di niente, né hanno
potuto interloquire con l’amministrazione, ma
non sanno niente persino i consiglieri, almeno
quelli di opposizione.
Vorremmo ricordare che ci sono
norme precise che tutelano i diritti dei
consiglieri.
Lo Statuto del Comune all’art.
51 comma 2 dice:
“Il Comune di Giulianova per
l’approvazione del bilancio preventivo e del
rendiconto, adotta la metodologia del Bilancio
Partecipato, per il coinvolgimento della
cittadinanza nelle scelte programmatiche
annuali, pluriennali e per la valutazione dei
risultati. Il regolamento di partecipazione
conterrà la disciplina di dettaglio per le
garanzie di partecipazione in sede di
elaborazione, approvazione, gestione e verifica
dei bilanci annuali e pluriennali.
Il Regolamento di Contabilità del
Comune recita all’art. 37:
“2. La proposta definitiva di
bilancio, approvata dalla Giunta sulla base del
percorso di cui al comma 1 del presente
articolo, viene presentata al collegio dei
revisori entro 30 giorni dai termini di
approvazione del bilancio stabiliti dalla
normativa vigente. II collegio deve fornire il
parere sulla proposta di bilancio e sui
documenti allegati entro 10 giorni.
3. Lo
schema di bilancio con i relativi allegati viene
trasmesso al Consiglio il quale, entro 20
giorni, deve approvarlo in apposita sessione di
bilancio da
tenersi entro il mese di dicembre di ciascun
esercizio(quest’anno
prorogato al 30 aprile)
4.Gli eventuali emendamenti allo
schema di bilancio devono essere presentati da
parte dei consiglieri almeno 5 giorni prima di
quello previsto per l'approvazione del bilancio.
Quindi se un’amministrazione
vuole essere veramente trasparente e intende
consentire la partecipazione consapevole e
costruttiva di tutti i consiglieri, di
maggioranza e di opposizione, deve consegnare
tutta la documentazione riguardante il bilancio
20 giorni prima dell’approvazione altrimenti -
considerata la complessità della materia - come
può un consigliere presentare emendamenti almeno
5 giorni prima della discussione in consiglio?
Se poi lo scopo è quello di
rendere difficoltosa la conoscenza degli atti
per costringere i consiglieri ad essere
impreparati ed evitare così le analisi critiche,
la strategia di non dare la documentazione è
senz’altro efficace; ma quel sindaco,
quell’amministrazione e quella maggioranza sono
indubitabilmente poco democratici e molto
probabilmente poco attrezzati per reggere il
confronto e per esercitare il buon governo.
Auspichiamo che almeno il
Presidente del Consiglio Comunale ed il
Presidente della Commissione Bilancio sentano il
dovere di tutelare i diritti di tutti i
Consiglieri e recuperino almeno parte del tempo
perso.
Associazione di Cultura Politica
Il
Cittadino Governante |