GIULIANOVA,
4.8.2016 - Dall'Associazione
di Cultura Politica Il Cittadino Governante
riceviamo e pubblichiamo:
Il nostro lungomare riconosciuto di notevole
interesse pubblico dal Decreto Ministeriale del
1964 sta subendo una nuova grave offesa.
Parco Franchi, il più famoso della città, che da
decenni sul lungomare contribuisce a rendere
bella paesaggisticamente Giulianova, invece di
veder accrescere il verde ospiterà nella sua
prima fascia un’impattante barriera visiva.
Su una colata di cemento armato è stato
edificato un enorme chiosco-ristorante con un
ingombro complessivo di circa 100 mq. ed
un’altezza di 4 metri. Si intuisce,
naturalmente, che le ripercussioni negative
sulla piena fruibilità del parco si sentiranno
ben oltre l’area interessata.
Dopo
lo sfregio al parco di via Matteotti, dove con
un altro chiosco-ristorante (foto a
fianco)
si è decretata la fine
della bella quinta verde annunciante il centro
storico, ecco il maltrattamento di parco
Franchi, già da tempo abbandonato al suo destino
di landa desolata, dove la fa da padrona la
terra indurita a scapito della vegetazione.
Può un Comune far pagare ai cittadini oltre
quattro milioni di euro per acquisire un parco
pubblico nel cuore del Lido per poi tenerlo in
condizioni indecorose e infine decidere
addirittura di farlo utilizzare per finalità
improprie, di fatto privatizzandolo nella sua
porzione più importante?
Un parco offre alla cittadinanza troppe cose
utili e belle per non preoccuparsene. Un parco
migliora il paesaggio urbano, anzi è esso stesso
paesaggio di pregio, combatte l’inquinamento, ha
una grande funzione sociale per il tempo libero
di tutti, in particolare dei bambini e degli
anziani, e quindi per il gioco, per lo sport,
per l’incontro, per il riposo, per la lettura.
Un parco aiuta “naturalmente” il turismo e tutta
l’economia, perché rende più bella, vivibile e
attraente la città.
Il sindaco e gli amministratori di Giulianova,
che da anni mal governano, con le loro scelte
infelici stanno sempre più decretando la
decadenza della Città a volte, come in questo
caso, anche forzando le norme.
Cari Cittadini, non è forse giunto il momento di
manifestare tutta la nostra indignazione?
Il Cittadino
Governante
Associazione di
Cultura Politica |