GIULIANOVA,
21.6.2016 - Si
è avuta nel pomeriggio di ieri, 20 giugno, una
riunione tra l’amministrazione comunale e i
vertici della Ruzzo Reti riguardo la situazione
venutasi a determinare nelle acque di
balneazione più vicine alla foce del Tordino.
All'incontro hanno partecipato per Ruzzo Reti il
presidente Antonio Forlini e l’ing.
Domenico Giambuzzi mentre per
l'amministrazione comunale, oltre al sindaco
Francesco Mastromauro ed al suo consulente
Archimede Forcellese, erano presenti
l’assessore all’ambiente Fabio Ruffini,
la dirigente dell’area tecnica Maria Angela
Mastropietro, la funzionaria comunale
Valeria Iaconi e il vicecomandante della
Polizia municipale Vincenzo Forcini.
“Il
presidente Forlini – dichiara il sindaco –
ci ha rassicurati sul corretto funzionamento
degli impianti di depurazione presenti lungo il
fiume Tordino e sul fatto che la società di
gestione del ciclo delle acque terrà la guardia
molto alta. Secondo la Ruzzo Reti il superamento
dei limiti nel punto di campionamento delle
acque di balneazione poste 250 metri a nord
della foce del Tordino, riscontrato nei prelievi
dei giorni scorsi, va ricercato altrove. È stata
ribadita, comunque, la problematica sorta lo
scorso aprile e causata da atti vandalici,
finalizzati al furto, compiuti ai danni delle
pompe di sollevamento che convogliano le acque
nere dal depuratore dismesso dell’Annunziata a
quello nuovo di Villa Pozzoni. Su questo punto
specifico abbiamo preso un impegno reciproco che
consiste nel realizzare, entro la primavera
del 2017, un tratto di rete fognaria che
collegherà direttamente la parte altra di
Giulianova con il nuovo impianto di depurazione
bypassando quello dismesso e riducendo
sensibilmente il lavoro che dovranno
svolgere le stazioni di sollevamento. La
discussione – continua Mastromauro – ha
riguardato anche l’inopportunità di eseguire
i controlli immediatamente dopo precipitazioni.
I campionamenti effettuati il 13 giugno sono
stati preceduti da piogge abbondati che hanno
comportato il “lavaggio” dei fiumi e l’aumento
delle sostanze trasportate in mare. Ne consegue
che non sono rappresentativi delle tipiche
situazioni e condizionano pesantemente la
qualità futura delle acque di balneazione. Ne
sappiamo già qualcosa visto quello che accadde,
in condizioni analoghe, nel maggio del 2013.
Nei prossimi giorni proporremo alla Regione il
modello utilizzato in Romagna e che attenua
consistentemente il problema con ordinanze di
divieto di tipo preventivo e il rinvio
nell’effettuazione dei prelievi. Rimane il fatto
che la situazione del Tordino è inaccettabile e
bisogna intervenire alla radice del problema.
Occorre investire per permettere alla Ruzzo Reti
di svolgere la sua funzione con sempre maggiore
efficacia ma è necessario combattere con
intransigenza tutte le situazioni di illegalità
che si perpetrano lungo il corso del fiumi. Il
Comune di Giulianova lo sta facendo ma è
necessario che lo facciano anche gli altri. Per
questo ho sollecitato l’assessore Dino Pepe,
che ha una specifica delega in materia di fiumi,
a farsi promotore di un’azione che porti
rapidamente a un piano di controlli a tappeto
lungo l’intero fiume. Nella zona prossima
alla foce del Tordino – conclude il
Mastromauro – si sta verificando una
situazione anomala rispetto al passato. Il mio
consulente Archimede Forcellese, analizzando i
dati sulla qualità delle acque di balneazione
dalla dismissione del vecchio depuratore
dell’Annunziata ad oggi, ha mostrato come la
situazione del punto di campionamento posto
dalla parte di Giulianova, dopo un periodo
caratterizzato da miglioramenti significativi,
sia in deciso peggioramento. Riteniamo che un
ruolo importante debba essere attribuito alla
configurazione anomala della foce che, pur
essendo larga quasi 140 metri, vede lo sbocco a
mare del fiume solo dalla nostra parte ove manca
l’area golenale che, invece, è molto ampia nel
versante di Cologna. Inoltre, tra mare e fiume è
presente una barra di ghiaia che accentua
ulteriormente il fenomeno che non favorisce il
rimescolamento tra acqua marina e acqua
fluviale. Abbiamo chiesto alla Regione la
rimozione dell’ostacolo affinché il fiume
possa sfociare in mare liberamente e in
posizione più centrata tra le due sponde.
Purtroppo, gli uffici competenti della Regione,
pur avendo convenuto sulla validità della nostra
tesi, non sono ancora intervenuti. Anche su
questo abbiamo appena provveduto a sollecitare
l’esecuzione dei lavori che, pur se non
risolutivi, dovrebbero attenuare il problema”.
Coordinatore
Ufficio di Staff
Dott.
Sandro Galantini
e-mail
s.galantini@comune.giulianova.te.it |