GIULIANOVA,
5.1.2016 - La
Consulta cittadina per la Democrazia
partecipativa e l'Amministrazione comunale
invitano i consiglieri comunali, i Comitati di
quartiere, le Consulte, le forze politiche, le
associazioni e i cittadini a partecipare alla
conferenza di presentazione del piano strategico
comunale per la democrazia partecipativa 2016
che si terrà in Sala Buozzi il 9
gennaio prossimo alle ore 10.
Si tratta
di un momento di confronto e dibattito
sull’esperienza di democrazia partecipativa a
Giulianova, per migliorarla e rilanciarla. Il
programma prevede, dopo i saluti del sindaco
Francesco Mastromauro e di Gianluca Grimi,
assessore alla Democrazia Partecipativa, la
relazione introduttiva di Luciano Crescentini,
presidente della Consulta per la Democrazia
Partecipativa, e quindi l'apertura del
dibattito. Chiuderà i lavori Carlo Di Marco,
Commissione comunale di Garanzia (nella foto).
Coordinatore
Ufficio di Staff
Dott.
Sandro Galantini
e-mail
s.galantini@comune.giulianova.te.it
INTERVENTO DI CARLO DI MARCO
La
Giunta comunale di Giulianova ha approvato nei
giorni scorsi il Piano strategico sulla
democrazia partecipativa 2016, predisposto dalla
Consulta cittadina sulla materia specifica.
Non
solo, ma questo piano d’Azione, così come è
denominato, sarà oggetto di un dibattito in una
pubblica conferenza convocata per sabato 9
gennaio presso la Sala Buozzi a Giulianova.
Ci
vengono a caldo poche considerazioni, ma le
riteniamo basilari.
· Con
la nascita della Consulta per la democrazia
partecipativa e con la creazione di un
assessorato sulla materia, a Giulianova si passa
dalla sperimentazione alla programmazione
strategica. La democrazia partecipativa diventa
un obiettivo del Piano Esecutivo di Gestione ed
è affidato ai dirigenti di area il compito di
raggiungerlo;
· Con
una Conferenza cittadina rivolta a tutti la
Consulta e la Giunta chiedono un pubblico
confronto con tutti gli attori dello sviluppo
locale per il miglioramento e il rilancio
dell’esperienza di democrazia partecipativa a
Giulianova. Dai consiglieri comunali al mondo
delle associazioni, dalle istituzioni ai
comitati di Quartiere, fino a tutti i cittadini
perché la democrazia e la partecipazione (in una
parola, la sovranità del popolo) non restino nel
pianeta delle utopie;
· Si
crea una nuova e ineludibile opportunità per
tutti (soloni e criticoni internautici, partiti
e partitini “d’assalto”, furbi “utilizzatori”
della democrazia partecipativa quando
“conviene”; ma anche cittadini scettici, giovani
incuriositi ma rimasti “a distanza”, cittadini
singoli o associati che intendono capire e
partecipare) per dare un contributo attivo
affinché sulla strada della partecipazione
effettiva di tutti “..all’organizzazione
politica, economica e sociale del Paese” (Art. 3
Cost.), si possa continuare a marciare in modo
sempre più spedito.
Ci
auguriamo sinceramente che questo possa essere
un effettivo e disteso terreno di confronto,
utile per allacciare e riallacciare risorse,
aspirazioni e comuni orientamenti.
Carlo Di Marco |