GIULIANOVA,
20.4.2016 - Alla
luce degli ultimi incontri e delle continue
polemiche tra Comune di Giulianova, commercianti
e operatori turistici sulle manifestazioni
estive e sul famoso cartellone eventi che, a
dire degli assessori di competenza, non avrà
fondi necessari per finanziari iniziative di
rilevanza sociale e culturale, si pongono alcune
riflessioni.
Cenni storici per gli amministratori
"Forestieri": Chi si sta occupando di commercio
ed eventi non è nativo della Città quindi ci
sembra doveroso ricordare che Giulianova che sin
dai primi del ‘900 è stata centro di attrazione
turistica strategico della costa teramana, nel
dopoguerra veniva definita la "Posillipo
D'Abruzzo" e negli anni successivi l'ampliamento
del porto turistico (unica struttura presente in
provincia) ha portato la città a quasi totale
vocazione turistica.
Più volte il sottoscritto e le forze di
opposizione hanno evidenziato come la tassazione
delle attività commerciali sia incrementata del
264% negli ultimi dieci anni e come le tasse
locali nel comune di Giulianova siano le più
care delle provincia. Alla luce di quanto sopra
esposto, cenni storici e considerazioni
economiche, viene spontaneo chiedere come si
possa pensare di non avere fondi per il
calendario delle manifestazioni estive in un
Comune in cui il turismo dovrebbe rappresentare
la principale voce economica. Come fanno i
comuni limitrofi a garantire a bilancio
manifestazioni per oltre 150mila euro?
Con quale faccia
tosta si chiedono ai commercianti i fondi per
autofinanziare le manifestazioni, come se, non
già a sufficienza vessati e tartassati, fossero
un bancomat a servizio della nostra
Amministrazione? Basta ricordare cosa accade,
ormai da qualche anno, per le luminarie nel
periodo Natalizio e i logoranti rimpalli di
responsabilità tra i componenti dell’esecutivo,
di cui a fare le spese – e in senso letterale –
sono come sempre i commercianti. Ma questo non è
il comune che ha appena svenduto i gioielli di
famiglia (vedi operazione Julia Servizi)?
Prendiamo atto che
non c’è davvero mai fine al peggio e invitiamo i
componenti della Giunta comunale a usare toni
meno impositivi e a trattare con maggiore
riguardo quei piccoli imprenditori che, spremuti
in ogni modo, lavorano storicamente da 40 anni
contribuendo a tenere viva la città e a portare
benessere diffuso con le loro attività. Ad
un’amministrazione capace è richiesta una
gestione manageriale delle risorse pubbliche e
soprattutto saperle indirizzare verso settori
vitali e strategici: il contrario di quanto
accade a Giulianova! Questi signori dovrebbero
avere il buon senso di prendere atto dei propri
fallimenti e dimettersi, per lasciare spazio a
chi ha le idee chiare e soluzioni concrete per
rilanciare il turismo e far tornare Giulianova
la "Posillipo D'Abruzzo".
Inoltre noi siamo
abituati a giudicare ed a essere giudicati dai
risultati: se in una scala da 0 a 10 siete a 0 (
come i soldi per le manifestazioni) ci
aspettiamo pronte dimissioni da parte di chi è
impossibilitato a fare gli interessi delle
categorie e fin troppo supino alle decisioni del
Sindaco.
Jwan Costantini
Vice Coordinatore
Provinciale
Coordinatore
Comunale
Forza Italia |