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POLITICA 2016
Linea Retta: «Il Mercato Ittico da risorsa ad emorragia finanziaria per mala gestio»
 

GIULIANOVA, 30.4.2016 - Dai Consiglieri Comunali Alberto Di Giulio e Fabrizio Retko di Linea Retta riceviamo e pubblichiamo:

Per noi giuliesi il porto da sempre ha rappresentato la nostra identità, per le famiglie impegnate nell’economia ittica, per le imprese artigiane e commerciali collegate al settore della pesca e il diporto.

Oggi, purtroppo, a causa del costo delle materie prime sempre più care, molte sono state le imprese di pesca costrette a cessare l’attività o che pur sopravvivendo non riescono a garantire il sostentamento minimo alle proprie famiglie.

Il settore pesca dovrebbe essere uno dei settori trainanti per l'economia del nostro territorio.

Il Mercato Ittico assume un ruolo importantissimo per la gestione e la commercializzazione dei prodotti ittici.

Un Mercato Ittico all'ingrosso efficiente ha la funzione di supportare a terra il lavoro dei pescatori, preservando la loro produzione da acquisti e vendite in violazione delle norme vigenti.

Il Mercato Ittico, grazie a una filiera controllata, fornisce, ai commercianti al dettaglio e ai grossisti, oltre alla tracciabilità, anche la garanzia di pesce fresco e di ottima qualità.

La valorizzazione e la commercializzazione del pesce locale è fonte di manodopera, garantisce profitti certi agli operatori, trasmette sicurezza, fiducia e dignità alle categorie di un settore considerato ad alto profilo di disagio.

Fatte salve esigue quantità che il piccolo pescatore vende direttamente al consumatore, nel Mercato Ittico dovrebbe confluire tutto il pescato locale, vongole, pesce bianco, pesce azzurro, da destinare agli acquirenti (commercianti, grossisti, ristoratori, ecc.) mediante la struttura e il personale del Comune.

 

Da anni il Mercato Ittico di Giulianova vive una crisi profonda.

 

Quali sono a nostro avviso i punti di maggior criticità della gestione del Mercato Ittico di Giulianova che stanno   condizionando   l’attività delle imprese di pesca locali sia dal punto di vista organizzativo che economico con conseguenti riflessi negativi su tutto l’indotto?

-       La mancanza, purtroppo da tempo, di un direttore efficiente e soprattutto capace di adeguarsi all’evoluzione continua e veloce dei mercati;

-        La mancata istituzione della Commissione del Mercato Ittico di Giulianova a far dal 2004.

-       La mancanza di visibilità verso altri mercati ha reso il nostro prodotto debole nei prezzi e poco competitivo

-       Nonostante le continue promesse dei Dirigenti comunali, non è stata mai istituita la figura dell’astatore comunale per la vendita del pesce azzurro.

Tale figura, pur essendo prevista dal regolamento comunale del Mercato, non è mai stata istituita, inducendo, aimè, gli stessi commercianti ad improvvisarsi astatori.

Ultima la perdita dell’asta del pesce azzurro a vantaggio di Mercati limitrofi in particolare quello di San Benedetto del Tronto, con conseguente perdita dei diritti d’asta

-       A differenza delle altre realtà portuali, nel nostro Mercato locale non è prevista alcuna forma di tutela per i pescatori che, sempre più di frequente, intrattengono rapporti commerciali con commercianti insolventi ed addirittura dissestati, (vedi il caso dei commercianti campani) con conseguenti riflessi negativi sulla gestione finanziaria economica e patrimoniale.

-       Manca un servizio comunale di vigilanza ed ordine pubblico all’interno della struttura

 

Purtroppo, la mala gestio e la totale assenza di controlli, da parte degli organi preposti, hanno contribuito a creare un buco di bilancio e la crisi profonda del Mercato stesso con perdite ingenti.

Quella che doveva essere una risorsa per il territorio è stata trasformata in emorragia finanziaria.

Le responsabilità del Comune di Giulianova sono notevoli a causa dell'assenza dei controlli e del disinteresse generale.

Analizzando i bilanci degli ultimi anni, emergono responsabilità soggettive e politiche:

 

- chi aveva il compito di gestire non lo ha fatto;

 

- chi doveva controllare, il SINDACO, ha preferito attendere, fino al punto di fare precipitare una situazione ormai quasi irrecuperabile, malgrado le innumerevoli riunioni e proposte da parte delle associazioni di categoria e produttori locali tenutesi negli ultimi anni

 

Siamo contrari alla gestione della Giulianova Patrimonio non idonea a garantire un grado di efficienza nella gestione e commercializzazione del pescato locale.

 

1    Siamo invece per un modello di gestione del mercato pubblico/privata, ispirata a principi di massima redditività ed efficienza, affiancata dai consorzi/cooperative di armatori presenti nel territorio, che dovranno:

-       Garantire un apporto costante di prodotti ittici all’interno del mercato,

-       Garantire la tracciabilità di tutto il pescato, come imposto dai principi comunitari, ciò garantirebbe l’identificazione del prodotto locale e creerebbe allo stesso tempo un ritorno economico ai produttori che si trovano quotidianamente a concorrere sul mercato con prodotti esteri a basso prezzo e di scarsa qualità.

-       Garantire il rispetto delle norme igienico sanitarie imposte

-       Incoraggiare l’ingresso di nuovi produttori provenienti dai porti limitrofi definendo un periodo dell’anno con un minimo di diritto d'asta in favore del nuovo gestore

-       Ma soprattutto spostare l’apertura del mercato, non più al mattino come avviene solo per il pesce bianco, ma il pomeriggio, inserendo, a seguire, anche l’asta delle vongole e del pesce azzurro. Questo, a nostro avviso, porterebbe ad un aumento dell’offerta con conseguente richiamo di nuovi commercianti e grossisti delle zone interne che ora disertano la nostra struttura a vantaggio di quelle limitrofe.

 

2    Altro aspetto importante la fidelizzazione dei commercianti/grossisti che riteniamo debba avvenire:

-       Attraverso l’accreditamento obbligatorio degli stessi presso la struttura mercatale per effettuare qualsiasi operazione di compravendita fornendo le dovute garanzie al credito

-       Informatizzazione della gestione e della commercializzazione dei prodotti ittici al fine di creare efficienza, trasparenza e immediatezza nel rapporto tra produttori e commercianti, attraverso la creazione di un sito web (un tempo esistente), l'asta elettronica, la prenotazione del prodotto ittico on line, e non la vendita on line

-       Nel sito WEB "Mercato Ittico di Giulianova", dovranno essere inserite tutte le informazioni riguardanti il regolamento, la storia, la struttura, gli accreditamenti, il bollettino dei prodotti ittici, le prenotazioni in rete, ecc.

 

3     Avviare un impegno sinergico, mai decollato, tra le autorità portuali e il Comune al fine di garantire maggiori controlli attraverso:

-     Il controllo degli ingressi e delle uscite dei mezzi dal porto di Giulianova al fine di identificare quelli   sprovvisti di certificazione idonea.

-     L'accesso al mercato, lato porto, riservato esclusivamente ai pescatori attraverso il sistema badge, mentre l’accesso lato lungomare, riservato agli altri operatori (personale, grossisti e commercianti) sempre identificati con il badge.

 

4    Dotare, finalmente, il mercato di un Centro Spedizione Molluschi CE IT 2542, Centro Spedizione che gli operatori chiedono da tempo malgrado le innumerevoli promesse del nostro sindaco.

 

Non si può lasciare un bene pubblico abbandonato a se stesso e sottoutilizzato la struttura c'è e va sfruttata al massimo delle potenzialità, anche a garanzia di tutto l’indotto del settore Pesca

Quindi, una struttura da molti anni in passivo necessita di un'organizzazione efficiente e del contributo di tutti gli operatori del settore.

Operatori capaci di promuovere e incentivare consorzi/cooperative moderne che tutelino gli interessi dei loro soci. Ci sono, esistono già. Potremmo citare in tal senso le OP delle vongole e del pesce azzurro.

Tra questi, devono giocare un ruolo risolutivo, gli armatori che, con i loro natanti, possono far rivivere il settore pesca che, per un lungo periodo e con enormi sacrifici, è stata l'economia trainante della nostra comunità.

 

Infine chiediamo al presidente della Giulianova Patrimonio.

Dal conto economico previsionale del suo progetto pensa di riportare in attivo il bilancio del mercato ittico, in breve tempo, incrementando gli introiti dei diritti d’asta del pesce azzurro. Ma chi sono i soggetti che conferiranno questo pesce pari a 160.000 casse per un importo di €. 48.000 annui previsti?

 

I Pugliesi di base a Giulianova?

Non hanno l’obbligo di passare per la nostra struttura mercatale e conferiscono il pesce a grossisti con i quali hanno già accordi commerciali.

 

I nostri armatori ora di base a San Benedetto del Tronto?

Non penso proprio visti gli attuali servizi di cui godono nelle vicine Marche

 

I Consiglieri Comunali Alberto Di Giulio e Fabrizio Retko di Linea Retta

 

 
 

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