GIULIANOVA,
1.5.2016 -
Non è crisi della maggioranza consiliare, è
crisi dei valori democratici e popolari.
Per la lista Mastromauro e per il PD, i meno
abbienti devono pagare anche per i ricchi.
Una volta c’era il Partito che si faceva
chiamare Democratico, oggi , invece, lo stesso
partito affama il popolo; venerdì lo hanno
confermato i consiglieri Filipponi e Di Teodoro
(i quali dapprima hanno firmato l’emendamento di
Civicamente e poi lo hanno bocciano in
Consiglio), i quali non hanno voluto concedere
14.000,00 euro di sgravi alle fasce più deboli,
peraltro su una spesa per la tassa-immondizia
che sfiora i SEI MILIONI di euro l’anno.
L’azione vorace di certi signori, che a
Giulianova continuano a deformare la realtà, ha
posto in crisi di coscienza anche qualcuno della
maggioranza; costoro, in Consiglio, hanno
mandato chiari messaggi all’imperturbabile
Sindaco, con pesanti votazioni contrarie sulle
delibere di bilancio, quali il piano finanziario
della tassa-immondizia.
La realtà delle cose ci dice che nella Città di
Giulianova vi sono stati, da molti anni,
continui aumenti della tassa-immondizia.
L’anno scorso il Sindaco aveva strombazzato, ma
non gli avevamo creduto, che col nuovo gestore
unico i costi sarebbero calati vertiginosamente.
Quest’anno, come dicono le carte, i costi sono
aumentati di 156.517,00 euro, avvicinandosi
vertiginosamente a quasi 5,8 milioni di euro,
costi certamente esagerati per una città come la
nostra, costi che aumenteranno sicuramente
durante l’anno in corso a causa della sciagurata
gestione fallimentare del CIRSU.
In proposito, è possibile prevedere ulteriori
costi superiori ai DUECENTOMILA euro che faranno
aumentare la TARI.
E’ appena il caso di ricordare che, dal
famigerato piano finanziario bocciato da parte
della maggioranza, emerge una diminuzione delle
agevolazioni a favore di alcune categorie di
cittadini per un importo di 330.000,00 euro e un
aumento dei costi generali per 30.371,75 euro.
Un importo che colpisce non tanto per la sua
consistenza, quanto per la sua precisione al
centesimo. E che nasconde il reale aumento annuo
pari all’ 8,5% rispetto ai costi indicati per
l’anno 2015.
Gruppo consiliare Linea Retta |