GIULIANOVA,
20.5.2016 - Sul
tema del sociale Sinistra Italiana è sempre
molto attenta e cerca di avere quanto possibile
una visuale inclusiva e pubblica ma la
telenovela sugli asili comunali sta diventando
una farsa.
Dagli
interventi di alcuni amministratori e di
genitori forse non perfettamente informati,
sembra uscire una realtà alquanto distorta.
Come più
volte discusso in maggioranza, la scelta tra la
gestione pubblica di entrambi gli asili e la
gestione privata (da assegnare con bando a un
privato con condizioni monitorate dal Comune)
non riguarda il numero di bambini che potranno
usufruire del servizio (che rimane invariato) ma
solo il costo effettivo del servizio per
l'amministrazione.
Infatti con
il solo personale del Comune si riuscirebbe a
fornire un servizio ottimo ma solo in una
struttura mentre con due strutture potrebbe
essere fatale anche solo l'assenza di una
dipendente (avremmo solo una cuoca per ciascun
asilo ad esempio). In compenso i costi di
mantenimento sarebbero raddoppiati (Gas, luce,
acqua…).
Nessuno aveva
intenzione di “svendere” un asilo ai privati ma
nell'impossibilità di pagare personale
aggiuntivo a quello del comune, per le ragioni
già esposte in sede di discussione del bilancio,
ma di mantenere comunque aperta la struttura
cercando un partner privato in grado di
affiancare il Comune in maniera solidale.
A nostro
parere questi soldi che verranno spesi per
mantenere pubblici gli asili, potevano essere
utilizzati in maniera differente nel sociale, ad
esempio per un nuovo progetto di inclusione
sociale (per riaprire i bagni in Piazza della
Libertà visto l'arrivo imminente della stagione
estiva) e far ripartire tutti quei servizi utili
sia ai cittadini sia alle persone che con grande
dignità svolgevano quei lavori.
Ma alle volte
nella politica vince il capriccio opportunistico
sopra all'opportunità dell'azione amministrativa
e da questo modo di fare politica vogliamo
prendere le distanze.
Gianmarco
Ciccolone
Coordinatore
SEL/SI Giulianova |