GIULIANOVA,
4.8.2016 - «Si.
Una grana in effetti c'è, ma non certo per il
Comune».
Il sindaco
Francesco Mastromauro e la vicesindaco e
delegata alla Pubblica istruzione Nausicaa
Cameli partono al contrattacco dopo la diffida
fatta pervenire dal legale rappresentante della
società Gaspari Bus in cui si intima
all'Amministrazione il pagamento entro 15 giorni
di 678.810,06 euro prospettandosi, in caso
contrario, la sospensione del servizio di
trasporto scolastico.
«Le
pretese della ditta Gaspari sono destituite di
fondamento come ha evidenziato, in maniera
puntuale ed articolata, il dirigente comunale
Andrea Sisino nella nota di risposta inoltrata
lo scorso 2 agosto. Intanto – dicono
Mastromauro e Cameli - va subito detto che
già con il capitolato firmato nel 2011, e con il
contratto sottoscritto il 26 marzo 2012, la
ditta Gaspari si è obbligata non solo al rinnovo
periodico del parco mezzi ma anche a garantire
il servizio pre-post scuola con il ricorso a
proprio personale. E su questi due ultimi
aspetti la ditta è risultata inadempiente, come
il Comune ha contestato il 16 settembre e il 30
novembre 2011, il 27 aprile 2012 e da ultimo l'8
marzo 2013 essendo tuttora in corso una causa
presso il Tribunale di Teramo. La ditta Gaspari
afferma, in riferimento al servizio di pre-post
scuola, che non avrebbe obblighi ulteriori
rispetto a quelli previsti nel bando
dell’appalto, dimenticando che il servizio è
stato espressamente contrattualizzato.
Per gli
inadempimenti il Comune, dandone comunicazione
alla stessa ditta già il 26 giugno 2015, ha
disposto la diminuzione di un quinto
dell’importo contrattuale originario,
rideterminato nella somma di 547.900 euro,
provvedendo comunque alla liquidazione delle
spettanze fino al mese di giugno 2016. Ora -
concludono il sindaco e la vicesindaco -, nel
caso in cui la ditta Gaspari giungesse a
sospendere il servizio di trasporto scolastico,
ci troveremmo in presenza di un ulteriore
inadempimento in grado di consentire lo
scioglimento del contratto. Cosa che non
esiteremo a fare». |