L'AQUILA,
9.3.2016 -
“Quello che
viene fuori dal piano di riorganizzazione della
rete ospedaliera messo in campo da Paolucci e
D’Alfonso è il totale declassamento
dell’ospedale di Giulianova nonostante avessero
promesso esattamente il contrario e, cioè, il
rafforzamento di un presidio che, per la sua
posizione strategica, avrebbe meritato tutt’altra
considerazione”.
È questo il commento del Consigliere regionale
del M5S, Riccardo Mercante, sulla bozza di
riforma del sistema sanitario presentata in
questi giorni dal Governo regionale al Ministero
della Salute.
“Ben venga una
riorganizzazione dei servizi – ha spiegato
Mercante – che
sia fondata, alla luce dei principi stabiliti
del decreto Lorenzin, sull’esigenza di
ottimizzazione delle risorse e di riduzione
degli sprechi, ma questo non deve, di certo,
tradursi nel taglio indiscriminato di settori
fondamentali, come i punti nascita, né,
tantomeno nell’impoverimento di presidi che
svolgono un ruolo fondamentale per il proprio
territorio soprattutto quando questo
impoverimento è funzionale semplicemente al
contenimento dei costi e non ad una più efficace
erogazione delle prestazioni agli utenti. Quanto
proposto da Paolucci per il nosocomio di
Giulianova è assolutamente inaccettabile:
soppressione di due UOC con chiusura dei reparti
di chirurgia generale ed ortopedia, assenza
dell’ambulanza adibita al servizio di trasporto
materno, pronto soccorso proiettato a semplice
punto di primo intervento.
Le uniche unità che
rimarranno in funzione saranno, pertanto, quelle
di lungodegenza, medicina generale e terapia
intensiva. Una scelta priva di senso logico, ove
si consideri che un reparto di terapia intensiva
ha senso solo se legato alla rete di emergenza
cardiologica e che il 70% dei traumi si
verificano lungo la fascia costiera. Con la
conseguenza che un numero elevatissimo di
utenti, destinato ad aumentare ulteriormente ed
in maniera esponenziale durante la stagione
estiva, sarà costretto a lunghi viaggi verso gli
ospedali nell’entroterra. Altro che progetto
strategico di crescita, come promesso da
D’Alfonso: per Giulianova adesso c’è addirittura
il rischio che questi tagli rappresentino
semplicemente il preludio alla completa chiusura
del nosocomio, ridotto, così com’è, a mero
ospedale da campo.
Quello che
maggiormente desta meraviglia -
ha concluso Mercante - è
che, di fronte a questo scellerato
depauperamento messo in atto dai suoi stessi
colleghi di partito, il Sindaco Mastromauro non
abbia battuto ciglio, nonostante si sia vantato,
fino a poco tempo fa, di una diversa attenzione
e sensibilità da parte della Asl e del Governo
regionale. Lo esorto, pertanto, a prestare un
maggiore impegno in difesa del suo territorio,
visto che, impegnato com’era a sbandierare ai
quattro venti i suoi slogan propagandistici, non
si è neppure accorto che l’ospedale della sua
città sta rischiando di chiudere definitivamente
i battenti”. |