GIULIANOVA,
24.3.2016 -
Con la liquidazione, da parte della Regione
Abruzzo, del cofinanziamento di 300.000 euro, la
Giunta ha dato mandato alla Eco.Te.Di. di
ultimare gli adempimenti per l'entrata in
funzione dell'Ecocentro e del Centro del riuso
ubicati nella zona industriale di Colleranesco.
«Come previsto nel bando europeo per il Gestore
unico - dichiara l'assessore all'Ambiente
Fabio Ruffini -, la Eco.Te.Di., com'è noto
aggiudicataria dei servizi ed in funzione
dall'aprile 2015, gestirà sia l'Ecocentro che il
Centro del riuso per i quali si stanno ultimando
le procedure, a suo tempo seguite da Gabriele
Filipponi, che ne consentiranno l'auspicata
operatività. E con la loro entrata in funzione
davvero si potrà dire di aver fatto un notevole
passo in avanti nelle politiche ambientali e in
particolare nella raccolta differenziata che
hanno reso e rendono Giulianova una città
davvero virtuosa, come peraltro confermato due
giorni fa da Carlo Montalbetti, direttore
generale di COMIECO, il quale ha sottolineato
come la nostra città, con 62 chili l’anno pro
capite di raccolta cartone, più del doppio della
media del Meridione, sia allineata ai Comuni del
nord Italia. Grazie all'Ecocentro – prosegue
Ruffini - i giuliesi non dovranno più
attendere la data concordata per il ritiro
presso l'abitazione dei loro beni ingombranti,
siano apparecchiature elettroniche ed
elettriche, potature o anche altre frazioni di
rifiuto ad esclusione dell'organico. Quando
vorranno, potranno infatti portarle direttamente
all'Ecocentro. Quindi verranno drasticamente
ridotti i tempi di attesa. Altra cosa è invece
il Centro del Riuso, per quanto ubicato nella
stessa area dell'Ecocentro. Il Centro del Riuso
ha infatti lo scopo di ricevere dai cittadini
abiti dismessi, che dopo un trattamento nelle
lavanderie industriali andranno in beneficenza,
oppure vecchi divani, o reti, mobili,
suppellettili. Insomma tutti quei componenti che
oggi finiscono nell'indifferenziato come rifiuto
e che invece possono avere una seconda vita
coniugando quindi utilità sociale e forte
riduzione dei rifiuti prodotti». |