GIULIANOVA,
9.9.2016 -
La Polizia municipale aumenterà i controlli,
procedendo anche a ricognizione fotografica, sui
cassonetti dei condomini e delle attività
commerciali non ritirati dopo lo svuotamento. Ad
essere monitorate con maggiore attenzione
saranno le zone del Centro storico, la parte
nord, sud e quella centrale del Lido dalle vie
Gasbarrini e D'Annunzio alle vie La Spezia e
Salerno, l'area ad ovest della ferrovia oltre
alle zone periferiche e alle frazioni.
«Il
regolamento vigente – dichiara l'assessore
all'Ambiente Fabio Ruffini - obbliga i
cittadini a collocare i cassonetti sulla
pubblica via a partire dalle ore 22 sino alle 3
del mattino e quindi a ritirarli una volta
avvenuto lo svuotamento. Purtroppo c'è
l'abitudine, da parte di alcune utenze
commerciali e condominiali, di non ritirare i
cassonetti dopo lo svuotamento. Abitudini che
non solo danneggiano l'immagine e il decoro
della città, perché si creano delle vere e
proprie isole ecologiche abusive, ma ostacolano
fortemente le operazioni di spazzamento manuale
e meccanizzato. C'è poi da aggiungere, e non si
tratta di casi isolati, l'immissione nei
contenitori di rifiuti differenziati in maniera
scorretta. Il compito della Polizia municipale
sarà quindi quello di controllare che venga
rispettato il regolamento per la gestione dei
rifiuti urbani e, in caso di violazione,
procedere di conseguenza identificando le utenze
che violano le regole».
In relazione poi alla discarica abusiva di via
Bigattiera Trifoni, l'assessore Ruffini dichiara
che prima della inevitabile operazione di
bonifica si procederà alla ricerca di elementi
che, come avvenuto il 19 agosto scorso per
l'altra discarica abusiva della zona ex Saig,
consentano di individuare gli autori e quindi di
sanzionarli severamente.
«Polizia Municipale e Guardie Ambientali
d'Italia – dice l'assessore - non
abbassano la soglia d'attenzione. In più sono
state posizionate e sono pienamente operative le
fototrappole che saranno di valido aiuto per
beccare gli zozzoni. I quali, lo ricordo,
rischiano la denuncia, una multa di 1.200 euro e
l'obbligo di ripristino, a loro spese, dello
stato dei luoghi» |