GIULIANOVA,
13.12.2016 -
La sezione
giuliese di Italia Nostra onlus e il circolo
FIAB-Legambiente Giulianova hanno portato con un
documento congiunto all’attenzione
dell’Amministrazione comunale le osservazioni al
Programma triennale delle Opere Pubbliche
2017/2019 in corso di approvazione. Le proposte
avanzate pongono particolare attenzione al tema
delle politiche strategiche della mobilità
cittadina, diventate una necessità impellente
per il rilancio economico e sociale dei due
Centri cittadini:
-
Riqualificazione Centro del Lido:
Nei giorni scorsi
si è appresa la notizia di un finanziamento per
il centro del Lido cospicuo, con un primo
stralcio pari a 210.000 euro, di cui un primo
step di circa 40.000 euro per l’eliminazione
delle più consistenti barriere architettoniche.
Il relativo
comunicato stampa elencava una serie
d’interventi quali il rifacimento integrale dei
marciapiedi di via Nazario Sauro Est, lati Sud e
Nord, con una nuova pavimentazione, la
ripiantumazione delle essenze arboree e la
risistemazione della pineta accanto al Kursaal.
Ci preme fare
osservare come il programma indicato propone il
semplice ripristino di una condizione identica a
quella attuale, in merito soprattutto alla
riqualificazione della vivibilità e mobilità.
Su questo tema
infatti le due associazioni, assieme ad altri
soggetti, negli anni passati hanno portato
avanti una campagna di informazione con relativa
petizione pubblica per rendere la cittadinanza
consapevole del valore economico e di benessere
sociale dell’istituzione di aree prive di
traffico veicolare.
Con tale
iniziativa sono state raccolte in sole tre
domeniche un totale di circa 1.000 firme, poi
consegnate in Comune, per la pedonalizzazione di
via Sauro.
Successivamente,
a partire dal maggio 2015, il Partito
Democratico giuliese ha iniziato un dibattito
cittadino con una proposta progettuale,
presentata in assemblea pubblica organizzata dal
comitato quartiere lido, per una sorta di
“piazza lineare” che coinvolgesse il Lungomare
Monumentale, piazza Dalmazia, via Nazario Sauro,
parte di Viale Orsini e via Gorizia. Dunque si è
preso atto dell’ormai improcrastinabile
necessità di una ridefinizione degli spazi
cittadini centrali della zona del Lido con
un’evidente caratterizzazione pedonale, in
un’ottica di riequilibrio delle modalità di
spostamento e di uso dello spazio pubblico
urbano che oggi è totalmente, anacronisticamente
e sbilanciato e appiattito sull’abuso dell’auto
privata.
Pertanto la
decisione di fermarsi al puro rifacimento
dell’esistente con “abbellimenti” ed
eliminazione delle barriere architettoniche
appare da un lato come un freno al dibattito
iniziato finalmente anche nella nostra Città, e
dall’altro come la pietra tombale che condannerà
il Centro del Lido a restare tale per i prossimi
decenni. Le nostre Associazioni pertanto,
nell’esclusivo interesse della collettività,
invitano accoratamente l’Amministrazione a
rivedere gli indirizzi progettuali e la
programmazione degli interventi al fine di
realizzare un autentico “corso”, luogo a forte
caratterizzazione commerciale, ricreativa e
turistica, che non può prescindere dalla
chiusura, anche inizialmente parziale, al
traffico veicolare.
La proposta che
si avanza è quella di impiegare le risorse
programmate al fine di rendere la parte Est di
via Nazario Sauro totalmente dedicata alla
mobilità dolce con l’opportunità di uno sviluppo
commerciale che permetta alle stesse attività di
fruire della via così da arredarla e abbellirla:
una “piazza longitudinale”, luogo di socialità e
fondamentale raccordo tra la piazza Martiri
delle Fosse Ardeatine e piazza
Dalmazia/Lungomare Monumentale da riqualificare
successivamente. In questo senso, sarà
necessario sistemare la via con una
pavimentazione a raso che elimini le barriere
architettoniche con una messa in quota delle
caditoie. Per quanto riguarda i costi, in
alternativa al rifacimento con porfido e
piastrelle rosse, si propone la messa in quota
della strada ad altezza marciapiedi attraverso
la stesura di stabilizzato e strato di binder,
con successiva ricopertura di tutta la sede -
carreggiata+marciapiedi - con tappetino di usura
e successiva finitura in resina che può essere
trattata a colore come una tavolozza.
Se però la (non)
volontà di fondo è quella di non procedere alla
trasformazione della mediocre via Sauro in Corso
Sauro, ossia nell’agorà cittadina della parte
del Lido, allora è inutile e anzi quanto mai
dannoso sprecare preziose risorse pubbliche.
All’urgenza della questione “barriere
architettoniche” noi proponiamo di unire anche
la protezione adeguata della corsia ciclabile,
oggi utilizzata come parcheggio o come corsia di
sorpasso per la dilagante e incivile abitudine
di parcheggiare in doppia fila. Senza
pedonalizzazione allora sarebbe necessaria
almeno una fila di dissuasori - i cosiddetti
“panettoni” - per evitare che le auto continuino
a invadere quel poco spazio riservato alle
sempre più numerose bici. Allo stesso modo con
il denaro risparmiato si potrebbe intervenire
sull’incompiuta di via Nievo, dove uno dei più
importanti poli scolastici cittadini soffoca
ogni giorno di traffico, avvelenando i più
piccoli la cui salute andrebbe invece difesa a
ogni costo, perché la strada è oggi interamente
dedicata alla mobilità insostenibile.
-
Valorizzazione del Centro Storico con
istituzione della ZTL:
Il pessimo
progetto realizzato nel Centro Storico, dove si
sono svolti lavori costosissimi con l’idea di
creare un’area pedonale per poi non avere la
determinazione e la piena convinzione di andare
fino in fondo, ha bloccato ad oggi la piena
valorizzazione della parte antica di Giulianova.
Laddove, seppure in maniera goffa e caotica, è
stata realizzata una piccola area pedonale come
in piazza Buozzi (quando non viene invasa da
concittadini incivili con le loro auto), da
qualche anno si è assistito al risorgere di
esercizi commerciali con un miglioramento della
frequentazione di uno spazio storico
straordinario da parte di cittadini e turisti.
La Piazza di cui trattiamo è uno tra i luoghi
più simbolici del Rinascimento italiano, così
come hanno consacrato prima il prof. Mario
Bevilacqua dell’Università di Firenze con il suo
studio pubblicato nel 2002, e finalmente Rai
Storia che alcuni mesi fa ha portato Giulianova
al grande pubblico con uno splendido
documentario sulle “Città Ideali” italiane tra
Quattrocento e Cinquecento. Questo spazio così
prezioso è tuttavia in preda al disordine che
mina il decoro e l’immagine della Città stessa:
auto parcheggiate ai piedi del Duomo e che si
infilano ovunque si crei un varco tra gli
arredi, questi ultimi non progettati per la
Piazza con funzione di dissuasori ma allocati in
via emergenziale e poi divenuti stanziali. Per
non parlare delle automobili che invadono spesso
anche l’area pedonale davanti al Palazzo Ducale,
luogo di svago anche per i bambini. Seppure via
Acerbo e il tratto di Piazza Buozzi-lato Nord
siano nominalmente ZTL, come specifica un
cartello dinanzi alla sede municipale di corso
Garibaldi, si vede chiunque transitare e sostare
in queste aree entrando addirittura dalla
Piazza.
L’arricchimento
di nuovi esercizi in Piazza Buozzi, seppure con
la sua incompleta “pedonalizzazione”, ha posto
in risalto l’estremo impoverimento, in termini
di decoro e di vivacità commerciale innovativa,
di quella che è la via più importante della
Città: corso Garibaldi. Una via questa, invasa
da mezzi che per la loro mole distruggono di
tanto in tanto i balconi delle abitazioni, come
anche dalle auto che arrivano a parcheggiare
sopra i marciapiedi e che sfrecciano fino a
70Km/h, con buona pace della ormai logora e
sciagurata pavimentazione e con grave pericolo
per i pedoni, soprattutto per bambini e anziani.
Si richiede
pertanto di prevedere nel piano triennale delle
opere pubbliche un investimento per far divenire
finalmente corso Garibaldi e piazza Buozzi
un’area a Traffico Limitato autentica, per
donare strategicamente a questi luoghi lo
specifico profilo “slow”, tipico dei centri
storici, con una vocazione culturale e
turistica. La realizzazione di uno spazio
finalmente con delle regole da un punto di vista
degli accessi dei mezzi, con dissuasori mobili
presso i varchi stabiliti, condurrebbe anche il
Centro storico di Giulianova, come già accade a
Teramo o ad Atri, a vivere una stagione nuova
sotto il profilo del miglioramento della
vivibilità generale che porterà certamente un
nuovo incremento di investimenti sia per fini
commerciali che residenziali e quindi sul
patrimonio edilizio.
È cosa ormai più
che nota che il traffico non si risolve coi
parcheggi e con le strade. Infatti, sarebbe come
pensare di curare la tossicodipendenza con
maggiori dosi di stupefacenti. Se si realizza
una città a misura di auto si avrà una città
invasa di auto e smog, se la si realizza a
misura di pedoni e bici e si avrà una città
piena di pedoni e bici, e soprattutto piena di
PERSONE, perché le auto RUBANO spazio alle
persone e quindi riducono anche il numero di
potenziali acquirenti nei negozi dei centri
cittadini.
Si tratta di
stipulare un patto collettivo per l’uso dello
spazio collettivo e le nostre associazioni
offrono la loro voce per contribuire ad un
miglioramento della vita comune. |