GIULIANOVA,
16.1.2017 -
Il Comune di Giulianova è
l'unico in Abruzzo ad avere dichiarato di voler
recepire l'invito del governo sulla cosiddetta
"rottamazione delle cartelle di Equitalia". E'
quanto afferma la Confesercenti Abruzzo
in una nota del 9 gennaio scorso, e pubblicata oggi sulle
pagine regionali del
quotidiano "Il Centro", lamentando il ritardo
della stragrande maggioranza dei comuni
abruzzesi rispetto alla
più solerte tendenza nazionale. Il problema, che
coinvolge decine di migliaia di piccole imprese
regionali che, nonostante la normativa sia stata
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 2
dicembre scorso, non sono poste nella condizione
di avviare la tanto attesa procedura e avvertono
i morsi della crisi.
«Ebbene,
dai Comuni abruzzesi, per quanto proprio ora
impegnati nell'opera di redazione dei bilanci
pluriennali, non perviene ancora nessun segnale
di recepimento dell'indirizzo chiaro e forte che
il legislatore nazionale ha voluto dare
–
scrivono il Presidente e il Direttore della
Confesercenti Abruzzo, Daniele Erasmi e Lido
Legnini
-. Congiuntamente alla
rottamazione delle cartelle di Equitalia ed alla
sua contestuale incorporazione nella nuova
"Agenzia delle entrate e riscossioni",
il governo
nazionale ha infatti esteso ai Comuni la
possibilità di adempiere allo stesso atto anche
se questi si avvalgono di agenzie di riscossione
diverse da Equitalia. In realtà, più che una
facoltà, il legislatore nazionale ha espresso un
autentico indirizzo in merito: non è infatti
nemmeno lontanamente pensabile la sperequazione
di trattamento tra cittadini e imprese,
colpevoli solo di essere debitori di enti
diversi».
Confesercenti, rilevano presidente e direttore
regionale, «da subito aveva allertato gli
enti locai, ma a tutt'oggi, contrariamente a
quanto accade sul territorio nazionale, nessun
Comune abruzzese ha apertamente dichiarato di
voler recepire l'invito del Governo, ad
eccezione del solo Comune di Giulianova, ma è
davvero troppo poco. Non è un mistero per alcuno
infatti, che gran parte di quelle cartelle
riguardano la piccola imprenditoria ed in
particolare modo il commercio».
Il
Comune di Giulianova evidentemente ha espresso
il suo intendimento ma non ha ancora adottato la
relativa deliberazione formale. Le procedure
sono comunque in atto per rispettare il termine
di legge fissato entro il prossimo 1 febbraio.
(lr) |