GIULIANOVA,
3.11.2017 -
Prosegue,
senza sosta, in vista del centenario della fine
del primo conflitto mondiale (1918/2018), il
lavoro del giornalista e ricercatore storico sui
caduti della 1° Guerra Mondiale, Walter De
Berardinis. Dopo la recente manifestazione
storico-patriottica dedicata al legionario Ceco
Jan Kelbl, il ricercatore ha scoperto a Verona
un giuliese morto nell’ottobre del 1918.
Francescopaolo Rossi, questo il nome registrato
all’anagrafe del comune di Giulianova il 20
febbraio 1879, partito per la città scaligera
nel 1908 come Guardia di Città (l’odierna
Polizia di Stato), poi morto per malattia
nell’ospedale da campo 212. Sarà proprio il
Sindaco, nel discorso del 4 novembre sotto la
lapide dei caduti, a ricordare lui e gli altri
135 caduti giuliesi della Grande Guerra. De
Berardinis ha già comunicato alla Questura di
Teramo e Verona la volontà di ricordarlo il 10
aprile 2018 in occasione della 166° festa della
Polizia di Stato che cade proprio nel centenario
della fine della guerra. Il ricercatore giuliese
propone di intitolare la sala d’aspetto del
sottoBelvedere nella parte alta della città
contestualmente allo svolgimento della festa
provinciale della Polizia di Stato proprio a
Giulianova. Analoghe cerimonie sono previste a
Verona.
Chi era Francescopaolo
Rossi?
Francescopaolo (così è
scritto all’anagrafe) Rossi nasce alle ore 01,15
del 20 febbraio 1879 a Giulianova, in Via Marina
(l’odierna Giulianova lido) dal 38enne
cantoniere Pasquale e dalla casalinga Antonia
Marini. Il 22 giungo 1899 viene giudicato idoneo
al servizio di leva. Il 26 marzo 1900 viene
chiamato alle armi nel 45° reggimento fanteria
come “zappattore” e successivamente in
“esperimento” con il personale di governo degli
stabilimenti militari di pena il 6 gennaio 1901.
Passa effettivo come personale di ferma di 5
anni il 6 aprile 1901. Il 31 gennaio 1904 è
nominato Caporale. Il 29 marzo 1905 si congeda
nel deposito del reggimento Genova a Teramo. Il
22 maggio 1905 espatria per il Canada, a
Montreal per lavoro. L’anno successivo ritorna
in patria per entrare nel Distretto Militare di
Teramo per il Corpo delle Guardie di Città, era
il 6 maggio 1906. Il 9 gennaio 1907 si
trasferisce a Verona in Via Santa Maria Rocca
Maggiore, al civico 7. Il 15 giugno 1908 entra
nella Milizia Mobile. Il 12 novembre 1910 a
Verona convola a nozze con Adalgisa Carteni
trasferendosi con lei in Via Regaste San Zeno,
al civico 21 (non avevano figli). Il 5 luglio
1915 viene dispensato dal richiamo alle armi
perché già Guardia di Città. Anche il 24 maggio
1915, giorno dell’entrata in guerra contro l’Austria-Ungheria,
viene dispensato per lo stesso motivo. Le sue
caratteristiche personali erano: alto 1,61,
colorito bruno, capelli castani-lisci, occhi
grigi, dentatura sana, presenza di cicatrici sul
naso, professione muratore all’atto di leva.
Muore nell’Ospedale da Campo 212 a Verona in Via
dei Cappuccini Vecchi (oggi Via Adigetto) alle
ore 14,45 del 18 ottobre 1918 per epidemia o/e
spagnola. Nell’atto di morte del Ministero della
Guerra – Direzione generale leva e truppa –
divisione matricole – ufficio stato civile in
guerra del 21 febbraio 1919 proveniente da Roma,
dichiarerà: …del Comando delle Guardie di Città
di Verona. |