GIULIANOVA,
1.5.2017 -
Dal
Partito della Rifondazione Comunista di
Giulianova riceviamo e pubblichiamo:
Raccogliamo e condividiamo la posizione
espressa, mediante il testo che segue, da
Daniele Di Massimantonio (giovane militante del
Partito della Rifondazione Comunista),
"posizione" comune a molti altri giovani (e,
ahinoi, non solo):
Oggi non è la mia festa…
Perché se un tempo il lavoro univa e creava
coesione tra i lavoratori/trici, oggi divide
e...
lusinga e promuove la competizione.
Oggi non è la mia festa...
Perché, per dirla con Jodorowsky, "amo
collaborare e non competere".
Oggi non è la mia festa...
Perché le graduatorie sono verticali ma le
prospettive orizzontali (stese a faccia in giù
nella
torbiera)!
Oggi non è la mia festa...
Perché quel che io faccio, frutto (lo assicuro!)
di intenso lavoro, quasi mai è riconosciuto e
sublimato all'interno della categoria LAVORO.
Oggi non è la mia festa...
Perché "è meglio giocare a calcetto che mandare
in giro i curricula".
Oggi non è la mia festa...
Perché non sono molto bravo a giocare a
calcetto.
Oggi non è la mia festa...
Perché non voglio abbandonare il solco tracciato
attraverso lo studio e le competenze
acquisite.
Oggi non è la mia festa...
Perché il TIROCINIO FORMATIVO è scaduto, lo
stage è finito, il voucher (si spera...)
sparito! Perché non sono un lavoratore e non
sono più uno studente. Perché il Lavoro è
altrove.
Oggi non è la mia festa...
Perché non sono uno squalo. Perché non voglio
subire la corrente e muovere in base a
dove tira il vento.
Tale pensiero proviene dalle periferie del
SISTEMA LAVORO, dall'era dello squalo bianco:
un'era disumana e famelica, epoca di squali,
perlopiù di piccola taglia, e di caprioli
impauriti che vorrebbero somigliare a loro, e
che, come loro, subiscono la corrente, portati
al largo per essere stritolati dal ventre del
grande pescecane bianco... che non ha fuoco
né respiro... e che tutto inghiotte.
Oggi non è la mia festa, perché credo nei valori
del I Maggio! |