ROSETO DEGLI ABRUZZI,
14.1.2018 -
Ieri, nei locali del M.U.S.P. di
Arischia (AQ), alla presenza delle Autorità
Civili e Militari e delle Associazioni d'Arma,
si è svolto il convegno "Arischia negli anni
Quaranta - La guerra e le persone", moderato da
Nicoletta Proietti, presidente dell'Associazione
'De Historia'. Organizzato dalla Pro Loco di
Arischia con l'Associazione De Historia e la
partecipazione dell’Associazione Nazionale
Alpini, l'Associazione Nazionale Vittime civili
di guerra, l'Associazione Nazionale Divisione
Acqui, e l'Istituto Nazionale per la Guardia
d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon, l’evento
intendeva tracciare un profilo di Arischia al
tempo della Seconda Guerra Mondiale ed era
dedicato alla figura di Giovanni Capanna, della
Divisione Acqui a Cefalonia e protagonista del
volume 'Prigioniero del Blu' di Francesco
Fagnani, morto a Teramo due anni fa dopo aver
servito lo stato con la divisa da poliziotto
come autista del Prefetto di Teramo negli anni
60/70. Il convegno è stato aperto con la lettura
di alcuni stralci del libro "Arischia negli anni
della guerra", a cura di Marino Valente; seguito
dallo storico Abramo Colageo, con la proiezione
di alcune foto d'epoca di Arischia. Sono
intervenuti anche: il tenente colonnello Pietro
Piccirilli, curatore delle Sale storiche del IX°
Reggimento Alpini; il generale Raffaele
Stuffoletta, presidente Assoarma dell'Aquila e
il giornalista Walter De Bernardinis del
comitato 'Cefalonia per non dimenticare
1943-2017' e rappresentante dell'Associazione
Nazionale Vittime civili di guerra e
dell’Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore
alle Reali Tombe del Pantheon, dove ricopre la
carica di commissario della delegazione di
Teramo. Quest’ultimo ha portato i saluti anche
degli altri tre membri operativi del comitato
storico: Luciano Di Giulio, Emidio D’Ilario e
Giuseppe Pollice. Alla presenza dell'autore,
Francesco Fagnani, è stato presentato il libro
'Prigioniero del Blu' edito dalla Menabò, con
proiezione del filmato 'Immedesimarsi'
realizzato dallo stesso autore per ricreare il
clima di quei giorni del 1943 a Cefalonia. La
serata è stata conclusa dall'intervento di
Enrico Capanna, figlio di Giovanni, che ha
ricostruito le vicende della sua famiglia. Gli
organizzatori hanno omaggiato la vedova Capanna
con un presente floreale.
Altre foto della serata
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