GIULIANOVA,
12.5.2018 -
Grazie all’interessamento della Prof.ssa Lucia
Marcone, docente negli istituti superiori e il
supporto storico di Walter De Berardinis,
ricercatore locale sugli avvenimenti militari
nella 1° e 2° Guerra Mondiale nella Città di
Giulianova e delegato dell’A.N.V.C.G.
(Associazione Nazionale Vittime Civili di
Guerra), l’Istituto Luce-Cinecittà ha concesso
la proiezione in anteprima del docufilm “Terra
Bruciata”, in tour in Italia, presso il Cinema
Moderno Multiscreen di Giulianova alta la
mattina del 16 maggio 2018. In accordo con la
proprietà è stato concordato un prezzo agevolato
per gli studenti di 4 euro. Tutti i Dirigenti
Scolastici sono stati informati dell’iniziativa
tesa a far conoscere alle nuove generazioni le
atrocità della guerra vissuta dai nostri nonni
durante la 2° Guerra Mondiale in Italia.
La
prof.ssa Marcone, comunicando l'iniziativa di
permettere la visione del film, in anteprima,
per i plessi scolastici di Giulianova, ad alcune
colleghe, ha rilevato pronto entusiasmo e si è
attivata per organizzare la proiezione e
invitare il regista e lo storico del film presso
il cinema di Giulianova la mattina della
proiezione. Molti studenti dell’IIS Crocetti
-Cerulli e del Liceo Marie Curie di Giulianova
hanno dato sollecita partecipazione e saranno
accompagnati dai loro docenti il giorno 16
maggio 2018. Al momento non sono previste altre
proiezioni in Abruzzo, ma qualora ci fosse un
reale e serio interesse da parte di Istituzioni
scolastiche, Comuni, Associazioni, segnaliamo il
contatto della docente:
marcone.lucia@icloud.com.
Il progetto
del film documentario “Terra Bruciata” nasce
dall’incontro tra il regista Luca Gianfrancesco
e il prof. Giuseppe Angelone, docente di Cinema,
Fotografia e Televisione presso la Seconda
Università di Napoli, che da anni conduce
ricerche sullo stragismo nazista in Terra di
Lavoro, sulla base di numerose fonti
documentali, racconti dei testimoni e materiale
cinematografico dell’epoca. Un film che ha
impiegato oltre quattro anni di lavorazione,
ottenendo il contributo di diversi Comuni del
casertano. Al termine della proiezione è
previsto un dibattito con il regista
Gianfrancesco e lo storico Angelone, coordinati
dal collega di Giulianova, Walter De Berardinis.
Anche Giulianova fu
pesantemente colpita durante la 1° e 2° Guerra
Mondiale – come è stato documentato dalle
recentissime ricerche del ricercatore locale
Walter De Berardinis nel saggio “Giulianova
sotto le bombe nella 1° e 2° Guerra Mondiale”
edito da Artemia editrice – in special modo
nella 2° G.M. a Giulianova si registrarono 24
morti immediati (2 fucilazioni da parte dei
tedeschi) e 28 da postumi per le ferite
riportate. I bombardamenti degli angloamericani
iniziarono il 12 ottobre 1943 per terminare il
14 giugno 1944. Oggi, la Piazza posta dietro il
comune di Giulianova, su suggerimento di De
Berardinis, porta il nome di “29 febbraio 1944”
in ricordo del pesante bombardamento sul centro
storico dove morirono 10 persone, tra di loro il
famoso giornalista giuliese Francesco Manocchia
con il ferimento della moglie e dei suoi figli
(Benny, Franco e Omero). Per non dimenticare la
fucilazione da parte dei tedeschi di Vincenzo
Alleva, reo di aver rubato dei cavi telefonici o
Flaviano Poltrone, perché si oppose alla
consegna del proprio cavallo.
Al termine della
prima proiezione a Roma, lo scorso 19 aprile,
l’Ambasciatore della Repubblica Federale di
Germania, Susanne Wasum Rainer, ha espresso la
propria commozione pubblicando un tweet
ufficiale le cui parole risuonano alte e forti:
“Non dobbiamo dimenticare e non
dimenticheremo! Per il nostro futuro italiano e
tedesco e soprattutto europeo! Grazie!”.
La ricostruzione
della strage nazista di via Faeta a Conca della
Campania (Caserta) e delle diverse forme di
resistenza all’oppressione tedesca si è avvalsa
della testimonianza autentica dei sopravvissuti
e l’enfasi emotiva che traspare dai loro
racconti, pervade e scuote gli animi degli
spettatori per il carico di terrore e dolore
ancora vivido e incancellabile che hanno
custodito nell’animo per anni e ora raccontano
con sollievo. Una tragica solennità ripercorre
momenti ignorati da molti e recuperati da un
attento lavoro di ricerca negli archivi di mezzo
mondo. L’operazione a livello storiografico ha
un valore notevole perché si ritenevano
marginali le ritorsioni naziste nel Sud Italia
all’indomani dell’Armistizio e, invece, si
scoprono i tanti episodi di sopruso vissuti nel
silenzio e nella dignità di una popolazione mite
ma determinata ad anteporre le ragioni umane
alla convenienza e alla salvezza. I giudizi
espressi dalla critica autorevole sono stati
molto positivi. Mi sovviene la dichiarazione di
chi lo ha definito: “una testimonianza vera e
unica attraverso le parole, i volti, le
espressioni, le scene realistiche, lo sguardo di
chi ha potuto far emergere quei ricordi dal
baratro del passato dimenticato e
dell’indifferenza. Un docufilm che traccia un
solco nelle menti e nei cuori per affermare, se
mai ce ne fosse bisogno, di non dimenticare e di
tramandare alle future generazioni queste storie
vere di padri, madri, giovani e bambini
innocenti che hanno pagato con la vita le scelte
scellerate o che in molti casi hanno resistito
senza piegarsi. Attraverso questi e tanti altri
piccoli e grandi atti di coraggio e ribellione
avvenuti in tutta Italia, è stata costruita la
nostra Italia democratica e libera ed è bello
poterlo riscoprire e riconoscere”. |