GIULIANOVA,
1.2.2018 -
Il teatro
dell’assurdo, così il drammaturgo irlandese
Samuel Beckett definirebbe l’azione politica
intrapresa dal PD giuliese. Infatti i massimi
esponenti del partito, che rappresentano il 40%
della maggioranza in Consiglio Comunale ed il
50% della Giunta, decidono di dare, tramite un
comunicato stampa, un ultimatum programmatico
all’amministrazione (cioè anche e soprattutto a
loro stessi).
Entriamo
nel merito delle confuse ed elettoralistiche
richieste dei democrat.
Per quanto
riguarda l’imposta di soggiorno una delle
pretese avanzate è quella di estendere le
esenzioni a tutte le strutture ricettive senza
escludere quelle a 4 e 5 stelle. Regolamento
alla mano si scopre però che le 12 esenzioni
previste riguardano tutte le strutture
ricettive, nessuna esclusa, e che delle 4
riduzioni soltanto una non è applicabile dalle
strutture alberghiere classificate con 4 o 5
stelle (a Giulianova non sono presenti alberghi
a 5 stelle), riduzione quest’ultima che
riportiamo integralmente: “per gli anziani di
età non inferiore a 65 anni, appartenenti a
gruppi organizzati (minimo 20 persone) in
soggiorni per la terza e quarta età, nei mesi di
giugno e settembre l’imposta viene ridotta del
50%. Tale riduzione non opera per le strutture
alberghiere classificate con 4 o 5 stelle.”
Questa eccezione è stata inserita con la chiara
volontà politica di favorire le fasce meno
ambienti e non le fasce più agiate, ma dalla
richiesta fatta dal gruppo PD si palesa il loro
chiaro disinteresse nel perseguire politiche di
centro sinistra. Per quanto attiene all’adozione
di un piano di merketing triennale ricordiamo
che la destinazione del gettito dell’imposta di
soggiorno è disciplinata dall’art.2 del
regolamento generale a garanzia di tutti gli
operatori, e non di alcuni, che operano nel
settore turistico ed è inoltre, contraddittorio
che il gruppo dei democrat avanzi la richiesta
di “inserire un piano di marketing turistico
triennale da predisporsi in collaborazione con
la consulta del Turismo” in quanto nella
seduta di consiglio comunale del 24/10/2016,
atto n. 65, fu proprio il PD, a bocciare questo
emendamento presentato dal consigliere Luigi
Ragni.
In merito
al trasferimento delle assistenti socio
educative all’Unione dei Comuni “Le terre del
sole” ricordiamo che l’assessore al personale,
espressione del Partito Democratico, in una nota
congiunta con il vice Sindaco del 7 dicembre
2017 affermava: “maestre e personale non
rischierebbero nulla e non perderebbero
alcunché”. Lo stesso Assessore il 25 gennaio
2018 ha illustrato il punto in Giunta e ha
votato favorevolmente al trasferimento del
predetto personale. Inoltre, per completezza,
rammentiamo che lo stesso PD in assise civica ha
votato favorevolmente all’approvazione dello
statuto e dell’atto costitutivo dell’unione e di
conseguenza al passaggio allo stesso Ente della
gestione dei servizi sociali che comprendono
anche i servizi educativi.
Alla luce
di quanto detto, delle due l’una, o il Partito
Democratico sta seriamente e convintamente
riflettendo sui temi posti nuovamente in
discussione, ma il luogo deputato a discuterne
non è solo ed esclusivamente la sede del proprio
partito, bensì quella istituzionale con le altre
sensibilità che albergano in maggioranza; o i
democratici stanno facendo il lavoro
dell’opposizione all’interno della maggioranza
al fine di attuare un lento e continuo logorio
amministrativo con precisi fini personalistici
che certamente non guardano al bene e agli
interessi della città e dei cittadini.
I diktat
echeggiano nefasti totalitarismi, buona
riflessione cari compagni…pardon democrat. |