GIULIANOVA,
5.2.2018 -
Venire a
conoscenza dell'imminente trasferimento della
sede INPS dai Portici di Giulianova all'ex
facoltà di agraria di Mosciano sorprende e
preoccupa, ma ancor più colpisce ed indigna non
poco apprendere (direttamente dalle parole del
presidente provinciale dell'Ente) che di tale
intenzione il sindaco Mastromauro era a
conoscenza già da tre anni.
Dopo
la chiusura degli uffici di Enel, Dogana e del
Tribunale senza che almeno conservassimo la sede
del Giudice di Pace, oltre che dei
ridimensionamenti dell'ospedale e della stazione
ferroviaria, ci si sarebbe attesi da parte del
sindaco il massimo impegno per evitare un nuovo,
traumatico abbandono, anche con il
coinvolgimento dell'intero consiglio comunale
nella ricerca di una soluzione.
Ma
questo evidentemente non è stato.
L'amministrazione dei proclami vuoti e delle
promesse disattese non ha ritenuto, o non è
stata capace, di impegnarsi in tal senso ed
impedire l'ennesimo scippo, dimostrandosi
incapace non diciamo di allargare, ma quantomeno
di preservare il patrimonio cittadino.
La
ricerca di una possibile sede alternativa o
quantomeno un sostegno istituzionale per la
risoluzione del problema non rientravano
evidentemente fra le priorità di chi ci governa,
con la conseguenza che oggi Giulianova si trova
suo malgrado a subire l'ennesima perdita pesante
e dolorosa, come pesanti e dolorose sono state
negli anni le conseguenze commerciali,
occupazionali e di immagine provocate da scelte
inadeguate.
Inghiottiti dal gioco delle candidature, di
segreterie, primarie, poltrone e strapuntini il
sindaco e la sua traballante maggioranza hanno
osservato, ancora una volta e senza colpo
ferire, l'ennesima mortificazione inflitta a una
città che meriterebbe al contrario una guida
competente, capace e che ne abbia a cuore cura
ed interesse.
Se,
comunque, rimangono dei margini facciamo di
tutto per scongiurare il trasferimento
dell’INPS.
Il Cittadino
Governante
Associazione di
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