GIULIANOVA,
6.2.2018 -
Dopo la smentita da parte dei
vertici regionali dell'INPS riguardo a quanto
apparso ieri, 5 febbraio, su un quotidiano, dove
si affermava come la sede INPS di Giulianova,
secondo una decisione data per
“improcrastinabile”, stesse per chiudere i
battenti optando per un'altra località, e
facendo seguito anche al dato significativo,
riportato oggi in altra testata giornalistica,
sul contratto di locazione nel Centro
Commerciale “I Portici” ancora in vigore
mancando il preavviso di almeno sei mesi per la
disdetta, il sindaco intende aggiungere altre
precisazioni sulla questione. Una necessità
secondo il primo cittadino in quanto la notizia,
benché senza fondamento in quanto l'INPS ha
espressamente dichiarato nel comunicato stampa
che “non prevede la chiusura dell'Agenzia
giuliese” né ha assunto alcuna determinazione
“in ordine ad un'eventuale ricollocazione della
stessa presso altri Comuni”, tuttavia ha creato
apprensione nella cittadinanza tanto da
sollecitare una forza politica di minoranza a
prendere posizione.
Il sindaco ribadisce come sulla questione non
siano mai mancati, da parte dell'Amministrazione
comunale, né impegno né confronto e dialogo con
i massimi vertici dell'Istituto. Lo conferma non
solo quanto dichiarato dalla direzione regionale
della stessa INPS, sottolineando sempre nel
comunicato che il Comune, ed in particolare il
sindaco indicato come “estremamente sensibile a
questa problematica”, si è “fortemente
impegnato in questi anni, in sinergia con
l'INPS, per individuare una soluzione”, ma anche
il fatto che, sulla specifica questione, da
tempo sia stato calendarizzato un nuovo incontro
in Municipio con la dirigenza dell'Istituto di
previdenza che si terrà il prossimo 8 febbraio.
Come più volte dichiarato dal sindaco, per la
nuova sede INPS si prevede di ricorrere ad
ambienti dell'ex Palazzo di giustizia di via
Cerulli, specificamente quelli al seminterrato
dove erano ospitati gli uffici del Giudice di
pace. Lo si era d'altronde stabilito nella
delibera di indirizzo, la n. 155 del 20 novembre
2015, della Giunta comunale. Decisione peraltro
apprezzata, in quello stesso anno, dai direttori
regionale e provinciale dell'INPS,
rispettivamente Roberto Bafundi e Domenico De
Fazio. L'INPS, infatti, aveva espressamente
richiesto alcune caratteristiche ritenute
fondamentali per l'operatività dei 18 dipendenti
in servizio, ritenendole soddisfatte appunto
dagli ambienti dell'immobile di via Cerulli.
L'intenzione era quella di cedere
all'INPS in comodato gratuito i vani per una
durata di 9 anni, mentre dal canto suo
l'Istituto di previdenza si sarebbe fatto carico
di tutte le spese occorrenti per i lavori di
adeguamento. Un'opzione che secondo il sindaco
rimane ancora valida ma subordinata alle analisi
sulla vulnerabilità sismica della struttura
anche nell'eventualità che si decidesse di
trasferirvi, occupando gli altri spazi, la
Scuola media “Pagliaccetti”. Analisi avviate da
tempo su disposizioni del Comune ma per
completare le quali occorre attendere lo
sgombero dei fascicoli giudiziari ancora
presenti. Materiali che dovendo essere
consegnati all'Archivio di Stato in base
all'articolo 41 del Codice dei beni culturali,
debbono quindi essere prelevati previa
autorizzazione, sollecitata ma al momento non
ancora intervenuta nonostante il parere
favorevole espresso dal Ministero della
Giustizia, da parte della Direzione generale
degli archivi del Ministero per i beni
culturali. Un ostacolo burocratico che il
sindaco conta di poter risolvere grazie anche
alla importante collaborazione e disponibilità
garantite dal presidente del Tribunale di
Teramo. |