GIULIANOVA,
30.10.2018 -
"Abbandona con grande spirito di sacrificio" ,
sono queste le parole con le quali l'ex Sindaco
ha convocato l'ultima conferenza stampa,
difatti, non sono bastati a Mastromauro 14 anni
di gestione amministrativa, condite da scarse
iniziative culturali , all'insegna del vuoto,
per affondare la nostra città, ma ora da scranni
Regionali, creando un" progetto del campo
riformatore , progressista, civico e solidale",
paroloni ed obbiettivi ambiziosi con i quali
vorrebbe dare alla città, quello che non è
riuscito a fare durante la sua gestione.
L'unica certezza cari Giuliesi è che oggi, ha
dato le effettive dimissioni da sindaco mettendo
fine ad un'era, fatta di miriadi di promesse e
bugie alle quali hanno corrisposto ben pochi
fatti concreti.
Ora, solo attraverso la
fase commissariale, appena iniziata, potremmo
renderci conto, attraverso la verifica del
bilancio e la chiarezza fiscale, dello sforzo
immane che si prospetta alla prossima
amministrazione, per rilanciare la nostra città.
Una cosa su tutte ci
colpisce in merito alla relazione finale, fatta
dal sindaco, non di certo il solito riepilogo
del "libro dei sogni " pieno di fatti e misfatti
che i cittadini conoscono a memoria, ma il fatto
che lui veda la nostra città come polo
attrattivo di un macroterritorio.
Questa visione esiste solo
nella testa di chi la dice per cercare di
offuscare la mente dei Giuliesi e magari
continuare ad ottenere consensi, sulla base di
fumose immagini gloriose. Purtroppo caro
Avvocato i fatti dicono altro! A parte il misero
consorzio d'ambito che si regge solo su debiti
comuni, Giulianova è una città isolata dal
contesto politico territoriale, mentre Roseto è
saldamente la seconda città della provincia
Teramana, difatti, riesce ad esercitare, essa
sì, una vera influenza aggregante. L'Unione dei
comuni della Vibrata, di contro, viaggia, da
tempo, verso ottimi risultati, mentre la nostra
Giulianova è tristemente e politicamente isolata
da questo contesto. Un invito ai futuri
Amministratori, nel disegnare la città del
futuro, la città che i Giuliesi vorrebbero
operare attraverso idee e programmi,
condivisi e sottoscritti con il "Patto di
Lealtà", magari dando vita ad una sorta di
coalizione "L'Altra Giulianova".
Imperativo comune,
tornare ad occupare il giusto ruolo che ci
compete, nello scacchiere economico Regionale
Abruzzese, puntando molto anche sulla
peculiarità, rappresentata dal nostro Porto.
L'era Mastromauro appartiene ormai al passato e
di certo i Giuliesi sapranno trarne le giuste
conclusioni, ad maiora semper! |