GIULIANOVA,
9.1.2018 -
Sulla
propria pagina facebook, il Gruppo Consiliare di
Linea Retta ha pubblicato il seguente
comunicato:
All’Articolo 1-LeU piace mantenere la poltrona
al Sindaco Mastromauro, il quale non andrà via,
sia perché non vuole, sia perché, ormai, non
può. Non vuole perché, con gli attuali
rappresentanti del P.D. e con il contributo di
Articolo 1-LeU, potrà continuare a fare quello
che gradisce, soprattutto nei campi
politicamente ed economicamente opportuni
(leggasi: edilizia a zero (?) consumo di
territorio; supermercati, giusto giusto per
uccidere il piccolo commercio, etc.). Non può
perché è ormai passato il tempo delle possibili
dimissioni; non comprendiamo il comportamento
del Sindaco, “Non mi dimetto, mi dimetto, mi
candido, vengo eletto ed attendo lo scontro con
la Commissione elettorale della Camera dei
Deputati”. Ma sta prendendo in giro se stesso o
i giuliesi? Un’operazione di visibilità di bassa
levatura.
Il gruppo consiliare P.D. (con a
capo il suo segretario) più che complice è
ARTEFICE del degrado e dell’agonia di
Giulianova.
Al caro Gabriele Filipponi
consigliamo di non andare più -famiglia per
famiglia- a chiedere voti a Colleranesco, dopo
aver contribuito a far chiudere la scuola
elementare, dopo aver “falsamente” promesso di
renderla agibile entro l’8 gennaio 2018 e,
soprattutto, dopo aver colpevolmente e per anni
posto in pericolo la sorte di giovani vite,
ospitate in un immobile del quale, nell’anno
2013, Linea Retta (inascoltata) ne denunciava
l’assoluta inagibilità strutturale.
Gabriele Filipponi, Federica
Vasanella ed Adalberta Chiodi dicano ai giuliesi
quando inizierà il “piano asfalti”, da loro
tanto decantato nel giugno 2014, in campagna
elettorale. Si giustifichino per l’attuale
impraticabilità di tante vie. Pongano un furtivo
sguardo a Giulianova Alta, al Corso Garibaldi,
alla Via Cerulli, alla Via Bindi, ossia quella
via che costeggia il Bar Marcozzi e l’Ufficio
tecnico (proprio l’Ufficio tecnico), cordone
ombelicale con il lido, non percorribile da
oltre un mese e mezzo. Con la sofferenza di
quelle poche attività commerciali del Paese che
coraggiosamente ancora resistono.
A tali membri del P.D. poniamo
alcune domande: provano vergogna per la loro
inerzia? Cosa pensano di proporre
nell’immediatezza per consentire il ripristino
del transito su Via Bindi? Come intendono
interessarne la Giunta comunale?
Dicano, anche, come intendono
risolvere il problema della piscina comunale,
con abbonamenti mattuttini pagati da tempo, con
gli abbonamenti pagati anche per attività
connesse alla riabilitazione fisica. Una
pubblica amministrazione che, per la soluzione
di problemi più che prevedibili, spera di
potersi avvalere dell’aiuto di privati ha, per
ciò stesso, dichiarato il suo irreversibile
fallimento.
Dicano, pure, quando potrà essere
nuovamente frequentata la biblioteca comunale,
ristrutturata alcuni anni fa e da tempo non più
agibile per infiltrazioni di pioggia. Nel
frattempo, loro cosa hanno fatto? Che impegno
hanno profuso?
L’elenco delle magnificenze della
Giunta comunale e del primo partito che la
sorregge potrebbe essere copioso e noioso, ma
un’ultima indignazione non può essere taciuta:
il regolamento dei DEHORS, incentivo e volano
del commercio gastronomico e non. In quale
cassetto è nascosto? E chi l’ha nascosto? Perché
di qualche struttura è stata ordinata la
demolizione e di altre no? Ancora figli e
figliastri? Rispondano i responsabili del P.D.,
non escano in piazza solo al momento delle
elezioni, promettendo la luna e gli
irraggiungibili posti di lavoro. |