GIULIANOVA,
11.2.2018 -
Lo
sfogo della Presidente del Comitato di Quartiere
Lido “Domenico Di Silvestre” e il silenzio sulle
critiche della Consulta del Turismo di questi
giorni, le cui notizie sono comparse sulla
stampa, ci inducono come raggruppamento politico
nazionale costituitosi anche a Giulianova, a una
presa di posizione decisa e forte sulla
“maschera” democratica di LeU e del PD che ne è
il “generatore”.
In questo Comune le Consulte sono
una farsa! E i Comitati di Quartiere vanno bene
se “sponsorizzano” l’Amministrazione comunale,
ma non vanno bene più (anzi per questa
Amministrazione comunale prima scompaiono meglio
è…) se invece si dimostrano autonomi e
indipendenti e rispondono ai cittadini che li
hanno eletti. Il Regolamento comunale sulla
democrazia partecipativa non è attuato dal
Comune, anzi da questo è sistematicamente
violato e disatteso.
Le Consulte, infatti, sono state
formate fuori dalle previsioni di questo
regolamento e le norme per la formazione dei
Comitati di quartiere disattese, tant’è che tre
comitati dimissionari non sono stati rieletti.
Mai sono state trovate le sedi
per i Comitati di Quartiere, né il Comune si è
più fatto carico finanziario delle iniziative
necessarie per la vita stessa dei Comitati.
Il Piano strategico proposto
dalla Consulta per la democrazia partecipativa
ben due anni orsono è stato letteralmente
ignorato dall’Amministrazione comunale. Il
Sindaco non ha mai convocato l’assemblea
pubblica mensile per dare periodicamente la
parola ai cittadini sulle questioni che
riguardano la collettività.
Nessuno risponde all’accorato
appello della Presidente del Quartiere Lido che
chiede si svolga un Forum cittadini al fine di
dare la parola ai cittadini per la destinazione
di Piazza Dalla Chiesa. Questo dopo aver
impedito in malo modo allo stesso Comitato, in
passato, di svolgere un Sondaggio deliberativo
con le stesse finalità sulla destinazione della
zona direzionale di via Nazario Sauro. Nemmeno è
stata mai data attuazione al regolamento sulla
cittadinanza attiva per la cura e la
rigenerazione dei beni comuni, anch’esso
approvato e rimasta lettera morta.
In altri comuni circostanti si
svolgono iniziative bellissime come il
“battesimo civile” per i giovani, il Consiglio
comunale dei ragazzi e si trovano sedi per i
Comitati di Quartiere nominati dal Consiglio
comunale (Bellante e Roseto). A Giulianova
invece, che ha un regolamento organico sulla
democrazia partecipativa, ha un assessore alla
Democrazia partecipativa, ha una Consulta sulla
democrazia partecipativa, ha una Commissione di
garanzia per la democrazia partecipativa tutto
questo non si fa e si ignorano le realtà di
quartiere che si rendono minimamente
indipendenti.
Vorremmo ricordare a LeU, al PD e
al loro Sindaco che il gioco è finito, i
cittadini continueranno ad organizzarsi
spontaneamente in Comitati cittadini e di
quartiere sempre più liberi e indipendenti senza
più sentirsi legati a un regolamento che per sua
natura avrebbe dovuto impegnare il Comune a fare
delle cose che evidentemente gli vanno strette.
E i politici che amano fregiarsi dei fiorellini
all’occhiello per fingere di essere democratici
hanno fatto come l’apprendista stregone: hanno
creato strumenti che non sanno né come
funzionano né perché siano stati creati. Lo
hanno fatto solo per la loro immagine. È
nostro dovere manifestare solidarietà a
quanti si impegnano nella democrazia
partecipativa in modo onesto, gratis e spesso
rimettendo di tasca propria; è anche nostro
dovere politico, però, denunciare la demagogia e
la nullità di chi crede che di poter prendere in
giro i cittadini con la finta democrazia
partecipativa.
Potere al Popolo
apre così a Giulianova la sua
campagna elettorale. La democrazia e la
partecipazione popolare sono cose serie. Ci
torneremo presto. Abbiamo molto da dire! |