GIULIANOVA,
8.11.2018 -
Durante la mia
Presidenza all'Ente Porto di Giulianova, ho
avuto modo, tra l'altro, di vedere, in buona
parte, la realizzazione del braccio per la
messa in sicurezza del porto, senza però, poter
incidere sulle varie fasi progettuali.
I consigli di
amministrazione dell'ente che si sono succeduti
negli ultimi 15 anni si sono adoperati per
reperire fondi sulla base di un Progetto
Preliminare, capace di dare maggiore
sicurezza al nostro porto e limitare il
pericoloso fenomeno dell'insabbiamento.
L'ex Assessore
Regionale Morra, al quale va ascritto, come
tutti sanno, il merito di questo importante
obbiettivo raggiunto, riuscì a trovare
attraverso i fondi FAR PAS una risorsa pari a
4,2 milioni di € per realizzare tale opera e
bloccare la somma attraverso la firma dell 'APQ',
ricordo ancora, avvenuto la vigilia di
ferragosto del 2014.
Si poteva dare
inizio, finalmente, ad un sogno che la città
aspettava da tanti anni!
La Regione
Abruzzo, a guida D'Alfonso, che ha sempre
considerato il nostro porto un semplice
"snodo d'acqua", quindi con scarsa valenza
turistica ed economica, senza nessun merito, si
ritrovò a dare corso alle successive fasi
progettuali, definitivo ed esecutivo che
pensò bene di non affidare all'Ente Porto,
ma al Provveditorato delle opere Pubbliche di
Lazio-Abruzzo, facendola divenire stazione
appaltante.
Il responsabile unico del progetto, nominato
dalla Regione, non ritenne necessario
l'assoggettamento a verifica di "VIA" , ed
indisse la gara d'appalto integrato
che si aggiudicò la ditta "Schiavo"
alla quale competeva la redazione del
progetto esecutivo, approvato regolarmente
dal provveditorato stesso. Oggi, a distanza di
tre anni, apprendo con vivo stupore, dal
Presidente Verticelli, che l'opera, priva della
necessaria verifica di VIA, è da considerarsi
"Abusiva". Inoltre, sulla base di rilievi
batimetrici eseguiti recentemente dall'ente,
sull'opera incompiuta, viene rilevato che la
larghezza della base dell' opera non
corrisponderebbe a quella prevista, ed un
utilizzo di materiale difforme rispetto al
progetto preliminare, avrebbe dato luogo alla
formazione di buche di circa sei-otto metri
facendo perdere staticità all'opera stessa.
Alla luce di quanto espresso mi verrebbe da
chiedere al Senatore D'Alfonso:
-
non sarebbe
stato più corretto, prima del taglio del nastro
dei lavori nella tanto sbandierata conferenza
stampa, vantandosi di cose fatte da altri, senza
avere nessun merito, accertarsi presso i propri
uffici che l'opera fosse realmente cantierabile?
-
se avesse
concesso, nei tempi giusti, il ribasso d'asta,
prodotto dalla gara di appalto di 950 mila € e
l'opera fosse stata eseguita, secondo il
progetto esecutivo, costruendo il riccio dove
allocare il faro e la parte interna del braccio,
forse si sarebbe evitato il verificarsi dei
successivi danni?
-
le
sollecitazioni ufficiali da parte dell' Ente, ad
avere le risorse, più volte promesse, non
avrebbero meritato un cenno di riscontro
-come
mai, non ha ritenuto opportuno incaricare gli
uffici Regionali preposti a controllare
l'operato della stazione appaltante da Lei
scelta, del Provveditorato OO.PP.-RUP e del
Direttore dei lavori?
-
chi avrebbe dovuto controllare tutte queste
difformità?
Un buon politico ed amministratore, caro
Senatore D'Alfonso, si vede anche
dai collaboratori di cui si circonda e nel caso
dei lavori al porto di Giulianova i suoi
referenti locali hanno solo saputo frapporre
ostacoli e creare problemi, invece che
contribuire a risolverli. Oggi, l'organo
competente "Nucleo di Valutazione Regionale"
ha dichiarato che l'opera non è assoggettabile a
VIA e quindi è ultimabile, stante la valutazione
dei problemi amministrativi da parte del
Presidente Verticelli, poiché i lavori sono
tristemente fermi. Voglio altresì sperare che
per la sicurezza della navigazione e
l'incolumità di chi va per mare, bisogna evitare
che quanto realizzato, seguiti a deteriorarsi.
Voglio infine sperare che l'attuale Presidente
pro-tempore della Regione assieme agli Assessori
e consiglieri Regionali della Provincia
Teramana, riescano a trovare tempo e volontà per
occuparsi del nostro porto, e sul libro non
dei sogni il "Master-Plan" che il Senatore
D'Alfonso ha tanto sbandierato, prima di
abbandonare l'Abruzzo, possano essere trovate
le risorse necessarie per terminare l'opera. |