GIULIANOVA,
10.4.2019 -
In riferimento al dibattito che in questi giorni
sta animando la vita pubblica in città Il
Cittadino Governante – unica lista espressione
vera del civismo che da 15 anni lavora con
costanza – intende esplicitare alcune
considerazioni e riflessioni:
1) Chi ha la responsabilità della condizione
di decadenza in cui versa Giulianova?
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La decadenza che abbiamo sotto gli occhi ha
radici lontane che partono dai due mandati del
centro-destra (sindaco Cameli) che si sono
succeduti dal 1995 al 2003 e proseguono con i
tre mandati del centro-sinistra (sindaci Ruffini
e Mastromauro) dal 2004 al 2019. I disastrosi
risultati elettorali del centro-destra nelle
comunali del 2004 e del centrosinistra nelle
recenti regionali del 2019 lo confermano.
2) Possibile che nessuno senta il dovere di
assumersi quote di responsabilità per come è
ridotta Giulianova? E che i due schieramenti si
ripresentino ancora con promesse elettorali,
come se nulla fosse?
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Il Cittadino Governante in tutti questi anni è
stato all’opposizione in città e in Consiglio,
ha evidenziato e contrastato le scelte di
malgoverno, proponendo alternative costruttive
generalmente rimaste inascoltate (le numerose
iniziative sono tutte rintracciabili sul sito
del Cittadino Governante che vi invitiamo a
visionare:
www.ilcittadinogovernante.it).
-
C’è chi auspica per le prossime amministrative
una coalizione unitaria di centro-sinistra
invitandoci a parteciparvi. Noi intendiamo
continuare a rivolgerci a tutto l’elettorato
giuliese impegnandoci ad occuparci per bene
della cosa pubblica, dei diritti di tutti, dei
beni comuni. Potremmo prestare attenzione ad uno
schieramento unitario progressista solo di
fronte ad una lettura critica dei fatti accaduti
e a un riconoscimento del valore politico del
Cittadino Governante. Insomma consideriamo
imprescindibile un chiaro gesto di discontinuità
che non può che essere su base programmatica e
di personale politico. In assenza di ciò
l’opinione pubblica, giustamente, non capirebbe
e percepirebbe l’accordo come un gesto di
trasformismo per il potere, pratica che non ci
appartiene. |