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Il Consiglio Comunale approva la mozione di Cittadino Governante sul presidio di 1° livello a Giulianova
 

GIULIANOVA, 19.7.2019 - L'associazione di cultura politica «Il Cittadino Governante» esprime  soddisfazione e ringrazia le forze politiche presenti in consiglio comunale per l'approvazione unanime della mozione presentata dal proprio gruppo consiliare relativa allo stato ed alle prospettive della sanità provinciale.


Nel ricordare l'impegno da sempre profuso dall'associazione in difesa del sistema sanitario costiero ed a tutela del diritto alla salute e alla sanità pubblica, il Cittadino Governante sottolinea come l'approvazione del documento e la costituzione di una speciale commissione consiliare sull'argomento non costituiscano altro che il momento iniziale di un lungo e necessario percorso di attenzione sul futuro della sanità teramana.

 

L'annunciata revisione del sistema da parte della Regione impone infatti a tutte le forze politiche, presenti e non in consiglio comunale, un costante impegno che solleciti e garantisca un rilancio il più funzionale e razionale possibile della sanità pubblica, tanto costiera come dell'entroterra, per assicurare puntualità, professionalità e competenza nell'assistenza ai cittadini.

 

Il Cittadino Governante

Associazione di cultura politica

https://youtu.be/AAjVgsK0h4k

 
 
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Il Cittadino Governante: Mozione sul presidio di 1° livello a Giulianova
 

GIULIANOVA, 2.7.2019 - Da Il Cittadino Governante riceviamo e pubblichiamo la seguente mozione presentata al Consiglio Comunale, con oggetto "Individuazione dell’ospedale di Giulianova come presidio di 1° livello all’interno della rete ospedaliera provinciale":

Apprendiamo dai giornali che nei prossimi mesi la Regione Abruzzo procederà alla revisione del piano per la rete ospedaliera. Riteniamo, pertanto, che il Comune di Giulianova debba farsi promotore della proposta di un nuovo assetto della rete ospedaliera provinciale, considerato che quella attuale è fortemente inadeguata in molti aspetti:


1. Mancano, rispetto agli standard ospedalieri, circa 300 posti-letto, sommando quelli attualmente disponibili nei 4 ospedali esistenti a Teramo, Giulianova, Atri e Sant’Omero.
2. Il costo della mobilità passiva, al netto di quella attiva, è di 77 milioni di euro l’anno.
3. Le liste di attesa sia per gli accertamenti che per i ricoveri sono ormai a livelli inaccettabili.
4. C’è una forte carenza di personale medico e non medico.
5. Il parco tecnologico per la diagnostica va aggiornato e implementato.
6. Nel periodo estivo i problemi si aggravano in quanto la popolazione aumenta notevolmente grazie alla forte presenza turistica balneare che si concentra in Abruzzo soprattutto sulla costa teramana.
È di tutta evidenza che il modello attuale imperniato sui 4 ospedali così come sono attualmente strutturati non funziona.
È necessario, quindi, una rete ospedaliera provinciale diversa rispetto a quella attuale, più razionale e più adeguata ai bisogni di cura della popolazione.

Nella nostra provincia quattro ospedali non sono sostenibili e sono anche irrazionali sotto il profilo della qualità, della sicurezza e dell’efficienza.
In una provincia che va dal Gran Sasso al mare Adriatico e in assenza di cliniche private convenzionate - che comunque non auspichiamo - la soluzione più razionale è quella di prevedere due grandi ospedali di primo livello per acuti: uno nel
capoluogo, a Teramo, di circa 600 posti-letto e l’altro sulla costa, a Giulianova, di circa 400 posti-letto. Quello di Teramo può, inoltre, contribuire a realizzare insieme a quello dell’Aquila un polo ospedaliero di secondo livello per le popolazioni teramana e aquilana. Gli altri due ospedali esistenti possono svolgere,
eventualmente, una funzione assistenziale diversa come (riabilitazione, residenza sanitaria assistita e potenziamento della rete sanitaria sul territorio etc.).


Tanti sono i motivi che consigliano questa soluzione:
1. Gli ospedali di primo livello si possono realizzare per bacini di utenza tra i 150.000 e i 300.000 abitanti, quindi, in base al numero di abitanti della provincia, circa 310.000, che lievitano notevolmente nel periodo estivo, due ospedali per acuti di 1° livello sono possibili.
2. Quelli di secondo livello si possono realizzare per bacini di utenza di almeno 600.000 abitanti, per cui quello di Teramo e quello di L’Aquila possono renderlo possibile in connessione funzionale.
3. Allestire in maniera ottimale due ospedali di 1° livello, di cui uno con caratteristiche anche di 2° livello, significa creare le condizioni, in termini di strutture, personale, attrezzature e casistica, per l’esistenza di due poli di eccellenza che attrarrebbero più facilmente il personale medico maggiormente qualificato, a partire dai primari.
4. Nel corso del tempo 2 presidi ospedalieri di eccellenza siffatti opererebbero una progressiva riduzione della enorme spesa per mobilità passiva attualmente sostenuta dalla ASL di Teramo, cosa che, nonostante le aspettative, non riesce a fare l’ospedale di Sant’Omero.
5. Il circolo virtuoso che due realtà di eccellenza in campo sanitario innescherebbe può far sperare, ragionevolmente, anche nella creazione di mobilità attiva che garantirebbe l’arrivo di risorse aggiuntive nella ASL di Teramo.
6. Dato per assodato che uno dei due ospedali deve stare a Teramo, città capoluogo, l’altro, considerate le caratteristiche del territorio teramano, gli aspetti demografici ed il turismo balneare, non può non essere ubicato sulla costa.
7. Giulianova è una località baricentrica sulla costa teramana.
8. Giulianova è un nodo strategico per la mobilità. Sede di porto, di stazione ferroviaria e di casello autostradale. Giulianova è una città molto ben collegata con tutte le altre località provinciali, regionali ed extraregionali, grazie ad un’ampia rete viaria e ferroviaria statale e locale.
9. Il territorio giuliese è ubicato nella zona a minor rischio sismico nell’ambito provinciale.
10. La costa teramana è quella con maggiore affluenza turistica in estate: è quindi opportuno tenerne conto nell’approntare i servizi sanitari provinciali.
Riteniamo che il Consiglio Comunale di Giulianova debba chiedere, pertanto, al Governatore Marco Marsilio, all’Assessore Nicoletta Verì, al Consiglio Regionale, al Manager della ASL di Teramo Fagnano, di riflettere sulle argomentazioni avanzate
dal Consiglio Comunale di Giulianova e di rivedere le scelte strategiche della rete ospedaliera teramana nell’ambito di quella regionale. D’altronde è necessario dialogare con i territori se si vuole individuare la soluzione più adeguata e sostenibile al fine di garantire il pieno diritto alla salute dei cittadini e dei tanti turisti
che frequentano la costa teramana.
Siamo convinti che la proposta che noi avanziamo, ottimizzando l’uso delle risorse disponibili, possa migliorare la capacità complessiva di assistenza nelle patologie acute da parte del sistema sanitario pubblico provinciale e regionale, mettendolo in
condizione così di rispondere in maniera adeguata e qualificata alla domanda di cura dei cittadini.


Chiediamo, pertanto, al Governatore Marco Marsilio e all’Assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì che venga ripristinato il tavolo regionale di confronto sul tema della rete ospedaliera provinciale con la presenza anche del Comune di Giulianova.


Chiediamo altresì loro di dare concretezza alla dichiarazione di attenzione - resa alla stampa - verso l’ospedale di Giulianova prevedendo:
A. da subito il ripristino di Chirurgia, Ortopedia e Pronto Soccorso (con potenziamento dello stesso e dell’Osservazione Breve Intensiva) come UOC (Unità Ospedaliera Complessa) con il primariato autonomo rispetto all’ospedale di Teramo;
B. la conferma di tutti i reparti ancora esistenti;
C. la progressiva riapertura di tutti quelli chiusi negli anni passati: Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Otorinolaringoiatria e Urologia;
D. l’espletamento dei concorsi per i primari mancanti e per il resto del personale medico e non medico, necessari per ricostituire gli organici in sofferenza.
E. la conferma del finanziamento assegnato con l’art.20 per la realizzazione del nuovo ospedale.

Giulianova 1° luglio 2019

 
Gruppo consiliare IL CITTADINO GOVERNANTE
(Franco Arboretti, Pietro Carrozzieri, Fabio Di Dionisio)
Il capogruppo Franco Arboretti
 

 
 
 
 
 

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