GIULIANOVA,
8.5.2019 - Un
incontro all’insegna della solidarietà e della
condivisione, che non coinvolge più solo i soci
ed i simpatizzanti ma un’intera comunità. Oggi,
nella zona industriale di Colleranesco,
si è proceduto al carico del quinto container
di aiuti umanitari diretti nel villaggio
di Sindia, in Senegal, raccolti
dall’associazione giuliese “Colibrì Onlus”.
Questa realtà, ormai conosciuta in tutta Italia
e non solo per le sue iniziative, ha aggiunto
una nuova goccia all’oceano del fare: questa
mattina, nello spazio adiacente al magazzino
concesso in comodato d’uso gratuito da una
azienda giuliese al “Colibrì Onlus”, soci, amici
e cittadini si sono ritrovati ed hanno
contribuito alle operazioni di carico del
container che, anche quest’anno, porterà alla
popolazione africana materiale scolastico,
sanitario, di prima necessità, vestiario, una
incubatrice portatile ed una seconda ambulanza
donata dalla Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila,
destinata alla comunità di Guereo, sempre
nel Comune di Sindia. Alla bella
iniziativa hanno partecipato anche i piccoli
studenti, accompagnati dai loro docenti, delle
classi quarte dell’Istituto Comprensivo
“Margherita Hack” di
Petriccione di Castellalto.
«Abbiamo
conosciuto ed apprezzato il grande lavoro dei
volontari del Colibrì – racconta
l’insegnante Antonella Di Emidio della
scuola primaria “Margherita Hack” di Petriccione
– e tutti i nostri bambini hanno voluto
contribuire ed ognuno di loro ha voluto regalare
ai bambini di Sindia un piccolo dono per la
scuola, come astucci, quaderni e diari».
Poi ogni
bambino, simbolicamente, ha messo nel container
un dono, stringendo ancor più forte il legame di
solidarietà tra due realtà molto diverse ma mai
così vicine. Significativa è stata anche la
partecipazione del parroco di San Flaviano
Don Enzo Manes, che ha raccolto intorno al
container tutti i partecipanti e i bambini per
la benedizione.
«In
questi anni abbiamo contribuito ad allestire il
presidio ospedaliero a Sindia e, ad oggi, molto
positivi sono i dati che i medici locali ci
hanno riferito – raccontano Ambra Di
Pietro ed Egidio Casati del
“Colibrì Onlus” – grazie
all’ambulanza che abbiamo portato l’anno scorso
è stato possibile portare a compimento oltre
1500 interventi sanitari, tra incidenti stradali
ed altro, e siamo molto fieri di aver
contribuito a salvare queste persone. Lo stesso
vale per l’ecografo che abbiamo consegnato per
il monitoraggio delle gravidanze che ha permesso
alle mamme di seguire le gravidanze in maggiore
sicurezza. La seconda ambulanza che consegneremo
tra qualche settimana è destinata alla comunità
di Guereo, sempre nel comune di Sindia, e sarà
di vitale importanza nel circondario viste le
condizioni del manto stradale e la difficoltà di
transito da fuori il villaggio».
«Grande
è stato il contributo delle scuole, soprattutto
della provincia di Teramo – spiega Egidio
Casati – i bambini che oggi sono qui con
noi ci hanno regalato una grande emozione.
Quest’anno parte una fase nuova del nostro
progetto che non è più soltanto assistenza, ma
anche la volontà di rendere autonoma la
popolazione senegalese di Sindia, portando loro
lavoro e dignità, in modo da fermare
l’immigrazione, grazie a fatti concreti e non
chiacchiere. Rimetteremo in moto 6 pozzi che si
trovano lì, perché l’acqua è vita e permette di
coltivare la terra, dando così lavoro alla
comunità e garantendo migliori condizioni nel
loro paese».
Per la spedizione del container abbiamo optato
per il viaggio diretto- spiega Ambra Di
Pietro – partirà il 13 maggio dal
porto di Salerno
ed arriverà dritto al porto di Dakar. Il
tragitto verrà monitorato da noi in Italia, ed
arriverà a Dakar il 22 maggio, giorno in cui
anche noi saremo lì per occuparci personalmente
delle pratiche di sdoganamento, del
trasferimento a Sindia, dello scarico e della
consegna del materiale alla popolazione. Quest’anno
consegneremo anche una incubatrice portatile che
permetterà l’assistenza ai neonati ed il
trasporto all’ospedale di Dakar, materiale per
loro molto prezioso che chiude il cerchio per
una sanità migliore» |