GIULIANOVA,
19.12.2019 -
Giulianova ha risposto con
un mare di solidarietà all’iniziativa del
“Dono Sospeso”,
promossa dalla Commissione Pari Opportunità.
Tanti i commercianti ed i cittadini giuliesi che
hanno contribuito a donare generi di prima
necessità alle donne vittime di violenza e ai
loro figli, ospiti del Centro antiviolenza
“La Fenice” di Teramo e della casa rifugio
“Casa Maia”. Questa mattina, alla
presenza dei giornalisti, la Vice Sindaco con
delega alle Pari Opportunità Lidia Albani
e la Presidente della Cpo di Giulianova
Marilena Andreani hanno rendicontato gli
esiti del progetto di solidarietà. All’incontro
in Sala Consiliare hanno preso parte anche la
Delegata provinciale alle Pari Opportunità
Beta Costantini, la Psicologa Cristina
Bellocchio e l’Avvocato Shaula D’Antonio
del Centro antiviolenza “La Fenice”, la
Presidente del Comitato Commerciali ed Artigiani
Giulianova Vanessa Ciunci e le componenti
della Cpo giuliese Rita Chiappini e
Fulvia Sbei. Hanno aderito al “Dono Sospeso”
negozi di alimentari, di abbigliamento e scarpe,
farmacie e cartolibrerie del territorio di
Giulianova e Tortoreto, donando personalmente o
consegnando i prodotti acquistati dai clienti
generi di prima necessità, vestiti, scarpe,
omogeneizzati e prodotti per neonati, libri,
prodotti per l’igiene personale e tanto altro.
«Grande
è l’emozione nel vedere con quanta sensibilità
commercianti e cittadini hanno aderito al “Dono
Sospeso” - dichiara la Vice Sindaco Lidia
Albani –
una iniziativa
di solidarietà che prende spunto da una reale
necessità palesata dal centro “La Fenice”, che
già due anni fa, ci aveva chiesto aiuto per
contribuire alla donazione di generi di prima
necessità per una donna ed il suo bambino,
letteralmente scappati da casa per sfuggire ad
una situazione di violenza. Ricordiamo che molti
negozianti hanno manifestato la volontà di
mantenere il progetto del “Dono Sospeso” fino
alla fine di dicembre».
«Per
la nostra Commissione questa iniziativa ha avuto
una eco davvero importante
– dichiara la Presidente della Cpo di Giulianova
Marilena Andreani
–
nostra
missione, tutto l’anno, è quella di portare un
aiuto concreto alle donne che vivono, nelle loro
case, intollerabili situazioni di violenza, di
cui molto spesso sono vittime anche i figli.
Ringraziamo di cuore i cittadini che hanno
contribuito acquistando piccoli doni e tutti i
commercianti che, con entusiasmo, hanno promosso
l’iniziativa, allestendo anche le vetrine dei
loro negozi con i simboli della lotta alla
violenza di genere e con i manifesti recanti ci
contatti del Centro antiviolenza “La Fenice”».
«E’
meraviglioso toccare con mano l’impegno della
Cpo di Giulianova e la generosità di cittadini e
commercianti nello sposare questa lodevole
iniziativa
– dichiara la Delegata provinciale alle Pari
Opportunità Beta Costantini
–
determinante è
stato l’impegno dell’Amministrazione Comunale di
Giulianova nel farsi portavoce tra i cittadini
di questa generosa manifestazione di sostegno a
tutte quelle donne che, spesso con i loro
bambini, sono costrette a fuggire di casa per
scampare alla furia del loro aguzzino, senza
poter portare con loro nemmeno un effetto
personale di prima necessità».
«Dopo
tanta crudeltà ed indifferenza un piccolo gesto
di gentilezza può aiutare psicologicamente
queste donne
– spiega la Psicologa Cristina
Bellocchio-
un modo per
restituire speranza e far sentire loro il calore
della famiglia, in un modo ed in un luogo in cui
si sentano nuovamente amate e rispettate».
«Ringraziamo
la Commissione Pari Opportunità di Giulianova
che da sempre si prodiga, con tante ed originali
iniziative, per aiutarci nella nostra missione
– dichiara Shaula D’Antonio
Legale de “La Fenice” -
e far fronte
alle reali e concrete necessità di tutte quelle
donne che si rivolgono a noi per uscire dal
vortice della violenza».
«Siamo
felici di aver dato il nostro supporto a questa
splendida iniziativa
– dichiara la
Presidente del Comitato Commercianti ed
Artigiani Giulianova Vanessa Ciunci
– e
dove sarà necessario non faremo mai mancare il
nostro aiuto alla Cpo della nostra città».
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