GIULIANOVA,
28.7.2019 -
Dal
Comitato
Intercomunale per la salvaguardia dell'Ospedale Costiero di Giulianova
riceviamo e pubblichiamo:
Ci rattrista constatare come nonostante i
governi regionali cambino, non cambia la
sostanza dei fatti. Proprio come nel corso del
Governo D'Alfonso, oggi ci troviamo beffati dai
chi dovrebbe tutelare la salute ed il volere
della popolazione che amministra.
Il
21 Maggio 2019 ci recavamo dall'Assessore alla
Sanità della Regione Abruzzo, Dott. ssa Verí,
per riportare le criticità della sanità teramana
e in particolare del nosocomio costiero.
Nell'incontro in questione, venivamo
rassicurati (anche in presenza del dottor
Mascitelli) non solo per il futuro, ma per un
potenziamento della struttura costiera giá in
vista dell'imminente stagione estiva, che come
ogni anno porta con sè gravi problemi di
congestionamento.
Ad oggi, non solo non si è trovato seguito alle
parole dette nell'incontro per quanto concerne
l'emergenza estiva, ma si apprende come i
reparti di Chirurgia e Ortopedia, che dovevano
essere potenziati con urgenza, vengono invece
per il momento (si spera) accorpati.
Come un fulmine a ciel sereno arriva poi la
notizia del piano di riordino della rete
ospedaliera abruzzese.
Nello specifico, non solo Giulianova viene
declassato ad Ospedale di Base, ma la Asl di
Teramo perderá anche la centrale operativa del
118 e la Neurochirurgia, che dovrebbe passare a
L'Aquila.
Nel frattempo il direttore della Asl di Teramo,
Dott. Fagnano, comunica che non ci sarà nessuna
discussione in merito al sito del nuovo presidio
di eccellenza, che si costruirà nell'area di
Piano D'Accio.
Innanzitutto, ci chiediamo, dopo anni di
confusione terminologica per confondere
l'utenza: sarà ospedale Nuovo (che sostituirà
semplicemente quello di Teramo) o sarà il famoso
Ospedale Unico della Provincia?
Poi, per stessa ammissione del direttore, i
fondi ci sarebbero solo in parte: come verrà
finanziato il resto del progetto? E quali
sarebbero le sorti delle altre strutture della
provincia?
Nel frattempo che queste domande trovino
risposta, la sanità teramana si avvia ad un
inesorabile processo di decadimento, proprio
quella sanità che essendo nella parte
settentrionale della Regione, dovrebbe avere
l'arduo compito di bloccare una mobilità passiva
che invece, stando così le cose, non fará altro
che aumentare.
Gli attori sopra indicati ovvero il direttore
della asl di Teramo Dott. Fagnano, il Direttore
regionale della Asl Dott. Mascitelli,
l'assessore regionale alla sanità Dott.ssa Verì
e il governatore della regione Abruzzo Dott.
Marco Marsilio, come l'ex assessore regionale
alla sanità Dott. Paolucci e l'ex governatore
Luciano D'alfonso, continuano a "sbeffegiarci"
con i soliti giochi di parole, con annunci e poi
smentite e con false rassicurazioni in base al
luogo in cui si trovano, pensando che la
popolazione abbia l' anello al naso.
Noi non resteremo di certo a guardare e siamo
pronti a scendere in campo in difesa dei nostri
diritti ad ogni costo. |