(ANSA)
- ROMA, 09 GEN - E' morto a Roma, all'età di 86 anni, il
giornalista Italo Moretti. Volto storico della Rai, era
stato a lungo inviato in Sud America. Lo rende noto il
Tg3.
Iniziò la sua carriera a 17 anni, collaborando a Perugia
con le redazioni locali dei quotidiani nazionali. Entrò
in Rai nel 1966. Si occupò di sport, cronaca, politica
interna e politica estera. Nel 1968 iniziò il suo lavoro
in America Latina.
Raccontò le delicate situazioni di quegli anni in Cile,
Argentina e Uruguay.
Nel 1976 Italo Moretti entrò nella redazione del Tg2
continuando a dedicarsi al Sud America, ma anche alla
politica di Portogallo e Spagna. Nel 1987 fu nominato
vide-direttore del Tg3 di cui diventò poi direttore nel
1995. Dal '96 al '98 fu condirettore della Tgr. (ANSA).
Attualità
giuliesi nel mondo 2020
Lutto nel
giornalismo
Morto il cronista Italo
Moretti: Il cordoglio di Sindaco e Amministrazione
comunale
GIULIANOVA
10.1.2020 - Il Sindaco Jwan Costantini
e l’Amministrazione Comunale esprimono profondo
cordoglio per la scomparsa del giornalista Italo
Moretti, nato a Giulianova il 29 ottobre del 1933
(a neanche un anno di età si trasferì a Livorno con la
famiglia e da lì in altre città; ndr).
Il cronista giuliese iniziò la sua carriera nel mondo
del giornalismo giovanissimo e a 17 anni già collaborava
a Perugia con le redazioni locali dei quotidiani
nazionali. Moretti entrò in Rai nel 1966 ed è
stato conduttore e del Tg2 e direttore del Tg3.
Negli anni si è occupato di sport, cronaca, politica
interna ma soprattutto estera quando, nel 1968, iniziò
l’avventura di inviato per la Rai nei paesi dell’America
Latina, raccontando al pubblico italiano le guerre
civili e gli effetti delle dittature in Cile, Argentina
e Nicaragua.
“Insignito di
numerosi e prestigiosi riconoscimenti, dalla Colomba
d’Oro per la pace al Microfono d’argento – scrive lo
storico e giornalista Sandro Galantini nel libro
“Giulianova da scoprire”,edito nel 2017 da Ricerche&Redazioni – dal
Premio Scarfoglio al Saint Vincent assegnatogli per la
cronaca di una sciagura aerea avvenuta nell’aeroporto di
Addis Abeba di cui fu tra i pochi superstiti, autore di
vari volumi, l’ultimo dei quali, “L’Argentina non vuole
più piangere”, pubblicato da Sperling & Kupfer nel 2006,
Italo Moretti è originario di Giulianova e non di
Perugia, come da qualche parte si legge e si è scritto
erroneamente. I documenti, infatti, parlano chiaro.
Italo Moretti, il cui nome completo è Italo Fausto
Fulvio, è nato alle ore 15 del 29 ottobre 1933 al civico
5 di via Umberto I, oggi Del Popolo, nell’abitazione dei
suoi genitori Sante Moretti, fattorino umbro impiegato
nell’allora sede del Banco di Napoli al pianterreno di
Palazzo Orsini, ed Elpidia Lazzari”.
«Oggi Giulianova
ricorda un maestro del giornalismo internazionale che
ebbe in questa città i natali – dichiara il Sindaco
Jwan Costantini – e che, giovanissimo, lasciò
la terra d’Abruzzo per inseguire il sogno di diventare
un cronista. Un esempio, soprattutto per i nostri
ragazzi, di grande professionalità ed impareggiabile
coraggio, nel raccontare per la Tv nazionale le
terribili vicende delle guerre civili nell’America del
Sud e i regimi golpisti e autoritari di quei paesi,
documentando anche la tragedia dei desaparecidos. Ha
sempre inseguito la verità sul caso Alpi-Hrovatin, e non
a caso è stato anche presidente del Premio Ilaria Alpi
per il giornalismo televisivo. Giulianova rende oggi
omaggio ad Italo Moretti per quella sua grande passione
che fu il giornalismo, vissuto attraverso quelle innate
doti di intelligenza e tenacia che gli permettevano di
raccontare, con precisione e sensibilità, le atrocità e
le efferatezze delle dittature dell’America Latina».
Ufficio Stampa
Comune di Giulianova
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