Commemorazione simbolica
dovuta alle restrizioni
dell’emergenza sanitaria, dei
giuliesi Flaviano Poltrone,
Vincenzo Alleva (nato a Nocella
di Campli e in seguito
trasferitosi a Giulianova)
uccisi per mano nei nazisti e di
Maria Teresa Garro (nata a
Mazzarino), il simbolo delle
donne morte sotto i
bombardamenti degli alleati.
Attualità
eventi 2021
Festa della
Liberazione
25 aprile: Il Comune
ricorda le vittime dei nazisti e dei bombardamenti degli
alleati
GIULIANOVA,
25.4.2021 -
Oggi 25 aprile, in
occasione dell’Anniversario della liberazione
d’Italia, il Comune di Giulianova ha voluto
ricordare, in una commemorazione simbolica dovuta alle
restrizioni dell’emergenza sanitaria, i giuliesi
Flaviano Poltrone, Vincenzo Alleva (nato a
Nocella di Campli e in seguito trasferitosi a Giulianova)
uccisi per mano nei nazisti e Maria Teresa Garro
(nata a Mazzarino), il simbolo delle donne morte sotto i
bombardamenti degli alleati.
Alla loro memoria,
questa mattina, nel cimitero monumentale di Giulianova,
la vice sindaco Lidia Albani ha deposto dei
fiori, ornati con il tricolore, ai piedi delle loro
tombe mentre il ricercatore giuliese Walter De
Berardinis ha portato il saluto istituzionale dei
sindaci di Mazzarino e Campli e dell’Associazione
Nazionale Vittime Civili di Guerra.
«Oggi, giorno in
cui festeggiamo la liberazione d’Italia dall’occupazione
nazista e dal regime fascista, abbiamo voluto ricordare
a futura memoria tutti coloro che hanno combattuto per
la conquista della libertà e la storia di tre giuliesi,
vittime degli orrori della Seconda Guerra Mondiale –
dichiara la vice sindaco Albani – tra di loro, per la
prima volta, commemoriamo la figura di Maria Teresa
Garro, simbolo delle donne morte dotto i bombardamenti
degli alleati. I nostri più sentiti ringraziamenti al
ricercatore storico Walter De Berardinis che, ancora una
volta, ha messo la sua conoscenza a disposizione della
comunità e che lavora incessantemente affinché non si
perda la memoria di questi concittadini. Ci tengo a
ringraziare anche i sindaci di Mazzarino e Campli,
Vincenzo Marino e Federico Agostinelli, per averci
inviato una missiva con la quale hanno espresso amicizia
e fratellanza alla nostra città, in ricordo dei
concittadini Alleva e Garro e l’Associazione Nazionale
Vittime Civili di Guerra che, anche in questa occasione,
non hanno fatto mancare un messaggio di cordoglio per il
ricordo dei civili giuliesi morti durante le due guerre
mondiali».
Di seguito le
biografie di Flaviano Poltrone, Vincenzo Alleva e Maria
Teresa Garro.
Flaviano
Poltrone nasce a Giulianova il 4 luglio 1887, nella
casa posta in Via per Mosciano al civico 29, da Domenico
(proprietario agricolo) e Teresa Castorani. Il 20 aprile
1907 viene giudicato idoneo al servizio di leva nel
distretto militare di Teramo e il 19 ottobre viene
chiamato alle armi nel 56° Reggimento Fanteria – Brigata
“Marche”. Il 9 settembre 1909 viene congedato nel
deposito di Teramo del Reggimento Fanteria Genova e il
30 ottobre ottiene il visto per l’espatrio in America.
Il 12 novembre parte da Napoli con la nave Konig Albert
ed arriva a New York il 25 novembre. Il 14 agosto 1911
viene dispensato dall’istruzione militare perché
all’estero con regolare nulla osta. Il 31 luglio 1915,
all’indomani dello scoppio della Prima Guerra Mondiale,
non si presenterà al distretto militare di Teramo e il 6
settembre viene dichiarato disertore. Finita l’avventura
americana, torna in Italia e si sposa il 21 aprile 1924
a Castellalto (TE) con Angeladea Fidanza (6 giugno
1891/23 dicembre 1975). La coppia andrà a vivere sulla
strada Nazionale per Teramo al civico 73 (oggi Via
Mulino da Capo). Il 12 giugno 1944, alle ore 20,00,
durante la ritirata delle forze tedesche sulla dorsale
adriatica, un soldato tedesco, nel tentativo di
requisire il suo cavallo, estrasse la sua pistola
uccidendolo (altre fonti parlano di alcuni fendenti per
finirlo) per essersi rifiutato di consegnare o negare di
avere un cavallo. Moriva così Flaviano all’età di 57
anni. Si deve al lavoro degli storici locali, tra cui il
ricercatore storico Walter De Berardinis il ricordo
della sua vita e della tragedia che lo colpì.
Sempre grazie alla
ricerca storica di De Berardinis possiamo ricostruire la
vita di Vincenzo Bruno Mario Alleva, figlio di
Paolo e Vittoria Iaconi, nato a Nocella di Campli (TE)
il 27 novembre 1914. Si trasferisce a Giulianova il 10
maggio 1923 e si stabilisce con la famiglia prima in Via
Quarnaro e successivamente in Viale Vittorio Emanuele
III (oggi Via Turati – SS16). Dal 1 aprile 1935 al 31
agosto 1936 farà il servizio di leva nel 9° Reggimento
Bersaglieri a Zara. Il 13 maggio 1939 emigra a Roma con
la moglie, Igina Buccella, di Cugnoli di Campli, sposata
a Giulianova il 4 settembre 1935 nella Chiesa della
Natività di Maria Vergine da Don Raffaele Baldassarri.
Vincenzo, a Roma, è impiegato come operaio per il Genio
militare Marittimo e ritarda la chiamata alle armi. Il
28 agosto 1941 viene richiamato in guerra come pilota di
carrarmati con il grado di Sergente. Dopo i noti fatti
dell’8 settembre 1943, Vicenzo rientra a Giulianova con
tutta la famiglia il 28 settembre. Sfollato in località
Convento di Mosciano Sant’Angelo, la mattina del 10
gennaio 1944, con un carretto, si recherà a Giulianova
lido nel tentativo di recuperare alcuni suppellettili.
Nel risalire Via XXIV maggio, nei pressi di una curva a
gomito dove persiste la ex fabbrica di liquori e
confetti “Orsini”, Alleva taglierà o raccoglierà un filo
del telefono per legare le masserizie. Un soldato della
Wehrmacht, appostato sul belvedere della città, lo
segnalerà agli altri commilitoni per poi farlo
arrestare. Portato dentro il comando tedesco di Villa
Migliori, nella parte alta della città, verrà
interrogato e subito condannato alla fucilazione,
nonostante le suppliche del prigioniero. Alle 16,30
verrà fucilato e sotterrato nei pressi della stessa
villa. Aveva 29 anni. Sarà il Commissario straordinario,
Col. Giovanni Piccinini, implorato dai familiari, a
trattare con i tedeschi per il recupero del corpo che
avvenne probabilmente il 12 gennaio, quando alle or
11,00 si presenterà in Comune per dichiarare la morte di
Alleva l’imprenditore giuliese, Luigi Iaconi, alla
presenza di due testimoni. I funerali, sempre da
documenti vergati dall’arciprete Tito Nespeca del Duomo
di San Flaviano, furono fatti il 14 gennaio.
Alla fine della
guerra, il 18 luglio 1945, alla memoria gli fu concessa
la Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
Maria Teresa
Garro nasce a Mazzarino in provincia di
Caltanissetta il 29 gennaio 1899, in Via Collegio, da
Sebastiano e Luigia Iannelli (trasferiti ad Ascoli
Piceno). Sposata con Leonida Abbondanza, avrà dei figli.
Trasferita a Giulianova, inizierà l’attività
d’insegnamento dal 18 maggio 1934 quando prende alloggio
in Piazza Roma e successivamente in Via Thaon De Revel,
5. La sera del 5 novembre 1943, alle ore 20,30, una
serie di bombardieri attaccano, per la prima volta, la
parte alta della città. Il bilancio sarà pesante: 2
morti e 3 feriti. Maria Teresa Garro muore all’età di 44
anni nei pressi dell’androne di una casa in Via Migliori
(davanti l’attuale palestra dello stadio Rubens Fadini)
e Michele Splendiani, 50enne, abitante in Via Cupa (oggi
parcheggio dello stadio). Il giorno successivo, tra la
paura generale di ulteriori bombardamenti, furono fatti
i funerali nel Duomo di Giulianova dall’Arciprete Tito
Nespeca.
Complessivamente i
morti civili di Giulianova per bombardamento e
mitragliamento aereo furono 23 (10 donne) e 46 feriti;
mentre tra i militari si contarono 3 italiani (RSI) e 24
soldati della Wermacht. Oggi, dopo quasi 78 anni,
persiste intatta la lapide del loculo con il seguente
epitaffio: “fatale bellico ordigno strappo anzi tempo,
Maria Garro in Abbondanza, all’amore dei figli e del
marito”. Per tali motivi il delegato dell’I.N.G.O.R.T.P.,
Walter De Berardinis, ha fatto richiesta
all’amministrazione comunale di conservare il loculo e
la lapide a futura memoria come reale testimonianza di
quei tragici giorni.
Azzurra Marcozzi
Ufficio staff
Comune Giulianova
Testata
giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della
Stampa del tribunale di Teramo