In occasioni
come queste non dovrebbe essere presente il Presidente
del Consiglio Comunale in rappresentanza di tutte le
forze istituzionali dell'assise civica? Se c'era, perchè
non è stato riportato nel comunicato?
Attualità
eventi 2021
Giornata della Memoria
Il sindaco depone fiori
sulla lapide dei 16 giuliesi morti nei campi di
prigionia tedeschi
GIULIANOVA,
27.1.2021 -
Il prolungarsi dell’emergenza sanitaria ha reso
difficoltoso l’organizzazione di cerimonie pubbliche per
celebrare la Giornata della Memoria che ogni anno, il 27
gennaio, ricorda le vittime dell’Olocausto. Nonostante
queste difficoltà l’Amministrazione comunale di
Giulianova ha deciso di istituire un momento di
raccoglimento per commemorare i caduti giuliesi, nativi
e residenti, morti nei campi di prigionia tedeschi.
Grazie alla segnalazione di Walter De Berardinis,
ricercatore storico sui caduti della Seconda Guerra
Mondiale di Giulianova, è stata accertata la presenza di
altri caduti giuliesi nei campi di prigionia in
Germania, alcuni dei quali sconosciuti e non censiti
nella lapide posta all’interno del cimitero di
Giulianova.
«La tragedia vissuta dai concittadini giuliesi era
stata già anticipata dalla misteriosa morte del
lavoratore Alessandro Giorgini, morto il 15 marzo
1941, quando verrà ritrovato privo di vita all’età di 37
anni, nella città di Insel nel land della Sassonia –
spiega il ricercatore giuliese De Berardinis - dopo
l’8 settembre, le autorità tedesche, iniziarono la
cattura e la deportazione nei territori della Germania,
classificandoli come IMI (Internati Militari Italiani)».
«Ci sembrava doveroso, dopo che lo scorso 14 gennaio
abbiamo ricordato la compagna di un ebreo morto a
Mauthausen, Margarete Wagner, commemorare anche chi
scelse in quel periodo storico di resistere contro il
nazismo e non collaborando con la RSI – dichiara il
Sindaco Jwan Costantini – ricordiamo inoltre
che, purtroppo, la stazione ferroviaria di Giulianova
rappresentò uno scalo nevralgico per l’arrivo degli
ebrei, che vennero trasportati al Kursaal, schedati e
poi smistati per essere trasferiti nei campi di
internamento della provincia di Teramo. Grazie al lavoro
di De Berardinis siamo riusciti a conoscere i nomi di
quei concittadini giuliesi, nativi e residenti, che
patirono la pena dell’internamento nei campi di
prigionia tedeschi e proprio a loro vogliamo dedicare la
nostra Giornata della Memoria, anticipando che è volontà
della nostra Amministrazione individuare un luogo della
città in cui posizionare le pietre d’inciampo alla loro
memoria».
In totale Giulianova conta 130 caduti durante la Seconda
Guerra Mondale, di cui l’Amministrazione comunale oggi
ricorda i cittadini internati:
- Alessandro Giorgini, morto il 15 marzo 1941,
quando verrà ritrovato privo di vita all’età di 37 anni,
nella città di Insel nel land della Sassonia;
- Romolo Celj, morto il 16 giugno 1944 a Dortmund
e sepolto a Francoforte sul Meno;
- Filippo Covelli, catturato in Montenegro,
deportato nello Stalag VI C e Z, morto l’8 novembre
1944; verrà sepolto prima nel Cimitero militare italiano
di Gross Fullen (Meppen – Bassa Sassonia) e
successivamente, nel Cimitero Militare di Amburgo;
- Renato D’Antonio, catturato a Pola, deportato
nello Stalag II A e B, muore nell’ospedale da campo di
Neubrandenburg il 13 gennaio 1944 (aveva 19 anni); verrà
sepolto nel locale cimitero comunale;
- Vincenzo Di Ferdinando, originario di Teramo,
catturato in Albania, muore nel campo di prigionia di
Tocci il 15 giugno 1944; poi sepolto a Sinanaj;
- Edmondo Feliziani, catturato in Albania, verrà
dato per disperso dal campo di Bor nell’agosto 1944;
- Vincenzo Fidani, catturato nel porto di Tolone,
deportato in Germania e ucciso con un colpo di pistola
da un sottufficiale tedesco il 20 marzo 1945; il corpo
disperso nel territorio di Offstein;
- Castellano Ippoliti, originario di Sant’Omero,
catturato in Albania, morto il 23 gennaio 1945 a Trier
per bombardamento aereo;
- Salomone Ippoliti, fratello di Castellano,
catturato in Italia, verrà deportato prima a Dachau con
numero di matricola 54607 e poi nel campo satellite di
Mauthausen dove muore il 1 luglio 1944;
- Elio Meloni, originario di Torano Nuovo,
catturato in Serbia, muore nel campo di prigionia di
Nisich in Serbia il 14 gennaio 1944;
- Giovanni Quatraccioni, nativo di New York da
famiglia giuliese, catturato sull’isola di Creta, muore
a Biesdorf – Berlino il 26 marzo 1944 (il fratello
Antonio era morto nel 1942 nell’affondamento della “Lago
Tana” nel canale di Sicilia);
- Bruno Rota, catturato dai tedeschi, deportato
in Germania, muore nell’ospedale di Zeithain -
Lazarettlager dello Stalag IV B di Mühlberg in Sassonia
il 9 marzo 1944;
- Nicola Solipaca, catturato nella base dei
sommergibili atlantici – Betasom, verrà rinchiuso nel
campo di Germignan in Francia dove muore il 13 agosto
1945; verrà sepolto nel cimitero di St. Medard;
- Francesco Splendiani, lavoratore civile, morto
a Linz in Austria il 17 febbraio 1945 per bombardamento
aereo sul campo;
- Luigi Stacchiotti, catturato in Grecia,
deportato in Germania, disperso il 15 maggio 1944;
- Ernesto Zenobi, catturato in Albania, verrà
deportato a Gorlitz dove muore il 15 settembre 1943;
oggi è sepolto nel cimitero militare italiano di
Varsavia.
Per commemorare questi concittadini, oggi, al cimitero
di Giulianova, il Sindaco Jwan Costantini,
accompagnato dalla Vice Lidia Albani, ha deposto
un mazzo di fiori sulla lapide dedicata ai caduti
giuliesi della Seconda Guerra Mondiale, recante alcuni
dei nomi di questi soldati.
«Un
gesto semplice ma dovuto, in ricordo di questi nostri
soldati e nel rispetto delle loro famiglie –
dichiara il primo cittadino – oggi è stato avviato un
progetto alla memoria dei giuliesi periti nel secondo
conflitto bellico che, non appena potremo buttarci alle
spalle l’emergenza sanitaria, verrà ampliato con
l’organizzazione di una serie di iniziative culturali,
promosse dal Comune di Giulianova in collaborazione con
storici, ricercatori e scrittori».
Azzurra Marcozzi
Ufficio staff
Comune Giulianova
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giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della
Stampa del tribunale di Teramo