La giovane
tedesca, morta a Giulianova nel ‘45, difese il marito
ebreo tedesco dalle persecuzioni antisemite
Attualità
eventi 2021
Memoria storica
La Città di Giulianova
ricorda Margarete Wagner con una targa commemorativa
GIULIANOVA,
14.1.2021 - Questa mattina, nella
Sala Buozzi a Giulianova Alta, si è svolta la cerimonia
di scoprimento di una targa commemorativa intitolata
all’apolide Margarete Wagner,
in occasione del 76° anniversario della morte, avvenuta
all’ospedale di Giulianova il 14 gennaio 1945.
All’iniziativa, che è
stata organizzata nel rispetto delle normative anti
Covid-19, hanno partecipato il Sindaco Jwan
Costantini, la
Vice Sindaco Lidia Albani,
la Presidente della Commissione Pari Opportunità Marilena Andreani
e il giornalista e ricercatore storico Walter
De Berardinis,
autore degli studi sulla Wagner.
La targa commemorativa
verrà posizionata all’interno del Cimitero giuliese, in
quel che negli anni, grazie al lavoro di studiosi nel
campo, sta diventando un piccolo Pantheon alla memoria,
per tutte le vicende storiche giuliesi che hanno
interessato la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.
Sulla targa è riportata la seguente citazione:
“Alla
memoria di Margarete Wagner, per aver sostenuto e difeso
l’ebreo tedesco Ignaz Hain fino alla sua morte, dalle
persecuzioni antisemite della Germania nazista e
dell’Italia fascista”.
Margarete Wagner, cattolica, era nata a Francoforte sul
Meno il 30
luglio 1907 da Heinrich Karl Wagner e Crescentia
Petzenhauser, era la
4° figlia di 6 (2 maschi e 4 femmine). Durante l’ascesa
di Hitler al
potere si fidanza con un giovane procuratore legale,
Ignaz Hain,
ebreo, nato a Ulmach il 29 giugno 1902, da Moses Hain e
Pauline
Schuster (anche lui figlio di 6).
Con le leggi razziali, la giovane
coppia, si trasferisce a Milano il 17 marzo 1937, in Via
Felice
Casati, 13, quartiere Lazzaretto (zona giardini pubblici
Montanelli);
l’8 maggio in Via Padova, 33 a Milano e subito dopo a
Corso Buenos
Aires, 18, per l’arrivo definitivo della compagna e fino
all’arresto
di lui nell’agosto del 1940.
A settembre, Hain arriverà alla stazione di Giulianova e
verrà schedato al Kursaal insieme ad altri deportati
ebrei. In seguito verrà trasferito nel
campo d’internamento di Tossicia (Teramo) e
successivamente a
Civitella del Tronto (Teramo), dove verrà raggiunto, in
stato di
libertà dalla giovane compagna Margarete (la permanenza
a Civitella
era sporadica, in base alle autorizzazioni che
rilasciavano la
Questura di Milano e Teramo). Nel maggio 1944, l’uomo,
prelevato dai
tedeschi, verrà condotto nel campo di smistamento di
Fossoli (Carpi) –
Modena. Il 16 agosto 1944 verrà deportato ad Auschwitz e
poi il 25
gennaio 1945 a Mauthausen, dove muore l’8 marzo 1945.
La moglie, rimasta bloccata a Civitella del Tronto per i
noti eventi bellici in
Italia e Germania, morirà per malattia all’ospedale di
Giulianova il
14 gennaio 1945. Nel gennaio del 2020, all’interno
dell’Archivio
comunale di Giulianova, viene ritrovato il suo atto di
morte dal
ricercatore storico Walter De Berardinis.
«Siamo riusciti a
ricostruire la storia d’amore di Margarete e Ignaz
grazie allo storico Giuseppe Graziani – dichiara il
giornalista e ricercatore giuliese Walter De
Berardinis –
autore di un
lavoro eccezionale di documentazione sui campi
d’internamento di Civitella e grazie al ritrovamento di
una borsa con tutti i documenti e le foto della coppia.
Mi preme ringraziare anche Guido Scesi, il curatore del
Museo “Nina” e proprietario della borsa. Grazie a loro e
alla mia ricerca nell’archivio comunale di Giulianova,
siamo riusciti a ricostruire tutta la storia. Quando
Hain viene arrestato, nell’estate del ‘40, insieme ad
altri ebrei arriverà allo scalo ferroviario di
Giulianova, dove due agenti ed un funzionario di stato
lo accoglieranno e lo porteranno al Kursaal, dove Hain
verrà schedato e trasferito nel campo di Civitella e
successivamente a Tossicia. La moglie, Margarete, non si
arrende e pur di rivederlo attraversa mille peripezie
per raggiungerlo nel campo di internamento in Abruzzo.
Le leggi fasciste prevedevano che i parenti degli
internati potessero venirli a trovare e trascorrere con
loro del tempo. Poter collocare una targa intitolata
alla Wagner all’interno del Cimitero giuliese, dove già
sono custodite le storie di molti, rappresenta
l’ennesima traccia che lasciamo alle future generazioni,
sulla ricostruzione storica ed i personaggi di quel
tempo. Ringrazio infinitamente il Sindaco Costantini, la
Vice Albani e la Presidente della Cpo Andreani per aver
accolto con gioia la mia idea ed essersi appassionati
quanto me».
«Oggi
poniamo un nuovo tassello nella diffusione della nostra
storia ed un esempio di educazione civica importante per
le future generazioni –
dichiara il Sindaco Jwan Costantini –
sottolineando il fatto che anche la città di Giulianova
giocò un ruolo fondamentale nelle vicende della Prima e
Seconda Guerra Mondiale. Come ricorda il ricercatore De
Berardinis, in cui terribili giorni di orrore e
deportazione, il nostro scalo ferroviario ospitò
l’arrivo di tantissimi ebrei, slavi e rom, che poi
furono destinati ai campi d’internamento d’Abruzzo.
Questa storia va conosciuta, raccontata, tramandata
affinché certi fenomeni storici non si ripetano mai più
nella società moderna. Oggi celebriamo il valore ed il
coraggio di una donna che, per poter star vicino al
marito, affrontò grandi prove, raccontandoci una storia
d’amore autentica che vince su tutto. Sulle differenze,
le discriminazioni, le difficoltà. Ringraziamo il
concittadino Walter De Berardinis per l’eccellente
lavoro di ricerca storica, che porta avanti con volontà
e passione,e che ci permette oggi di poter commemorare
Margarete Wagner».
«Grazie
alla passione e alla professionalità del ricercatore
Walter De Berardinis aggiungiamo una testimonianza
storica importante, in quel che ormai è diventato il
nostro pantheon alla memoria –
dichiara la Vice SindacoLidia Albani
– ospitato all’interno del nostro Cimitero cittadino,
dove vengono raccontate le nostre storie. Margarete
rappresenta un esempio d’amore, di coraggio e di forza
per tutte noi ed omaggiarla con una targa commemorativa
segna un’impronta importante sulla strada
dell’uguaglianza, dell’accoglienza e della lotta contro
ogni forma di intolleranza e razzismo».
«Margarete
Wagner è per noi una pioniera dei diritti di parità –
dichiara la Presidente della Cpo Marilena Andreani
– e per noi è stato un onore concedere il patrocinio
della Commissione per poterla ricordare, tramandare le
sue azioni e l’amore grande che lo legava ad Ignaz, Lei
tedesca, lui ebreo, rappresentano per tutti noi una
lezione importante da apprendere e da diffondere per la
rimozione di ogni tipo di discriminazione».
Azzurra Marcozzi
Ufficio staff
Comune Giulianova
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giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della
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